“Senza trucco!”… Juan Francisco Gatell

Variazioni verbali sull’originale questionario di Marcel Proust. In esclusiva  si racconta il giovane tenore argentino Juan Francisco Gatell in questi giorni interprete del ruolo di Tebaldo nel “Roméo et Juliette” di Gounod al Teatro “La Fenice” di Venezia.
Il tratto principale del tuo carattere?
Sono un timido mascherato da estroverso.
Un tuo difetto?
Tengo troppo a freno le tensioni poi, logicamente, esplodo e non mi frena più nessuno.
Qual è la  qualità che t’attrae di più in un uomo?
La sincerità.
E in una donna?
La dolcezza.
La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile?
A mia moglie.
Il tuo ideale di felicità?
Al momento sono felice e va bene così.
Segno zodiacale?
Sagittario.
Superstizioso ?
Quasi per nulla, ma ho qualche gesto scaramantico soprattutto quando gioca la mia squadra del cuore.
Cosa volevi fare da grande?
Tante cose:l’aviatore, l’archeologo ma anche il cantante e così è stato.
Hai mai gridato vendetta?
No, anche se da piccolo ero terribilmente vendicativo.
Un libro che hai amato?
‘Il vecchio e il mare’ di Hemingway e ‘Siddartha’ di Hesse.
Il giorno più felice della tua vita?
La nascita di mio figlio.
E quello più triste?
Fortunatamente nulla che mi ha particolarmente segnato.
Cosa ti manca di più nella tua vita di oggi?
Il contatto con la natura.
La delusione più grande?
Sono troppo disincantato per provare delle delusioni, almeno per adesso.
Una tua follia?
Credo proprio di non averne mai fatte.
E una tua mania?
A volte compio gesti o azioni che possono essere un po’ maniacali: cercare delle simmetrie nel porre degli oggetti, o mi capita, percorrendo delle strade, girando un angolo se devo raggiungere  un angolo opposto, quasi sistematicamente taglio in diagonale. Piccole stranezze, no?
Un tuo sogno ricorrente?
Molto raramente ricordo i sogni.
Di che cosa hai paura?
Di annegare.
A te, chi o cosa imbarazza?
Essere ridicolo senza rendermene conto.
La situazione più rilassante?
Leggere e ascoltare musica.
Materia scolastica preferita?
La storia.
Città preferita?
La Plata, anche se credo di non avere più una vera nazionalità: vago tra Italia, Spagna, Argentina credo di essere un cittadino del Mondo.
Colore preferito?
Il blu.
Fiore preferito?
Il gelsomino.
Vacanza ideale?
Amo la montagna.
Giorno o notte?
La sera.
Il film più amato?
“Il padrino” di Coppola.
La stagione dell’anno?
La primavera.
Parliamo di cibo. Il tuo peccato di gola?
Il “dolce di latte“, un dessert tipo toffee.
Da 1 a 10 che voto ti dai in cucina?
Direi un 7.
Piatto forte in cucina?
Vado a giornate, a come mi gira.Uno dei piatti che mi riesce meglio è il “Merluzzo in latte”.
Vino rosso o bianco?
Vino bianco.
Il paese dove ti capita di mangiare peggio?
Non sono esigente, cerco di adattarmi a ogni situazione o luogo.
Cosa non manca mai nel tuo frigo?
La mozzarella e, visto che vivo in Toscana, gli ingredienti per preparare i crostini toscani.
Se dovessi cambiare qualcosa nel suo fisico cosa cambieresti?
Dovrei fare palestra per avere un fisico un po’ più atletico.
Quanto sacrifichi di te stesso per l’apparire,per il cosiddetto look?
Direi poco per non dire nulla.Spesso e volentieri indosso le cose che mi compera  mia moglie.
Il passatempo preferito?
Giocare a calcio.
Il tuo rapporto con la televisione?
Molto alterno e la guardo a periodi, anche se cerco di non perdere le partite di calcio.
Parliamo di musica. Ti ricordi il primo disco acquistato?
Un disco dei “Fronterizos”, un gruppo folcloristico argentino.
Il tuo ruolo più amato?
Tamino del “Flauto magico” di Mozart,
Ti è capitato di cantare che non ti piacciono ma per un cachet alto?
Fino ad oggi no. Ho cantato della musica che non mi piaceva molto solamente quando ero nel coro.
Il cantante preferito?
Ascolto tanta musica e non saprei proprio dare una preferenza.
Hai collezionato o collezioni qualcosa?
Collezionavo portachiavi, poi orologi da taschino e poi le magliette dei calciatori del Barcellona.
Autore preferito in prosa?
William Shakespeare.
Attore preferito?
Al Pacino.
Se vincessi una somma enorme alla lotteria?
Terminerei di pagare il mutuo della casa e vorrei comperare un bar in Spagna.
Quando ti capita di dire bugie?
Per non litigare e polemizzare.
Le colpe che ti ispirano maggiore indulgenza?
Cerco di essere sempre o il più possibile indulgente.
Stato d’animo attuale?
Tranquillo.
Un tuo motto?
Non ho mai preteso nulla dalla vita cerco sempre di prendere e ringraziare il Cielo per quello che viene dato.

Juan Francisco Gatell è nato a La Plata, Argentina nel 1978, ha studiato presso il Conservatorio G.Gilardi della sua città e, dal 2000, presso il Conservatorio A.Soria di Madrid. Si è in seguito perfezionato con Teresa Berganza, Bruno De Simone e attualmente con Luciano Roberti. Ha cantato come corista al Liceu di Barcellona, della Radio Spagnola e al Maggio Musicale Fiorentino. Ha quindi intrapreso la carriera solistica cantando nell’ “Idomeneo” di Mozart (un troiano),“Boris Godunov” (l’Innocente), “Il viaggio a Reims” (Don Luigino) a Firenze. Ha quindi interpretato “Acis and Galatea” (Acis)a Pisa, Livorno, Chieti “Don Giovanni” (Don Ottavio), all’Opera di Roma, “Il Flauto Magico” (Tamino) al Teatro “La Fenice” di Venezia. Dopo il “Roméo et Juliette” al Teatro “La Fenice di  Venezia, dal 7 aprile prossimo sarà Belfiore nel “Viaggio a Reims” al Teatro alla Scala di Milano.