“Senza trucco!”….Ismael Jordi

Dal suo debutto al  Teatro Villamarta di Jerez, la sua città natale,come Ernesto del  Don Pasquale, il tenore Ismael Jordi, nell’arco di pochi anni ha iniziato una brillante carriera internazionle che lo pone tra i più interessanti interpreti della sua generazione.Il suo repertorio comprende Cosí fan tutte, Die Zauberflöte, Il barbiere di Siviglia, Capuleti e Montecchi, Martha, Rigoletto, Falstaff, Evgeni Onegin, Roméo et Juliette, Gianni Schicchi, Der Rosenkavalier y,  Oedipus Rex,  L’elisir d’amore, La traviata opere che ha interpretato con successo a Vienna, Marsiglia, Bordeaux, Berlino, Hamburg, Sevilla, Málaga, A Coruña, Palma de Mallorca, Oviedo ecc.
Tra i suoi debutti più recenti,  Edgardo (Lucia di Lammermoor) ad  Amsterdam e a  Zurigo e Dresda, con Edita Gruberova, Pylade (Iphigénie en Tauride) a Valencia, con Plácido Domingo e Violeta Urmana, Gennaro nella Lucrezia Borgia a Liegi con June Anderson e Percy in Anna Bolena a Francoforte. Attivo anche nel campo della zarzuela, l’operetta spagnola, della quale ha cantato Katiuska, Los gavilanes y La generala,Doña Francisquita. La sua interpretazione de Le chanteur de México, ha ottenuto un successo travolgente al  Théâtre du Châtelet de París.
Molto attivo anche in sede concertistica, Ismael Jordi tiene numerosi recitals nei quali interpretata, la canción española, liriche italiane, nonchè arie e romanza da opera e  zarzuelas.Trai suoi prossimi impegni: Doña Francisquita,  (Madrid, febbraio e  marzo de 2010), Mignon, (Parigi, marzo e aprile 2010),  la Traviata, ( Siviglia, giugno 2010), Romeo et Juliette, (Amsterdam, novembre 2010), L’Elisir de amor (Oviedo, dicembre  2010).
Il tratto principale del tuo carattere?
Credo di essere una persona assolutamente tranquilla. Cerco di vivere al meglio quello che la vita mi offre, soprattutto perchè penso che non ruota tutto attorno alla carriera.
Il tuo principale difetto?
A volte agisco senza troppo pensare…un po’ troppo da impulsivo.
Segno zodiacale?
Gemelli.
Superstizioso?
Diciamo di no, ma un po’ scaramantico si, da 8 anni, prima di ogni recita, mangio sempre la stessa cosa: spaghetti con rucola e parmigiano.
Cosa volevi fare da grande?
La mia prima grande passione è stato il calcio e ho anche giocato in prima divisione, quindi avrei voluto essere un calciatore. Amavo però anche la musica, in particolare la chitarra flamenca.
L’opera come è arrivata?
Premetto che in casa mia si è sempre ascoltato molto opera, zarzuela, quindi non ero assolutamente indifferente a questo genere di musica. Il canto è arrivato casualmente, anche se, ricordo bene che nel coro della scuola, mi ero fatto notare dall’insegnante. A 14 anni, sono stato folgorato da un concerto di Pavarotti trasmesso in televisione, così quando è stato riaperto il teatro della mia città, Jerez, sono entrato a fare parte del coro, quindi ho iniziato a studiare al Conservatorio di Siviglia e successivamente a Madrid, dove ho avuto la grande opportunità di studiare con Alfredo Kraus e Teresa Berganza.
Che ricordo hai di questi grandi artisti?
Kraus era il rigore della tecnica. Era attentissimo a ogni dettaglio. Ricordo che con lui ho studiato “Una furtiva lagrima” dell’ Elisir d’amore. Non so quante volte mi fece provare e riprovare l’attacco dell’aria. Teresa Berganza invece era molto attenta all’espressione, alla musicalità, a trasmettere emozione.
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
Quando ho deciso di dedicarmi al canto ero già maggiorenne, quindi,  la mia famiglia, mi ha solo ribadito che devo essere responsabile delle mie scelte di vita.
Un libro che hai amato…
Amo la letteratura classica, Cervantes ad esempio, o i grandi libri d’avventura di Jules Verne.
Cosa ti manca di più nella tua vita di oggi?
Non potere praticare dello sport con regolarità.
I tuoi ricordi più cari?
Quelli legati alle feste natalizie trascorse con la famiglia…
Che importanza dai al denaro?
La giusta: ti migliora la qualità della vita, ma non la vita.
In cosa sei più spendaccione?
Vestiti e orologi da polso.
Di che cosa hai paura?
Che succeda qualcosa alla mia famiglia mentre sono lontano per lavoro. Quando sono via, ho sempre questa angoscia.
Il momento di maggior orgoglio
Quando, nel 2004 sono stato chiamato a impersonare Gaspare nella cavalcata dei Re Magi che si svolge  a Jerez per l’Epifania. Un grandissimo evento. E’ un onore che viene riservato solo alle persone che si sono messe in luce in vari ambiti della vita della città. E’ stata una emozione grandissima, indimenticabile!
Un tuo rimpianto?
Sono  sempre stato  combattuto tra due passioni: il calcio e la musica, non solo quella lirica, ma quella flamenca. Avrei voluto studiare la chitarra flamenca!
A te, chi o cosa ti imbarazza?
Arrivare in ritardo agli appuntamenti
La situazione più rilassante?
Sul divano di casa mia, senza pensare di dover studiare e cantare!
Materia scolastica preferita?
La storia e la musica.
Città preferita?
Fuori di Spagna, Verona, una città che amo moltissimo…bella e rilassante!
Colore preferito?
Il nero.
Fiore preferito?
Le orchidee.
La Vacanza o il viaggio che vorresti fare
Quella che ho fatto la scorsa estate. Nulla di straordinario, semplicemente a casa mia: sveglia al mattino presto, poi un po’ di palestra, andare al mare, trascorrere il più tempo possibile con tutti quegli amici che non riesci a frequentare durante l’anno. Dopo anni sono anche riuscito a tornare a giocare a calcio!
Giorno o notte?
Sicuramente il giorno.
Il tuo rifugio
La mia città, Jerez.
La stagione dell’anno?
L’estate.
Il posto dove si mangia peggio?
Personalmente ho qualche problema in Olanda, mi trovo a mangiare solo formaggio.
Il tuo rapporto con il cibo?
Più che buono, anche se cerco di fare molta attenzione, vista la mia tendenza ad ingrassare!
Piatto preferito?
Quando sono in Spagna mangio molto pesce.
Il tuo piatto forte in cucina?
Non saprei dirti, diciamo che non mi dispiace cucinare ma, sinceramente sono molto pigro e preferisco di gran lunga trovare pronto.
Il tuo debole in cucina…
Sicuramente i dolci.
Il tuo primo lavoro?
Nel negozio di ferramenta della mia famiglia.
La tua colonna sonora preferita …
Ascolto generi musicali molto diversi…da i Dire Strates alle  canzoni messicane di Vicente Fernandez, alla Paquera una grande “cantaora” di flamenco.
A chi non conoscesse la sua voce, cosa le faresti ascoltare?
“La furtiva lagrima” dall’ Elisir d’amore di Donizetti.
Come segui l’evoluzione della tua voce?
Molto semplicemente so quello che posso cantare. Al momento Lucia di Lammermoor rappresenta il mio “top”.  Ci sono tante persone incompetenti che ti propongono ruoli che sai benissimo di non poter cantar.Mi è stato offerto di cantare La Bohème e il Don Carlo di Verdi ad esempio,  ma, per adesso non trovo siano  ruoli adatte a me. Non ho problemi a dire di no, tanto, per fortuna, il lavoro non mi manca. Ho già contratti fino a tutto il 2012.
Se ti fosse data l’opportunità di scegliere un ruolo, cosa canteresti?
Il Werther di Massenet, è un mio sogno nel cassetto.
Il primo disco acquistato?
Un disco di Alfredo Kraus dedicato a Gayarre.
Il film più amato?
Grease con John Travolta e il cinema d’azione.
Il tuo rapporto con la televisione?
La guardo veramente molto poco.
Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
Arrivo in teatro molto tempo prima, per  preparami con la massima calma.
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
Solo una bottiglia d’acqua.
Stato d’animo attuale?
Assolutamente tranquillo.
Il tuo motto?
Chi va piano va sano e va lontano.