Il “Requiem” di Donizetti dal XVII Festival di Musica Sacra di Marsiglia

Marsiglia, Eglise Saint- Michel
XVII Festival di Musica Sacra di Marsiglia
Gaetano Donizetti: “MESSA DA REQUIEM”
per soli, coro e orchestra
Soprano Mina Yamazaki
Mezzosoprano
Simona Caressa
Tenore Alessandro Scotto Di Luzio
Baritono Igor Gnidii
Basso Alfredo Zanasso
Coro PACA – Chœur Régional Provence Alpes Côte d’Azur
Orchestre Philharmonique de Marseille
Direttore Fabrizio Maria Carminati
Maestro del Coro  Michel Piquemal
Marsiglia, 18 maggio 2012

Per questo secondo concerto del Festival di Musica Sacra di Marsiglia alla  Chiesa  di St. Michel, è stata proposta la “Messa da  Requiem” di GaetanoDonizetti. Certamente assai meno nota dei  Requiem di Mozart o di Verdi, questa partitura, composta in memoria di Vincenzo Bellini, è un’opera di grande spessore musicale.
Eseguita per la prima volta a Bergamo, nel 1870, 22 anni dopo la morte del compositore, questa Messa  è impregnata di una profonda spiritualità e molto fedele al testo liturgico. Di grande rilievo l’utilizzo del Coro  sul quale è riposta buona parte dell’espressione lirico-drammatica donizettiana.
l’ alternanza dei numeri chiusi, tra coro e solisti, evidenzia anche la forte componente melodrammatica che aleggia sulle pagine solistiche, assai vicine a numeri d’opera. Il direttore, Fabrizio Maria Carminati ha saputo  trovare le soronità congeniali a questo Donizetti, facendo  affiorare ogni singola parte. La scelta dei tempi è stata incalzante e serrata nel tenere sempre viva la tensione dell’ascolto, senza far cadere mai il pubblico in un senso di noia. L’orchestra è stata sempre attenta nel sostenere i cantanti, ma nel contempo non è mai stata abbandonata al mero compito di accompagnamento.
Interessante e valido il quintetto dei solisti. Il soprano giapponese Mina Yamazaki ha messo in luce un timbro vocale corposo e una bella capacità nello sfoggiare bellissimi “pianissimi” sempre sul fiato. Apprezzabile anche il mezzosoprano Simona Caressa, dalla voce calda e ben timbrata. Il giovane tenore italiano Alessandro Scotto di Luzio ci ha offerto un ‘’Ingemisco’’ vibrante, sensibile e musicale. Abbiamo anche apprezzato un registro acuto sicuro e svettante. Il Baritono moldavo Igor Gnidii ha altresì mostrato una voce sicura, nell’intera tessitura,  profonda e capace di passare senza forzature oltre la massa del coro e dell’ orchestra. Infine il basso italiano Alfredo Zanazzo che ha completato questo quintetto vocale molto omogeneo. Nei suoi brevi interventi, Zanasso ha cantato con sicurezza, con uno strumento vocale, grande e sonoro. Più  formazioni corali compongo il PCA (Chœur Régional Provence Alpes Côte d’Azur), diretto e preparato efficacemente da Michel Piquemal. Ottima prova per questa formazione, senza mai forzare i suoni, in un bell’equilibrio con solisti e orchestra. Molti applausi e un bis, il  ‘’Judex Ergo’.