“Operalia 2010″….La lirica del futuro?

Milano, Teatro alla Scala –  “Operalia” 2010
G.Verdi -” Don Carlo“: Ella giammai m’amo – Ievgen Orlov (Ucraina) basso.
Bellini – I Capuleti e I Montecchi: Eccomi in lieta vesta…O quante volte – Emilya Ivanova (Bulgaria) soprano.
Puccini – La Bohème : Che gelida manina – Giordano Lucà (Italia) tenore.
Massenet – Thaïs: Je suis seule…Dis moi que je suis belle – Sarah Brandon (Sud Africa) soprano.
Verdi – Don Carlo: Per me giunto… O Carlo ascolta – Andrej Bondarenko (Ucraina) baritono.
Verdi – La Traviata: E strano…A fors’è lui…Sempre libera – Dinara Alieva (Russia) soprano.
Meyerbeer – L’Africaine: O paradis – Nathaniel Peake (USA) tenore.
Saint-Saëns – Samson et Dalila: Mon coeur s’ouvre à ta voix – Margarita Grytsokova (Russia) mezzosoprano.
Verdi – Attila: Uldino!…Mentre gonfiarsi l’anima…Oltre quel limite – Chae Jum Lim (Corea) basso.
Massenet – Manon: Je marche sur tous les chemins…Obéissons quand leur voix appelle – Sonia Yoncheva (Bulgaria) soprano.
Wagner – Der Fliegende Höllander: Die Frist ist um – Ryan Mc Kinny (USA) bass-baritono.
Verdi – La Traviata: E strano…A fors’è lui…Sempre libera – Rosa Feola (Italia) soprano.
Puccini – La Bohème : Che gelida manina – Stefan Pop (Romania) tenore.
3 zarzuelas (Nathaniel PeakeRyan McKinnyRosa Feola)
Inno di Operalia
Orchestra Filarmonica della Scala
Direttore Placido Domingo
Milano, 2 maggio 2010
[fine-scheda]

Rosa Feola
Rosa Feola

“Oh, qual pallor” esclama Violetta Valery nel primo atto della Traviata…e proprio il “pallor” ha caratterizzato quasi tutte le voci ascoltate nella finale del Concorso Operalia, ideato nel 1993 da Placido Domingo.
Dei tredici finalisti, soltanto tre o quattro hanno dimostrato di avere una qualche dote vocale od interpretativa: Sonya Yoncheva, Ryan McKinny, Stefan Pop e Rosa Feola (quest’ultima con riserva). Sonia Yoncheva, soprano leggero, si cimenta con la Gavotte dalla “Manon” di Massenet: l’esile strumento vocale risponde abbastanza bene alle varie sollecitazioni virtuosistiche (pur concludendo l’aria con un sovracuto stimbrato assai brutto), ma la personalità è pari a zero ed il grado di civetteria necessaria alla resa del personaggio è alquanto scarsa.
Il baritono Ryan McKinny fa meglio: canta il monologo dall’”Olandese volante” di Wagner in modo convincente; la voce non è grande, ma proiettata con discreto risultato e la presenza scenica è notevole (ad eccezione dell’uso che fa delle braccia…modello “vigile urbano”). Verso la fine della serata, ritroveremo McKinny in una simpatica aria da una zarzuela, che interpreterà con charme ed atteggiamento scanzonato.
Stefan Pop, tenore lirico-leggero, ha uno strumento soddisfacente per lo smunto panorama vocale dei nostri giorni ed esegue la “gelida manina” dalla Bohème di Puccini piuttosto bene, anche se al Do della “speranza” la voce si stira e quasi scompare, sommersa dall’orchestra.
Il soprano Rosa Feola colpisce moltissimo per la squisita musicalità (tanto rara al giorno d’oggi!) con cui Stefan Popesegue sia l’aria dal primo atto di Traviata, sia l’arietta dalla zarzuela; però stona in qualche punto della cabaletta verdiana, calando tutti i Do, oppure crescendo lievemente ad ogni acuto da emettere con forza nella zarzuela…è un peccato, perché la giovane cantante potrebbe essere maliosissima se, ad esempio, concentrasse i suoi sforzi su di un repertorio più consono ai suoi mezzi (in primis, il settecento di Paisiello e Cimarosa, o anche certo Mozart).
Degli altri aspiranti cantanti, si preferisce tacere, pur menzionando il soprano Sarah Brandon. Dotata di corporatura imponente, al suo apparire sul palco della Scala aveva fatto ben sperare quanto a qualità vocali, rivelandosi invece una sorta di “bluff”: la bionda ragazzona esibisce una vocina talmente flebile che si fatica ad udire e così, della splendida aria dalla “Thais” di Massenet non resta quasi nulla, se non un morbido Re sovracuto sul finale, che di certo non basta a compensare i  limiti vistosi.
In tutto ciò, Domingo dirige con un grande  entusiasmo…beato lui !

Alla fine sono stati proclamati i seguenti  vincitori:
1° premio: Sonya Yoncheva, soprano – Stefan Pop, tenore
2° premio:Rosa Feola, soprano – Giordano Lucà, tenore – Ievgen Orlov, basso
3° premio: Dinara Alieva, soprano – Chae Jun Lim, basso
Premio “Birgit Nilsson”: Ryan McKinny, bass-baritono
Premi “Zarzuela”:
Rosa Feola, soprano – Nathaniel Peake, tenore
Premio del pubblico:Rosa Feola, soprano – Stefan Pop, tenore
Premio CulturArte – Bertita & Guillermo Martinez: Sonya Yoncheva, soprano

 

 

 

 

 

 

 

 


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