Intervista al controtenore Raffaele Pè

Raffaele Pe - foto Alessandro LosiAnnunciato da Gramophone Music Magazine come una promessa della musica barocca, Raffaele Pe è tra i giovani interpreti emergenti del panorama italiano. Nato a Lodi, inizia gli studi di canto e organo nella Cappella Musicale della Cattedrale di Lodi con Pietro Panzetti, e continua la sua formazione a Londra con Colin Baldy e Nicholas Clapton, partecipando a masterclass di perfezionamento con Sarah Walker, James Bowman e Sonia Prina.
Vincitore e finalista di molti concorsi, lavora regolarmente con alcuni dei maggiori direttori della scena internazionale, tra cui Sir John Eliot Gardiner, Paul McCreesh, René Jacobs, Nicholas McGegan, Christophe Coin e Claudio Cavina. Tra i suoi futuri impegni sarà Ottone nell’Incoronazione di Poppea di Monteverdi per La Venexiana in Giappone, ha recentemente interpretato Leone nel revival del Bajazet di Gasparini al teatro di Barga e di Pisa e sarà Santino nel pasticcio Amore Siciliano di Leonardo Alarcon, con apparizioni a Bremen, Ambronay e Halle. È direttore e fondatore del collettivo di musica antica “La Lira di Orfeo” con cui debutterà in autunno alla Philharmonie di Berlino e in altre sale europee con un programma dedicato alla musica vocale del primo barocco italiano.
Debutta al Festival areniano 2014 interpretando Carmina Burana di Orff.