Ian Bostridge e Angelika Kirchschlager agli Amici della Musica di Firenze

Firenze, Teatro della Pergola, Stagione 2012 degli Amici della Musica
Mezzosoprano Angelika Kirchschlager
Tenore Ian Bostridge
Pianoforte Julius Drake
Hugo Wolf: “Spanisches liederbuch”.
“Geistliche lieder” (Nun bin ich dein; Die du Gott gebarst, du Reine; Nun wandre, Maria; Die ihr schwebet; Führ mich, Kind nach Bethlehem!; Ach, des Knaben Augen; Müh’voll komm’ ich und beladen; Ach, wie lang die Seele schlummert!; Herr, was trägt der Boden hier; Wunden trägst du mein Geliebter.
“Weltliche lieder” (Klinge, klinge, mein Pandero; Wer sein holdes Lieb verloren; Trau nicht der Liebe; Treibe nur mit Lieben Spott; Herz, verzage nicht geschwind; Sagt, seid Ihr es, feiner Herr; Ach, im Maien war’s, im Maien; Ob auch finstre Blicke glitten; Dereinst, dereinst; Tief im Herzen trag’ ich Pein; Komm, o Tod, von Nacht umgeben; Bitt’ ihn, o Mutter; Preciosa’s Sprüchlein gegen das Kopfweh; Auf dem grünen Balkon; Wer tat deinem Füsslein weh?; Seltsam ist Juanas Weise; Mögen alle bösen Zungen; In dem Schatten meiner Locken; Sie blasen zum Abmarsch; Und schläfst du, mein Mädchen; Bedeckt mich mit Blumen; Alle gingen, Herz, zur Ruh; Wenn du zu den Blumengehst; Geh Geliebter, geh jetzt!)
Firenze, 20 ottobre 2012
Torna l’appuntamento col canto al Teatro della Pergola tra gli Amici della Musica di Firenze con il recital del mezzosoprano Angelika Kirchschlager e del tenore Ian Bostridge che, accompagnati al pianoforte da Julius Drake, eseguono il Spanisches Liederbuch. Concerti come questo sono un’importante occasione per ascoltare composizioni che è molto raro rintracciare altrove. Se Geistliche lieder (Canzoni spirituali) sono eseguiti integralmente, solo ventiquattro dei trentaquattro Weltliche lieder (Canzoni profane) vengono proposti e in un ordine non fedele a quello usuale, ma scelto degli interpreti.
Oltre un’ora di musica è segnata dal continuo alternarsi dei due artisti che vicendevolmente danno modo di apprezzare le loro qualità tecniche ed espressive. Entrambi i timbri sono caldi, soffusi, espressivi come si vuole per la musica di un compositore che ha fatto del canto wagneriano un astro di costante ispirazione. Bostridge appare da subito più in forma rispetto alla Kirchschlager. Il primo affronta ogni ruolo con agile versatilità, mentre si può dire della seconda che le difficoltà che incontra si rivelano, nell’ovviarle con assimilata maestria, ottimi espedienti per mostrare la professionalità acquisita nel corso della carriera. Tra i momenti che hanno destato maggior interesse di chi scrive da parte di Ian Bostridge sono da menzionare “Ach, wie lang die Seele schlummert!” (“Oh, quanto a lungo dorme l’anima!”) per la bellezza delle scale discendenti; il seguente “Herr, was trägst du mein Geliebter” (“Signore, cosa dà questa terra”) per i pianissimi soffici, sfumati e dall’ottimo appoggio; “Komm, o Tod, von Nacht umgeben” (“Vieni o morte, avvolta nella notte”; un titolo e un programma nel menzionare esplicitamente Wagner) per un canto trascinato “come un suono di natura” (volendo citare Mahler); “Alle gingen, Herz, zur Ruh” (“Tutti andarono a riposare, cuore”) per le continue modulazioni ascendenti e discendenti.
Per quanto riguarda Angelika Kirchschlager, invece, sono da segnalare almeno “Müh’ voll komm’ ich und beladen” (“A stento e oppresso giungo”) per la palpabile e partecipata espressività; “Bitt’ ihn, o Mutter” (“Pregalo, o madre”) per il bel declamato sempre composto e teatrale; “Sie blasen zum Abmarsch” (“Suona la tromba”) per le belle legature e modulazioni. A conclusione non poteva mancare un bis nel quale viene offerto l’emotivo “In der nacht” (“Nella notte”) di Robert Schumann che segna l’unico duetto di tutto il recital quindi l’unico momento in cui si possono apprezzare entrambe le voci esibendosi all’unisono.