Gaetano Donizetti (1797-1848): “Linda di Chamounix”

Melodramma semiserio in tre atti su libretto di Gaetano Rossi, dal dramma La Grace de Dieu di Adolphe-Philippe d’Ennery e Gustave Lemoine. Orchestra and Chorus of the Royal Opera House. Sir Mark Elder (direzione), Eglise Gutiérrez (Linda), Ludovic Tézier (Antonio), Stephen Costello (Carlo), Marianna Pizzolato (Pierotto), Alessandro Corbelli (Marchese di Boisfleury), Elizabeth Sikora (Maddalena), Luciano Botelho (Intendente). 3 CD Opera Rara ORC43.

All’interno del repertorio operistico, Linda di Chamounix rappresenta un titolo emblematico tanto per il “genere” cui afferisce quanto per la fortuna che caratterizzò il titolo. Composta tra il dicembre del 1841 e il marzo del 1842 e avuta la prima rappresentazione a Vienna nello stesso anno con buon successo di pubblico, Linda infatti può essere considerata come uno degli ultimi esempi, forse uno dei più ragguardevoli, del cosiddetto “genere semiserio” che trovò fortuna e popolarità sul finire del ‘700 e la prima metà del secolo XIX. La presenza di questo titolo all’interno delle stagioni liriche di epoca contemporanea è piuttosto sporadica: la fama dell’opera sembra essere confinata alla sola Oh luce di quest’anima, su versi dello stesso Donizetti per la ripresa parigina dell’opera nel 1842 che vide protagonista Fanny Tacchinardi Persiani. Quindi piuttosto esigue le riprese: celebre quella scaligera del 1972, protagonisti Margherita Rinaldi e Alfredo Kraus di cui resta testimonianza audio; per venire ad anni più recenti, il Teatro Sociale di Bergamo ha riproposto il titolo con Majella Cullagh nei panni della protagonista nel 2009, da cui la Dynamic ha tratto un CD, mentre nel 2011  l’opera è stata allestita al Liceu di Barcellona con la coppia Diana Damrau e Juan Diego Flórez. Altrettanto povera è la discografia, all’interno della quale è difficile individuare una vera e propria “edizione di riferimento”: l’edizione ARTS, oltretutto fuori catalogo da tempo, vanta la preziosa presenza di Mariella Devia ma poco altro. L’opera di Donizetti è senz’altro peculiare sotto molti aspetti: tra gli altri, l’impiego di brani per la sola orchestra e un utilizzo di temi ricorrenti all’interno di una struttura che, non privilegiando la primadonna, impiega in modo massiccio il cast (cinque prime parti, quindi). La casa discografica Opera Rara, ormai celebre nella ripresa di titoli desueti, ha provato ad ovviare alla povertà di edizioni con questa registrazione di Linda di Chamounix, ma i risultati sono piuttosto interlocutori. Alla concertazione tutt’altro che fantasiosa, fino a diventare prevedibile in più punti, di Mark Elder si aggiunge un cast in larga parte lacunoso: Eglise Gutiérrez e Stephen Costello, rispettivamente Linda e Carlo, hanno poco a che spartire con la vocalità donizettiana. La Gutiérrez soprattutto presenta un’emissione disordinata, con acuti aspri e timbro sgradevole. Meglio Alessandro Corbelli che crea un Marchese de Boisfleury ragguardevole e Marianna Pizzolato pregevolissimo Pierrotto. Ludovic Tézier appare non perfettamente a proprio agio nei panni di Antonio. Sembra proprio che per Linda di Chamounix occorra attendere ancora…