Auditorium Parco della Musica di Roma:”Die Schöpfung”

Auditorium Parco della Musica di Roma, Sala Santa Cecilia,  Stagione Sinfonica dell’Accademia di Santa Cecilia 2012-2013
“DIE  SCHOPFUNG”(La Creazione)
Oratorio in tre parti per tre voci soliste, coro e orchestra, su testo di Gottfried van Swieten.
Musica di Franz Joseph Haydn
Gabriel, Eva  MARITA SOLBERG
Uriel   JEREMY OVENDEN
Raphael, Adam   KAY STIEFERMANN
Contralto solista  MARIA GRAZIA CASINI
Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Direttore Hartmut Haenchen
Maestro del Coro Ciro Visco 
Roma, 29 ottobre 2012
La Creazione di Haydn, presentata all’Auditorium Parco della Musica, è probabilmente l’Oratorio più conosciuto del compositore austriaco. Si tratta di un lavoro di grande respiro che ha come fonti la Genesi, i Salmi e il Paradiso perduto di John Milton. Per essere un lavoro del 1798, la Creazione è molto più moderna rispetto alle opere contemporanee: l’orchestra è tardoclassica con connotazioni preromantiche. La rappresentazione del Caos iniziale è qualcosa di drammatico, l’incipit con un do all’unisono e poi il cromatismo dei passaggi successivi creano delle sonorità particolari che incutono nell’ascoltatore la potenza del gesto creatore di Dio. Il resto dell’oratorio si configura quindi in maniera più tradizionale con il susseguirsi di recitativi, arie, duetti e terzetti e con una grande presenza del coro.
L’esecuzione di questi giorni all’Accademia di Santa Cecilia è stata di alto livello. Il Direttore d’orchestra Hartmut Haenchen, chiamato al difficile compito di sostituire il grandissimo Colin Davis, purtroppo assente per gravi motivi di salute, ci ha offerto una prestazione di altissimo livello artistico. Già dalle note iniziali il mistero della partitura ci è stato svelato con sonorità impalpabili alternate a dei crescendo in fortissimo di grande impatto drammatico. Il gesto di grande vigore e impeto melodrammatico del direttore tedesco, grande interprete di Strauss e di Wagner, ha permeato la sala di suoni ora estatici ora potentissimi quasi da accentuare nella partitura l’aspetto più teatrale di dramma musicale che non di oratorio. Nell’ottica  del direttore era possibile intravedere una realizzazione quasi operistica, grazie anche all’ottimo contributo dell’Orchestra, dei Solisti e soprattutto del Coro. Bellissima anche l’atmosfera quasi weberiana creata all’inizio della terza parte come di affascinante mistero l’evocazione orchestrale al “Mit leisem Gang (Con lento moto)” nel recitativo della prima parte di Uriel.
Perfetti gli interventi del Coro di Santa Cecilia, guidato dal Maestro Ciro Visco, dall’iniziale pianissimo “Und der Geist Gottes (E lo spirito di Dio)” con delle sfumature suggestive, al fortissimo esplosivo “Es werde Licht (La Luce sia)” e quindi in tutti i successivi passaggi concludendo con lo stupendo finale “Singt dem Herren, alle Stimmen! (Cantate al Signore tutti in coro!) ” dove a tutti i solisti si aggiungeva anche la voce del contralto Maria Grazia Casini.
Tra i solisti spiccava il soprano norvegese Marita Sølberg, che ha sostituito la prevista Kate Royal. La giovane cantante ha dato prova di alta professionalità, sfoggiando una salda emissione vocale, un bel timbro e una grande facilità nel registro acuto come nelle agilità, in particolare nell’aria di Gabriel della seconda parte “Auf starkem Fittiche” (Sulle forti ali) e nella successiva caratterizzazione di Eva nella terza parte. Il tenore inglese Jeremy Ovenden, anche lui dotato di timbro vocale molto gradevole, si è rivelato un ottimo fraseggiatore e ha eseguito con stile più che appropriato la parte di Uriel con punte di particolare felicità nell’aria “Mit Wurd und Hoheit” (Pieno di dignità e nobiltà). Il giovane bass-baritone tedesco Kay Stiefermann è parso forse un po’ chiaro nella parte di Raphael, ma ci ha offerto momenti di particolare sensibilità nella parte di Adamo, in cui ha evidenziato un timbro molto accattivante e una bellissima accentazione nei duetti con Eva. Grande successo di pubblico!! Foto ©Musacchio & Ianniello