Jean Sibelius (1865 – 1957): ” Pélleas et Mélisande op. 46″ (1905)

Jean Sibelius (Hämeenlinna 1865 – Järvenpää 1957)
Pélleas et Mélisande op. 46
Alle porte del castello (Vidslottsporten)- Mélisande – In riva al mare (Påstrandenvidhavet) – Una fontana nel parco (En källa i parken) – Tre sorelle cieche (De trenne blinda systrar)- Pastorale – Mélisande all’arcolaio (Mélisandevidsländan) – Intermezzo (Mellanaktsmusik) – Mort de Mélisande (Mélisandesdöd)


Scritto nel 1892 da Maurice Maeterlinck e rappresentato per la prima volta nel 1893, il dramma simbolista Pélleas et Mélisande ebbe un successo tale da ispirare molti lavori musicali a partire dalla celebre opera di Debussy (1902) alle musiche di scena di Fauré (1898) e al poema sinfonico di Arnold Schönberg. Nel 1905 anche il Teatro Svedese di Helsinki mise in programma una rappresentazione del dramma tradotto in svedese e per l’occasione chiese a Sibelius di scriverne le musiche di scena. La prima rappresentazione del dramma, avvenuta il 17 marzo 1905 fu un vero successo tanto che tenne il cartellone per ben 18 repliche, in 6 delle quali lo stesso Sibelius diresse l’orchestra. Dei 10 quadri, di cui si componevano le musiche di scena, rimasero nella suite solo 9 di cui il primo, Alle porte del castello, è caratterizzato da un tema di carattere fiabesco e medievaleggiante esposto dagli archi e ripreso dai fiati. La calda voce del corno inglese, che si alterna agli archi, descrive il momento in cui Golaud trova Mélisande nella foresta accanto ad una sorgente. Nel successivo brano, il brevissimo intermezzo In riva al mare, che spesso viene tagliato nelle esecuzioni, vengono rappresentati i personaggi che in piedi in riva al mare guardano la vela di una nave. Un tema di valzer esposto dagli archi descrive Una fontana del parco, mentre nel successivo brano, Le tre sorelle cieche, aperto da un rullo dei timpani, ritorna ad essere protagonista il corno inglese che intona un tema ritmicamente libero di carattere cadenzale. La seconda sezione del brano è caratterizzato da un tema accordale. Pastorale, caratterizzato da un tema affidato ai clarinetti che sembrano imitare il suono delle cornamuse, è un brano estremamente raffinato per quanto attiene all’orchestrazione che in questo caso dà vita ad una pagina cameristica. Mélisande all’arcolaio è una pagina complessa dal punto di vista compositivo per quanto attiene alla ricca scrittura orchestrale che contraddistingue il brillante successivo Intermezzo, che avrebbe potuto fare da degna conclusione all’intera suite. Nell’ultimo brano, caratterizzato da uno struggente tema dei violini che nella parte centrale assume toni drammatici, è rappresentata la Morte di Mélisande.