“Senza trucco!”…Stefania Bonfadelli

Il soprano Stefania Bonfadelli è nata a Valeggio sul Mincio in provincia di Verona, ha debuttato giovanissima in Lucia di Lammermoor diretta da Maurizio Rinaldi a Rieti nell’ambito del Concorso Mattia Battistini. Ha iniziato la carriera internazionale alla Staatsoper di Vienna nel 1997 con I Puritani. In questo Teatro ha cantato, sempre nei ruoli di protagonista, La Traviata, Rigoletto, La Sonnambula, Roméo et Juliette, Les Contes d’Hoffmann, ecc. Si è esibita al Covent Garden di Londra, alla Deutche Oper di Berlino, alla Staatsoper di Monaco di Baviera, ecc. In Italia ha cantato al Comunale di Cagliari (Rigoletto e Traviata), al Carlo Felice di Genova (Rigoletto, Il Pipistrello, Lucia di Lammermoor e Don Pasquale) al Comunale di Bologna (Le Comte Ory), al Regio di Torino (La Traviata), al San Carlo di Napoli (La Traviata e Il Convitato di Pietra di Giacomo Tritto) al Teatro Massimo di Palermo (L’Elisir D’Amore), al Teatro alla Scala di Milano (Les dialogues des Carmelites diretta da Riccardo Muti e La Sonnambula), ecc. E’ stata ospite due volte del Rossini opera festival di Pesaro con La gazzetta (con la regia di Dario Fo) e Le Comte Ory (inciso anche per la DG). Nel 2002 è stata Violetta ne La Traviata a Busseto,diretta da Placido Domingo con la regia di Franco Zeffirelli ( pubblicata anche in DVD). Nel 2004 ha inaugurato il Teatro La Fenice di Venezia dopo il restauro con un concerto di Capodanno in mondovisione diretto la Lorin Mazel. Nel 2003 ha ricevuto il Premio “Lina Pagliughi” come miglior soprano di coloratura dell’anno. Attualmente è impegnata come Gilda nel Rigoletto al Teatro Filarmonico di Verona (17,19 e 22 novembre 2011)

Qual è il tratto principale del tuo carattere?
Lo spirito d’iniziativa.
E il tuo peggior difetto?
L’essere  troppo accomodante. 
Segno zodiacale?
Toro.
Sei superstiziosa?
No. Porta sfortuna esserlo.
Se si, in cosa?
Nella superstizione stessa.
Che rapporto hai con la spiritualità?
Dipende da cosa si intende per essa. Credo nelle energie buone e in quelle cattive che creano gli esseri umani e che condizionano anche le loro anime e soprattutto il modo di porsi davanti alla vita e al suo mistero.
Hai mai sofferto d’invidia?
Si. Verso chi è più intelligente di me.
Cosa volevi fare da grande?
L’astronoma.
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
No. Mi ha aiutato a diventare ciò che volevo essere e non quello che loro volevano che fossi. Mi ha fatto il grande dono della libertà.
I tuoi ricordi più cari?
Ce ne sono tanti. Il profumo di latte bruciato della cucina di mia nonna. Alcune frasi di persone a me care dette in momenti difficili. La nascita di mia figlia. Il mio debutto a Vienna.
Il momento di maggior orgoglio?
Quando ho imparato a non preoccuparmi più del giudizio degli altri. La conquista di un pò di impermeabilità.
Qual è la delusione più grande che hai mai avuto?
Ogni volta che qualcuno mi giudica senza conoscermi e magari mi sottovaluta.
Cosa manca alla tua vita di oggi?
Un pò di ottimismo per il futuro..soprattutto per l’avvenire di mia figlia.Parlo della situazione economica e politica del nostro paese.
Di che cosa hai paura?
Della rassegnazione.
Hai un sogno ricorrente?
Ora non ce l’ho più , ma per anni sono stata ossessionata dallo stesso incubo:trovarmi nel mezzo di un ponte rotto lungo un fiume e non riuscire a raggiungere l’altra riva.
Che importanza dai al denaro?
E’ un mezzo da utilizzare per cose importanti e per gratificarsi.
In cosa sei più spendacciona?
Ora non lo sono più, con la nascita di mia figlia sono diventata più parsimoniosa. Mi piace essere elegante, ma non per ostentare lusso, atteggiamento detestabile e non elegante. Ora spendo per l’educazione di mia figlia.
Collezioni qualche oggetto?
Mai fatto.E’ una cosa che non sono mai riuscita a capire.
Quali sono le tue letture preferite?
Testi di musicologia.
Il tuo profumo preferito…
Da indossare non ne ho uno preferito. Mi piacciono profumi un pò amari e preferibilmente di erboristeria. Il profumo che preferisco è quello dei bossi appena potati.
Città preferita
New York
Il colore che ami di più
Il pervinca.
Il Fiore
Il gelsomino siciliano.
La Cantante o i cantanti preferiti
Malika Ayane per la musica leggera  e nell’opera Placido Domingo.
Qual è il primo disco acquistato
Il Rigoletto.
Il film preferito
Rebecca la prima moglie
Stagione preferita
L’autunno. Mi piacciono i colori degli alberi e anche il profumo della terra umida.
Che rapporto hai con la tecnologia?
Non ho nessun rapporto. O meglio in un rapporto di indifferenza colpevole. Sono di una generazione ancora cartacea e poco tecnologica.
Il tuo rapporto con la televisione?
Vedo solo cartoni animati e qualche tg. La trovo troppo presente nella nostra vita.
Che rapporto hai con la politica?
Di profondo disprezzo.
Hai delle cause che ti stanno a cuore?
La fame nel mondo e la salvaguardia della natura. Sono impegnata nelle adozioni a distanza .
Giorno o notte?
Il giorno!
La  situazione più rilassante?
Stare a tavola con le persone che amo.
La tua giornata ideale…

Stare metà della giornata in Teatro e il resto a giocare con mia figlia.
Il tuo rifugio da tutto e da tutti?
Il luogo non è importante purchè sia con le persone che amo.
La musica che fa da sottofondo alle mie giornate?
Quella dell’opera che sto preparando in quel periodo.
Cosa ti manca di più quando sei lontana da casa?
Se non è con me mi manca mia figlia.
Il viaggio che vorresti fare..
Vorrei visitare il Tibet, il Perù, il Messico.
Chi o cosa ti imbarazza...
L’arroganza, la presunzione, l’ignoranza.
Qual è il tuo rapporto con il cibo..
Penso che alcuni piatti siano una delle poche prove dell’esistenza di Dio!
Dieta mediterranea, dieta macrobiotica o fast food?
Quella delle cose buone e sane mangiate con giudizio.
I tuo piatto preferito...
Tortellini di carne al burro fuso e salvia.
Vino rosso o bianco?
Entrambi, purchè di qualità. Ma bevo pochissimo.
Il posto dove si mangia peggio
A casa di mia cognata…
La musica è stata una vocazione?
E’ stata ed è sicuramente una grande passione e probabilmente una predestinazione.
Sei uscita da un periodo, diciamo “difficile” o di silenzio. Ti va di parlarne?
I periodi difficili o di silenzio sono necessari per tutti gli esseri umani e soprattutto per gli artisti.
Il mio è stato un pò enfatizzato, credo.
Adesso che stai riprendendo la tua attività, cosa è cambiato?
Ho ritrovato una grande passione per il mio mestiere.
Come segui l’evoluzione della tua voce ?
La voce segue l’evoluzione del nostro corpo e della nostra anima. Seguo il suo percorso con amore, anche assecondando le nuove esigenze e con uno studio continuo che del resto ho sempre fatto. Non mi piace improvvisare, ogni cosa è sempre ponderata con rigore ed onestà. Sono curiosa di studiare nuovi personaggi.
Vedi cambiamenti nel tuo repertorio?
Certamente. Mi piacerebbe affrontare il Rossini serio e il Bellini desueto.
A chi non conoscesse la tua voce cosa faresti ascoltare?
Lo inviterei a venirmi a sentire a teatro.
Se ti fosse data l’opportunità di scegliere un ruolo, cosa piacerebbe cantare?
La Straniera di Bellini.
Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
Sono in sala trucco e mi concentro.
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
Solo una bottiglia d”acqua.
A cosa pensi quando ti guardi allo specchio?
Quando mi crollerà la faccia, mi darà segni prima o lo farà tutto in un colpo?
Stato d’animo attuale?
All’insegna della serenità.
Il tuo motto?
Nulla è perduto, ci sono ancora possibilità finchè si è vivi.

Altre notizie su Stefania Bonfadelli le trovate nel suo sito ufficiale
Foto Ennevi per Fondazione Arena di Verona