Il “Gala des Étoiles” al Teatro alla Scala

Milano, Teatro alla Scala, Stagione di Opera e Balletto 2014/2015
“GALA DES ÉTOILES”
“Three Preludes”
Lucia Lacarra, Marlon Dino
Coreografia Ben Stevenson
Musica Sergej Rachmaninov
Pianoforte Roberto Cominati
“L’histoire De Manon”, Pas De Deux, Atto I, Scena II
Melissa Hamilton, Claudio Coviello
Coreografia Kenneth Macmillan
Musica Jules Massenet
“La Rose Malade”    
Maria Eichwald, Mick Zeni
Balletto Di Roland Petit
Musica Gustav Mahler
“Grand Pas Classique”
Alina Somova, Leonid Sarafanov
Coreografia Victor Gsovskij
Musica Daniel-François Auber
“Carmen”, Pas De Deux
Polina Semionova, Roberto Bolle
Balletto Di Roland Petit
Musica Georges Bizet
“La Morte Del Cigno”          
Svetlana Zakharova
Coreografia Michail Fokin
Musica Camille Saint-Saëns
“Don Chisciotte”, Grand Pas De Deux Atto III
Nicoletta Manni, Ivan Vasiliev
Coreografia Marius Petipa
Musica Ludwig Minkus
“Light Rain”, Pas De Deux
Lucia Lacarra, Marlon Dino
Coreografia Gerald Arpino
Musica Douglas Adams E Russ Gauthier
“Romeo E Giulietta”, Pas De Deux, Atto I, Scena VI
Maria Eichwald, Massimo Murru
Coreografia Kenneth Macmillan
Musica Sergej Prokof’ev
“Spartacus”, Pas De Deux
Maria Vinogradova, Ivan Vasiliev
Coreografia Yuri Grigorovich
Musica Aram Il’ič Chačaturjan
“Prototype”  
Roberto Bolle
Concept e Coreografia Massimiliano Volpini
Musica Originale Piero Salvatori prodotta pa Fausto Dasè
Visual Effect e Video Editing Avantgarde Numerique e Xchanges Vfx Design
“Il Corsaro”, Pas De Deux
Svetlana Zakharova, Leonid Sarafanov
Coreografia Marius Petipa
Musica Riccardo Drigo
“La Danza Delle Ore”
Musica Amilcare Ponchielli
Milano, 31 ottobre 2015

Expo si chiude tra le stelle al Teatro alla Scala. Nelle serate del 30 e 31 ottobre, il Gala des Étoiles ha salutato l’Esposizione Universale con i più grandi nomi della danza internazionale e con una locandina di grandissimo prestigio, all’altezza di una serata unica. Accanto alle étoiles di casa, Roberto Bolle, Svetlana Zakharova e Massimo Murru, vediamo i già acclamati Polina Semionova, Alina Somova, Lucia Lacarra, Maria Eichwald, Leonid Sarafanov, Ivan Vasiliev. Grandi debutti per Melissa Hamilton, Marlon Dino, Maria Vinogradova alla loro prima scaligera, e grandi conferme per i primi ballerini milanesi, Nicoletta Manni, Claudio Coviello e Mick Zeni.
Accompagnato dalla vivace bacchetta di David Coleman e dall’Orchestra del Teatro alla Scala, il programma intreccia brani di diverso colore e contenuto, che spaziano dal repertorio classico a quello contemporaneo esaltando quella sfumatura del talento dell’interprete che lo rende una stella del firmamento tersicoreo.
Partiamo da Lucia Lacarra e Marlon Dino, straordinariamente intensi sia in Light Rain di Gerald Arpino sia in Three Preludes di Ben Stevenson. La loro danza è perfetta sintonia tra movimento, sentimento e musica, è ipnotica intesa, è emozione che fa vibrare le corde più remote. La passione si fa struggente con il pas de deux de L’Histoire de Manon. Bella la partnership tra Melissa Hamilton, una Manon spregiudicata e charmante, e Claudio Coviello, un giovane Des Grieux tutto musicalità e sentimento. Lo vedremo tra poco nuovamente impegnato nel medesimo ruolo a fianco di Natalia Osipova… e non vediamo l’ora! Perla di intensità La Rose Malade di Roland Petit, riproposta da Maria Eichwald e Mick Zeni, una danza di tormento ed estasi, per citare le parole di Domenico Rigotti riportate nel programma di sala. Morbida e impalpabile, Eichwald è perfetta anche nelle vesti di Giulietta. Ci aspettavamo più tecnica e coinvolgimento dal Romeo di Massimo Murru.
Arriva il turno dei grandi classici con il Grand Pas Classique di Victor Gsovskij con Alina Somova e Leonid Sarafanov. Buona ma non eccezionale la prova di Somova, a tratti toppo rigida soprattutto nei port des bras. Sfavillante invece Sarafanov. Il Gala rende omaggio a Roland Petit anche con Carmen, che impegna la straordinaria coppia Bolle – Semionova, già applauditissima nei Gala dei Friends di Roberto Bolle. Polina è una delle Carmen più belle e sensuali di sempre: interpretazione intensa, tecnica divina. È stupenda. Ogni commento è ormai superfluo per Roberto Bolle. Oltre a Carmen, regala al suo pubblico di casa la prima di Prototype, capolavoro di animazione e coreografia cucito ad hoc da Massimiliano Volpini. L’effetto della tecnologia nel tempio della lirica è sorprendente: Bolle danza perfetto e statuario tra luci, animazioni e proiezioni di se stesso, dimostrando la volubilità di un’arte mai statica ma che si muove al passo con i tempi, emozionando in ogni sua forma e stile.
Tra le stelle della serata la più luminosa è Svetlana Zakharova. La sua Morte del cigno è un mix tra perfezione e coinvolgimento che lascia senza fiato. Divina anche nel pas de deux del Corsaro. Dopo l’interpretazione controllata dell’ultima Bella Addormentata di Ratmansky ora, radiosa e bella, esplode in virtuosismi di classe. Si conferma partner d’eccellenza Leonid Sarafanov. Ancora virtuosismi con il Gran Pas de deux di Don Chisciotte, con la graziosa Nicoletta Manni e il focoso Ivan Vasiliev. Buona interpretazione per la giovane scaligera anche se, pur non mancando di eleganza, preferiamo in vesti più liriche e posate. Vasiliev è turbine di energia, a tratti forse troppo plateale. Ma al pubblico piace e strappa grandi applausi anche in Spartacus di Juri Grigorovič, accompagnato dalla sua partner di scena e di vita Maria Vinogradova.
Sulle note della Danza delle Ore di Ponchielli, si chiude una serata di estrema eleganza e stile, accessibile anche al grande pubblico grazie alla ripresa in diretta nazionale e internazionale di RAI – Radiotelevisione Italiana nella serata del 30 ottobre. Una celebrazione della chiusura di Expo, un tributo all’eleganza della dea Tersicore… serate come questa sono molto di più: il Gala des Étoiles ha sancito la vittoria dell’arte sulle polemiche che hanno accompagnato l‘Esposizione Universale e, non da ultimo, il Ballo scaligero con la recentissima notizia delle dimissioni del Direttore Makhar Vaziev. Ma di fronte alla Danza con la D maiuscola, non rimane che lo stupore della grande bellezza.