Reggio Emilia, Teatro della Cavallerizza:”Tristi Tropici”

Reggio Emilia, Teatro della Cavallerizza
Compagnia Virgilio Sieni
“TRISTI TROPICI”

liberamente ispirato a Claude Levi-Strauss
Interpretazione e collaborazione
Simona Bertozzi, Ramona Caia, Elsa De Fanti, Filippa Tolaro, Michela Minguzzi
Ideazione, regia, scene e luci Virgilio Sieni
Musiche originali Francesco Giomi
Luci Marco Santambrogio
Costumi Lydia Sonderegger
Maschere e elementi scenici Chiara Occhini
Allestimento Francesco Pangaro
Suono Matteo Ciardi
Reggio Emilia, 5 dicembre 2010
Tristi tropici di Virgilio Sieni, ispirato a Tristes Tropiques di Claude Lévi-Strauss, è uno spettacolo di sapore ancestrale, dalla gestualità primitiva e schietta, che rimanda nell’immediato a remoti consessi sacerdotali e tribali. E’ danza d’indagine, femminea e femminile, che si muove per quadri consecutivi e quasi esclusivamente in modo binario: le danzatrici infatti compaiono il più delle volte in coppia, in un dialogo sussurrato, in una sorta di ricerca e di confidenza. L’avvio è costituito da un momento solistico, in un’atmosfera fumosa e rarefatta, a segnare l’immediatezza della gestualità, in cui la danzatrice sembra ricercare una scansione temporale coi propri movimenti; segue poi la bellissima raffigurazione, in precedenza annunciata sorniona dalla coda  di pavone a mezza vista dal sipario calato, del pesce sdraiato a terra che, come il serpente alchemico, tenta di ricongiungere le proprie estremità. La prima tripartizione dello spettacolo introduce lo spettatore nella scena fissa, costituita da un velario bianco, gioco di incontri e dissolvenze dietro il velario stesso. Fanno poi seguito le sezioni più d’effetto: l’una, complici anche le luci mai ostentate di Marco Santambrogio, giocata sulla tribalità e l’essere terrigno, il richiamo più schietto al Mato Grosso che prevede la comparsa di due giovanissime ballerine; l’altra, e ultima, la più onirica incentrata sul momento solista della danzatrice che, col volto dipinto come le sacerdotesse tribali, viene a contatto con due enormi raffigurazioni di teste di struzzo, l’incontro/scontro col mondo animale. Buona la prestazione dell’intera Compagnia (Simona Bertozzi, Ramona Caia, Elsa De Fanti, Filippa Tolaro, Michela Minguzzi), salutato calorosamente dal pubblico in sala.