Giuseppe Saverio Mercadante (1795 – 1870):”Pelagio”

Tragedia lirica in quattro atti, libretto di Marco D’Arienza. Mariano Rivas (direzione), Pavol Prochazka (direzione di coro), Costantino Finucci (Pelagio), Clara Polito (Bianca), Danilo Formaggia (Abdel-Aor), Paola Francesca Natale (Giralda), Vladimer Mebonia (Asan), Giovanni Coletta (Aliatar), Cristian Camilo Navarro Diaz (Mendo de Quexada), Vincenzo Maria Sarinelli (Un gionese), Coro da Camera Slovacco, Orchestra Internazionale d’Italia. Registrazione, Agosto 2008, Festival Martina Franca. 2 cd Dynamic CDS 636/1-2
Pelagio è l’ultima opera scritta da Saverio Mercadante, rappresentata per la prima volta a Napoli nel 1857 e recentemente ripresa in occasione del Festival della Valle D’Itria nell’agosto del 2008. Il soggetto iberico, da tempo cullato da Mercadante, trova la sua compiutezza in questa partitura, sincretismo di tipo romantico e echi di stampo belcantistico. Del cast vocale la migliore risulta il soprano Clara Polito, Bianca: voce naturalmente portata al canto di agilità, ben estesa in acuto, è risoluta ora accorata nel fraseggio. Le si può talora imputare una tendenza a tubare i suoni in zona centrale e un registro grave fioco ma, considerate complessità e lunghezza del ruolo, l’esito può considerarsi pienamente convincente, anzitutto alla cavatina alla preghiera al quart’atto. Costantino Finucci è un Pelagio suasivo. La “foga eroica” tende ad inficiare la tenuta del settore acuto al prim’atto; col progredire dell’opera, il baritono riesce a rendere il proprio mezzo più omogeneo supportandolo attraverso un fraseggio sfumato e mai pletorico. Il tenore Danilo Formaggia esaspera il personaggio di Abdel-Aor per eccesso di maniera e mancanza di squillo in un assetto vocale periclitante, principalmente in zona acuta. Sicura e senza particolari cedimenti la direzione di Mariano Rivas a capo dell’Orchestra Internazionale d’Italia; non sempre convincenti gli interventi del Coro Slovacco di Bratislava.