Giacomo Puccini (1858 – 1924):”La fanciulla del West”

Chorus of De Nederlandse Opera, Netherlands Philharmonic Orchestra, Carlo Rizzi (direzione), Nikolaus Lehnhoff (regia), Eva-Maria Westbroek (Minnie), Lucio Gallo (Jack Rance), Zoran Todorovich (Dick Johnson), Roman Sadnik (Nick), Diogenes Randes (Ashby), Stephen Gadd (Sonora), Tijl Faveyts (Billy Jackrabbit), Ellen Rabiner (Wowkle), André Morsch (Jake Wallace), Roger Smeets (José Castro). Regitazione: The Amsterdam Music Theatre, novembre e dicembre 2009. Extra: Cast Gallery Documentario su Eva-Maria Westbroek. (Minnie), 1 DVD Opus Arte – OA 1039 D
Questa registrazione olandese dell’opera pucciniana è indubbiamente originale e, a suo modo funziona. La regia di Nikolaus Lehnhoff trasforma il West in un sobborgo malfamato di una qualsiasi metropoli americana. Minnie si esibisce in un locale, vive in una roulotte e il terzo atto, ambientato in un  cimitero di auto, in un coup de théatre, si apre in una grande scalinata da musical hollywodiano, sul quale troneggia lo storico simbolo della Mgm. Appare Minnie  tramutata in  novella Jean Harlow, salva il suo Dick Johnson, che riappare in un elegante frac, in una apoteosi finale mentre piovono dollari. Una visione sicuramente insolita questa  contemporaneità prigioniera dell’affermazione attraverso il denaro, ma che, attraverso un lavoro sugli interpreti assolutamente mirabile, funziona perfettamente. Tutta la compagnia di canto è quanto mai efficace sul piano della resa dei rispettivi personaggi. Diverso il discorso sulla resa vocale. Eva-Maria Westbroek mostra un indubbio temperamento. Affronta di slancio le frasi più impervie ed è sempre vibrante, anche se la voce non presenta un grande corpo e la dizione talvolta è artefatta. Il canto di Zoran Todorovich è sempre forzato e tende a gigioneggiare. Lucio Gallo è senza ombra di dubbio un Jack Rance inquietante, compensando una linea  vocale artificiosa e rozza. Discreta la  truppa dei minatori. Carlo Rizzi infine si allinea alla lettura di Lehnhoff  e offre un’interpretazione della partitura piena di impeto e  teatralità.  Un’edizione complessivamente interessante che celebra degnamente i 100 anni dalla prima rappresentazione di Fanciulla.