Oratorio in tre parti per soli, coro e orchestra, HWV 56 su testo di Charles Jennens tratto dall’Antico e Nuovo Testamento. Arnold Schoenberg Chor, Ensemble Matheus, Jean-Christophe Spinosi (direzione), Erwin Ortner ( Maestro del Coro), Claus Guth (regia), Konrad Kuhn (drammaturgia), Christian Schmidt (scene e costumi), Jurgen Hoffmann (Luci), Ramses Sigl (Coreografie), Hannes Rossacher (regia video). Susan Gritton (soprano 1), Cornelia Horak (soprano 2), Martin Pollmann (voce bianca), Richard Croft (tenore), Bejun Mehta (controtenore), Florian Boesch (basso), Paul Lorenger (danzatore), Nadia Kichler (artista segnante). Registrazione Theater an der Wien, aprile 2009. Contenuti extra in video: Presentazione di Philippe Daverio, Introduzione e commento all’opera di Don Luigi Garbini. 162′ (sottotitoli italiano/inglese) – Libro: “Compendio alla vita di Gesù Cristo” di Blaise Pascal. Una produzione Classica e Unitel Video. 1 DVD – Edizione Music & Book Gallery
Trasformare uno dei più celebri, se non il più celebre Oratorio del Barocco in uno spettacolo visivo? Si o no?… Sicuramente i puristi storceranno il naso ma, dopo la visione di quasi 3 ore spettacolo sicuramente non si può non rimanere colpiti. A partire dall’ambientazione claustrofobica ma a suo modo suggestiva creata da Christian Schmidt costruita su un continuo crearsi di stanze e corridoi fatti di nude pareti con una lunga fila di porte. Nessuna finestra, pochi elementi d’arredo, giusto qualche sedia, o tavolo e poltrona. Unico elemento di colore, una mouquette a disegni geometrici. Il tutto valorizzato con tagli di luce di grande effetto create da Jurgen Hoffmann. In questo contesto visivo, il regista Claus Guth costruisce una vicenda che si discosta in modo piuttosto deciso dall’elemento religioso. Guth ci narra, attraverso l’uso del flashback, le vicende di un uomo (il danzatore Paul Lorenger) e della sua famiglia. Partendo dal suo funerale, Guth fa rivivere dei momenti della parobola discendente di quest’uomo sconfitto dagli eventi. Una logica interpretativa dai toni marcatamente laici e di certo poco ottimisitica e che può anche lasciare un po’ interdetti se non fosse condotta con una lucida creativa da Guth, perfettamente assecondato da un cast di interpreti che oltre a essere ineccepibili sul piano musicale e stilistico, si dimostrano attori convincenti e commoventi. Così come l’Arnold Schoenberg Chor che risponde in modo ammirabile al non facile sforzo scenico della regia di Guth e allo stesso tempo non venir meno all’altrettanto gravoso impegno musicale che impone la partitura di Handel. L’Ensemble Matheus, diretto da Jean-Christophe Spinosi, seduce con una mirabile ricchezza di colori e una concertazione comunicativa, ma anche leggera che si contrappone e non accentua i colori, talvolta drammatici, della regia. Un Messiah sicuramente originale e se vogliamo, controverso, ma che sicuramente rimane tra le proposte più interessanti viste nell’ambito delle celebrazioni handeliane. Ottima la regia televisiva, attenta a valorizzare interpreti e coro, così come la veste grafica del booklet che comprende quel capolavoro della letteratura spirituale barocca, che è l’Abrégé de la vie de la vie de Jesù Christ (Il Compendio alla vita di Gesù Cristo) di Blaise Pascal. Tra gli extra del dvd, la lcuida e concisa analisi storica di Philippe Daverio e l’altrettanto lucida presentazione dello spettacolo a cura di Don Luigi Garbini.