“Senza trucco!”… Ailyn Pérez

Il soprano Ailyn Pérez si è laureata presso l’Accademia di Arti Vocali e l’Università dell’Indiana. La sua “radiosità interiore combinata con il suo splendore vocale” l’ha resa una dei più promettenti ed emozionanti giovani artisti di oggi. Ailyn Pérez ha vinto premi sia nel campo dell’opera sia in quello dei recital: il secondo premio al concorso Operalia del 2006 a Valencia, Spagna, il premio George London del 2006 del concorso indetto dalla George London Foundation, e il premio della Shoshana Foundation Career del 2007. Nel 2005 si è piazzata seconda concorso intitolato a Loren L. Zachary, ha ricevuto una menzione speciale da Index Opera e ha vinto il secondo premio assegnato dalla Fondazione Puccini di Licia Albanese nel 2004.
Fra i suo prossimi impegni ricordiamo: Marguerite in Faust con il San Diego Opera, il Santa Fe Opera ed il Teatro Statale dell’Opera di Amburgo, Amelia in Simon Boccanegra all’Opera di Zurigo, a Philadelphia nel ruolo di  Juliette in Romeo et Juliette, Pamina nello Zauberflote a Berlino ed un recital col marito, il tenore Stephen Costello alla Laeiszhalle di Amburgo.

foto Dario Acosta
foto Dario Acosta

Il tratto principale del tuo carattere?
Sono molto comprensiva.
Il tuo principale difetto?
Mi scuso sempre troppo.
Segno zodiacale?
Leone.
Superstiziosa?
No.
Cosa volevi fare da grande?
Volevo aiutare i miei genitori ad avere successo nella vita.
Letture preferite?
I Sonetti d’Amore di Pablo Neruda e l’Amplified Bible pubblicata dalla Lockman Foundation.
Un libro che hai amato? …
Non sono un’avida lettrice. Credo sia a causa del fatto che sono sempre molto presa dalla musica e dai nuovi ruoli.
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
Si. Mi hanno incoraggiato….
La musica è stata una vocazione?
Si, ma è un singolo aspetto dell’essere una cantante lirica.
Cosa ti manca di più nella tua vita di oggi?
Non avere ancora figli.


La delusione più grande?
Non ne ho.
I tuoi ricordi più cari?
Con mio padre: quando imparavo ad andare in bicicletta; con mia madre: quando mi comprava le barrette Nestlé Crunch; il primo ballo con mio marito durante il nostro matrimonio.
Che importanza dai al denaro?
Il denaro è indubbiamente importante.

"La traviata", Wiener Staatsoper, Maggio 2010
“La traviata”, Wiener Staatsoper, Maggio 2010

In cosa sei più spendacciona?
Feste con amici e famiglia.
Collezioni qualche oggetto?
Musica.
Raccontami un tuo sogno ricorrente?

Si, ne ho alcuni: perdere I denti, non riuscire ad aprire la bocca ed essere capace di volare.
Di che cosa hai paura?
Non vivere bene la mia vita.
Qual è il tuo sogno più ambizioso?
Essere fra Ie migliori in quello che faccio ed essere capace di conservare una soddisfacente vita personale.
La tua più grande sfida?
Vivere e condividere grandi momenti con le persone che amo.
La situazione più rilassante?
Stare in spiaggia, al sole, con mio marito.
Materia scolastica preferita?
Musica e Filosofia.
Città preferita?
Sono troppe le città che amo…difficile scegliere! Amo Chicago, New York, San Francisco, Philadelphia, Milano, Vienna, Berlino e Londra.

 

Colore preferito?
Il viola  in tutta la ricchezza delle sue sfumature!
Fiore preferito?
Le gerbera e le rose color pesca.
La vacanza o il viaggio che vorresti fare?
Voglio andare a Siviglia, in Spagna.

"Les pêcheurs de perles"  Santiago, Chile Agosto 2009
“Les pêcheurs de perles” Santiago, Chile Agosto 2009

Giorno o notte?
Notte.
Il tuo rifugio?
Il buio di una sala cinematografica…mi estraneo completamente!
Il film più amato?
Quando sono in riposo forzato, a causa di qualche malanno, mi piace vedere le fiction su ABC o NBC, in tv: la versione Hallmark  di “Alice nel paese delle meraviglie” con Sammy Davis Jr. e Carol Channing e altri; “Io e Zio Buck” e “Tutto quella notte”; tutti i lavori di Quentin Tarantino, la Trilogia de “Il Padrino” con mio marito e tutti i film di Almodovar.
La stagione dell’anno?
L’estate.
Il posto dove si mangia peggio?
Da nessuna parte. È semplicemente più difficile apprezzare il cibo quando non ami particolarmente ciò che ti viene servitor o non puoi far tu la spesa o cucinare.
Il tuo rapporto con il cibo?
Sono una buongustaia.
Piatto preferito?
Insalata di rucola e petto di pollo, parmigiano, pomodori ciliegini, limone, accompagnato con una buona zuppa di pomodoro e focaccia.

Il tuo piatto forte in cucina?
Non mi piace cucinare per gli altri perché lo trovo molto stressante. Ma faccio un’ottimo guacamole e diverse salse.
Vino rosso o bianco?
Vino bianco.
Cosa non manca mai nel tuo frigo?
Latte, uova, formaggio, ketchup, mostarda, acqua, Coca Cola Diet, cetrioli, lime, gelatina di uva.

"Roméo et Juliette",  marzo 2010  San Diego Opera, San Diego
“Roméo et Juliette”, marzo 2010 San Diego Opera, San Diego

Il tuo debole in cucina?
Cercare di cucinare qualcosa seguendo una ricetta! Sono un’ottima aiutante, però.
La musica della tua giornata?
La canzone dei Cranberries, “Dreams”.
Il cantante o i cantanti preferiti?
Ce ne sono troppi per sceglierne uno!
A chi non conoscesse la tua voce, cosa faresti ascoltare?
Mi piacerebbe invitarli ad un’esibizione live o ad un recital o a teatro per ascoltare La TraviataRoméo et Juliette o La Bohème.
Comè cambiata la tua voce nel corso degli anni e come ne segui l’evoluzione?
Continua a cambiare un po’, ma sono sempre stata attratta da ruoli in cui il personaggio si evolve e ha un alto profilo a livello di personalità e storia. Penso di cantare meglio quando sono coinvolta a livello drammatico.
Se ti fosse data l’opportunità di scegliere un ruolo, cosa canteresti?
Desdemona nell’Otello di Verdi.
Il tuo rapporto con la televisione?
È uno dei modi migliori per distrarsi e rilassarsi dopo una giornata.

Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
Di solito arrivo in teatro due ore e mezza prima dello spettacolo. Un’ora prima di salire sul palco, i parrucchieri e i truccatori mi trasformano per farmi assumere le sembianze di qualsiasi ruolo che da lì a poco interpreterò.
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
Acqua, un bicchiere, il mio portafortuna a forma di cuore, i messaggi di buona fortuna di mio nipote e il mio spartito.
A cosa pensi quando ti guardi allo specchio?
Come posso migliorare la mia figura.
Come vorresti morire?
Prima di mio marito. Ho sempre pensato che sarei morta giovane, ma questo prima di incontrare due delle mie prozie, che erano fumatrici accanite, e che nonostante ciò hanno vissuto felicemente fino alla veneranda età di 108 anni!
Stato d’animo attuale?
Analitico.
Il tuo motto?
Sii grata e ama gli altri come Dio ama te.
Versione italiana a cura di Paolo Tancredi