Richard Strauss. Uomo e musicista del suo tempo

di Salvatore Margarone
Casa Musicale Eco di Monza (2014)Volume di 192 pagine, brossura, formato 17 x 24
ISBN 978-88-6053-500-9
€19,00

Pubblicato nel 2014 in occasione del 150° anniversario della nascita di Strauss dalla Casa Musicale Eco di Monza, Richard Strauss. Uomo e musicista del suo tempo di Salvatore Margarone è un pregevole saggio nel quale la figura del compositore tedesco è analizzata sotto un profilo diverso e nuovo rispetto alle ormai datate biografie soprattutto in lingua inglese e tedesca. Lungi dall’essere un lavoro monografico, dal momento che non analizza l’intera produzione di Strauss, il saggio, scritto con passione da Margarone, oltre a collocare il compositore di Monco nel difficile periodo storico in cui ha vissuto, si propone di evidenziare le innovazioni compositive e stilistiche che ne caratterizzano la produzione. Per raggiungere questo obbiettivo l’autore non ha scritto una monografia, strutturata secondo il canone tradizionale vita ed opere, ma ha collegato l’elemento biografico all’evoluzione musicale del compositore contestualizzandone la figura all’interno del periodo in cui visse. Ciò avviene sia per le innovazioni strettamente musicali sia per i fatti storici di cui Strauss fu protagonista. Per esempio, nel capitolo intitolato La nascita del poema sinfonico, Margarone ha introdotto, con un breve ma esaustivo excursus sulle forme musicali che l’hanno preceduta, questa nuova forma musicale elaborata da Strauss.
Per quanto attiene al contesto storico, particolarmente interessante è l’analisi del controverso rapporto di Strauss con il nazismo. Nominato nel 1933 presidente del Reichkammermusik, Strauss, infatti, fu sollevato dall’incarico nel 1935 soprattutto in seguito alla sua collaborazione con lo scrittore ebreo Stefan Zweig che, alla morte di Hofmannsthal, era divenuto il suo librettista. Nel saggio il rapporto di Strauss con il nazismo viene approfondito da Margarone attraverso il suo inquadramento in un contesto più generale che comprende l’analisi dei rapporti tra l’artista e le dittature. Ciò è evidente nel confronto, che l’autore fa e che a prima vista potrebbe sembrare una forzatura, tra le vicissitudini politiche straussiane e i difficili rapporti che Šostakovič ebbe con Stalin nell’URSS. Il saggio, che della ricca e complessa produzione straussiana prende in esame le opere più importanti e qualificanti e soprattutto quelle che hanno svolto un ruolo importante all’interno della storia della musica come Salomè che segna uno spartiacque nella temperie espressionista, si distingue anche per la citazione di importanti documenti come alcune lettere dello stesso Strauss o di altre scritte da Zweig a Strauss che forniscono interessanti notizie sulla condizione dello scrittore ebreo sotto il regime nazista. Per tale ragione, il saggio, che è completato anche da un accurato elenco delle opere, si presenta come un valido strumento di consultazione per chi volesse conoscere meglio questa controversa e affascinante figura che ha segnato la vita musicale tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento.
Ottima la presentazione editoriale curata dalla Casa Musicale Eco di Monza.