“Senza Trucco!”… Aprile Millo

Il soprano Aprile Millo è nata a New York da una famiglia di origine italiana.  I suoi genitori, apprezzati cantanti lirici (tenore e soprano), sono stati i suoi insegnanti.  Dopo aver vinto il concorso per voci verdiane di Busseto e il suo debutto come protagonista in Aida alla Utah Opera di Salt Lake City, ha iniziato una carriera internazionale che l’ha portata nelle maggiori istituzioni musicali in virtù della sua voce di soprano lirico spinto, dal bellissimo timbro, omogenea ed estesa, l’accento e la notevole personalità interpretativa. Altre notizie su Aprile Millo le trovate nel suo sito personale.
Qual è il tratto principale del tuo carattere?
L’ottimismo e l’amore per la gente.
E il tuo peggior difetto?
Sono troppi per nominarli.
Segno zodiacale?
Ariete.
Sei superstiziosa?
A volte.
Che rapporto hai con la spiritualità?
Sono una persona spirituale.
Hai mai sofferto d’invidia?
Certo.

Cosa volevi fare da grande?
Esattamente quel che faccio. Volevo essere una cantante lirica e servire Dio con la mia voce.
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
Si, entrambi i miei genitori avevano delle voci meravilgiose; Mamma simile alla soprano Muzio e mio padre era un tenore con una voce che mi ricordava quella di Caruso. Lo si può ascoltare su YouTube cantare Canio da Pagliacci e i lieder di Brahms. Ogni giorno sento la mancanza loro e del loro grande talento.
Quali sono i tuoi ricordi più cari?
Sono una persona che ama profondamente la gente e gli amici. Identifico i momenti cari con i ricordi delle persone a cui voglio bene, dei bei momenti passati in famiglia, con gli amici e con i miei cuccioli. Sono un pò come il personaggio di Massimo del film Il Gladiatore o come CioCio San, tengo con me immagini dei miei «antenati» o di membri della mia famiglia che non ci sono più.

Qual è stato il tuo momento di maggior orgoglio?

Quello in cui ho vinto la paura e mi sono permessa di fare tutto ciò che volevo. Noi cantanti siamo come strumenti, come un violino, ma non siamo fatti di legno che vibra, bensì di carne e ossa e siamo pieni di emozioni, gioia, paura, salute e malanni. È un miracolo che riusciamo a cantare di fronte ad un coro prestigioso, specie quelli italiani, e dinnanzi ad un pubblico di quattromila o sedicimila persone con un’orchestra di ottanta elementi, il tutto senza microfono!!! L’opera e il canto lirico sono l’ultimo bastione della comunicazione umana che non necessita di uno spinotto.
Qual è la delusione più grande che hai mai avuto?
Mi sento molto delusa quando le persone non comprendono la grandezza dell’arte, la grandezza della musica, la LORO grandezza! Un mondo fatto solo di sport e senza vera arte o bellezza o poesia o danza e musica è calato in un’epoca buia. «I ladri sono nel tempio» di nuovo. L’Italia ha dato così tanto al mondo e merita di sapere quanto il mondo le è grato per così tanti capolavori di grande bellezza che ci ha regalato in tantissimi ambiti dell’esistenza. Prego ogni giorno per coloro i quali devono prendere decisioni gravose, specie quando c’è di mezzo il denaro, che rappresenta una cappa di nebbia che cala su qualsiasi nobile idea… Prego che proteggano ciò ch è unicamente loro e che non prestino attenzione ai parassiti che vanno e vengono e che cercano di annebbiarli per perseguire il profitto. La vita è breve, l’Arte è immortale.
Cosa manca nella tua vita oggi?
Sono molto grata per com’è andata finora, Dio mi ha dato molto. Cosa mi manca davvero? Mio padre e mia madre e tutti i famigliari e gli amici che non posso più così facilmente ascoltare, ma che posso comunque sentire.

Di che cosa hai paura?

Di provare paura.
Hai un sogno ricorrente?
Si, alcun belli e alcuni brutti. Tutti molto vividi e sto cercando ancora di capirli.
Che importanza dai al denaro?
Voglio la pace che ti dà il denaro quando sai di poter aiutare gli altri. Averne abbastanza per essere tranquilla e far sentire tranquilli i famigliari e gli amici. Mi piacerebbe essere ricca come Bill Gates della Microsoft o Carlos Slim. Quindi investirei i miei soldi negli anziani, in quanto meritano di più di quel che questo mondo ossessionato dalla giovinezza dà loro; li investirei nel garantire accesso ai medicinali a tutti in qualsiasi momento uno ne avesse bisogno. Darei soldi ai poveri e a coloro che muoiono nel mondo per mancanza di cure. Darei soldi all’istruzione, alla protezione degli innocenti, ai bambini del mondo, alla protezione degli animali. E per ultimo, ma non per importanza, darei soldi per aiutare coloro che hanno lavorato per anni e si trovano senza pensione, e darei certamente denaro alla musica e alla conservazione della musica lirica.
In cosa sei più spendacciona?
Se spendo per me stessa, compro i computer più avanzati o qualcosa di bello e unico. Amo i gioielli.
Collezioni qualche oggetto?

Libri rilegati in pelle, borse da viaggio eleganti antiche, francobolli meravigliosi e cornici stupende.

Quali sono le tue letture preferite?
Biografie, poesie e filosofia e i libri che ti spiegano come sono fatte le cose. Vecchie riviste del ’900.
Qual è il tuo profumo preferito?
Trussardi e Paris di Yves Saint-Laurent. Quando non canto, dato che sono pericolosi per la respirazione, amo i profumi al muschio.
Città preferita?
Ce ne sono tantissime. Ma se devo proprio scegliere: New York, Roma e Vienna. Ho anche amato molto Mosca e Barcellona.
Colore preferito?
Verde, verde scuro. O qualsiasi cosa che ricordi l’Art Decò nei dettagli e nell’ispirazione.
Fiore preferito?
Rosa, preferibilmente rossa, e girasole. Per me, sono indimenticabili.
Il cantante o i cantanti preferiti?
Potrei andare avanti pagine e pagine! Claudia Muzio, Rosa Ponselle, Renata Tebaldi, Magda Olivero, Zinka Milanov, Maria Caniglia, Maria Callas, Flagstad e la Sutherland. Mia madre e mio padre, De Stefano, Del Monaco, Corelli, Gigli, Caruso, Schipa, Pavarotti,Bergonzi e Tucker.… Bastianini, Ruffo, Apollo Granforte, Ebe Stignani, Simoniato, Cesare Siepi, Bonaldo Giaotti, Favero, la lista potrebbe ancora continuare.
Qual è stato primo disco che hai acquistato?
Aida con la Tebaldi, Il Trovatore con la Callas e una compilation di grandi duetti e ensemble operistici con grandi cantanti. Abbastanza stranamente, però, ogni mattina prima di andare a scuola, ascoltavo il Concerto Imperatore di Beethoven diretto da Rubinstein. Mi faceva iniziare la giornata piuttosto bene.
Qual è il film che hai amato di più?
Via col vento, Tutti insieme appassionatamente e il bellissimo Romeo e Giulietta di Zeffirelli.
Qual è la stagione dell’anno che preferisci e perché?

Non importa, basta che sia sufficientemente fresca. AMO l’inverno e l’autunno.
Che rapporto hai con la tecnologia e qual è il gadget tecnologico di cui non potresti fare a meno?
Il telefono e la TV e la radio. Questo non è un mondo con cui non si possa essere in contatto, troppe cose succedono troppo rapidamente e a volto è pericoloso non esserne al corrente.
Che rapporto hai con la televisione?
Con la cautela relativa a come viene usata per manipolare, amo ancora guardare e avere notizie della gente.
Può essere un ottimo strumento per educare ed intrattenere la gente.
Che rapporto hai con la politica?
Combatto per i deboli, quindi ripongo le mie speranze in chiunque combatta per loro.

Hai delle cause che ti stanno particolarmente a cuore?

Gli anziani, aiutarli ad ottenere aiuto e rispetto. Debellare gli abusi sulle donne, su chiunque e sugli animali; la fine di qualsiasi forma di fanatismo. Permettere a tutti di vivere la propria vita al meglio.
Giorno o notte?
Dipende.
Qual è la situazione che consideri più rilassante?
Qualsiasi situazione in cui possa ascoltare la pioggia che cade o il suono dell’oceano.
Qual è il tuo ideale di giornata?
Amo la vigilia di un’esibizione. La concentrazione necessaria per creare, entusiasmare ed emozionare. La fretta inevitabile, sentire la grande massa di umanità che ti è di fronte che respira con molti occhi e molti cuori, che alla fine si uniscono in qualcosa di unico nell’abbraccio della musica. E poi la fine dell’esibizione e la sensazione di aver raggiunto un risultato e di onore. Diamo vita, parliamo per quelle grandi menti che non sono più con noi se non fosse per le pagine di un manoscritto o per una partitura, che sono il progetto di un’anima… diamo loro vita in un tempo e in un secolo che non sono riuscite a vedere. Portare in scena opere per gente che potrebbe non averle mai viste. Quello è un giorno memorabile.Poter cantare e poter donare il canto, che è davvero un gran dono.
Qual è il tuo rifugio da tutto e tutti?

Il sonno. E forse il sogno!
Qual’ è la musica che di solito fa da sottofondo alle tue giornate?
Dipende. A volte Donizetti, Bellini, Verdi, Boito, altre volte Wagner, Schubert, Schumann, Mahler o Beethoven. Altre volte si può trattare di Michael Jackson o i Rolling Stones, i Nirvana o il gruppo di mio fratello, i MauMau, lui è un pioniere della vera musica punk rock. Anche mia sorella scrive della musica grandiosa che ti rimane in testa. Varia molto, com’è varia la vita.
Cosa ti manca di più quando sei lontana da casa?
Casa, Essendo una che ha viaggiato molte volte in tutto il mondo, mi manca la mia casa. La sensazione di sentirsi a casa.

Qual è la vacanza o il viaggio che vorresti fare e che non hai ancora fatto?

Vorrei vedere Sanpietroburgo, in Russia. O quando sarà mai sicuro, la Terra Santa. da cui sono venute tre religioni immensamente potenti e profonde. La gente di tutto il Medio Oriente è meravigliosa, mi piacerebbe conoscerla e fare esperienza di questa terra sacra.
Chi o cosa ti imbarazza?

La gente che prova odio o che parla senza pensare. Sono imbarazzata per loro. Per quanto mi riguarda, mi imbarazzo quando non sono preparata. Accade molto raramente, ma accade.
Com’è il tuo rapporto con il cibo?
Lo amo. È davvero fantastico osservare quanto la gente possa essere meravigliosamente creativa con i vari cibi a disposizione. Ultimamente dovrei amarlo un pò meno. Il mondo della lirica vuole degli Stradivari nella struttura di un ukulele. Per cui, mi devo adattare e continuare.
Dieta mediterranea, dieta macrobiotica o fast food?
La dieta della moderazione… quella più difficile!
Qual è il tuo piatto preferito?
La pasta. Con qualsiasi condimento… ma di solito con olio e parmigiano. Come antipasto mi piace un pò di prosciutto con mozzarella e pomodoro… troppo buoni!
Vino rosso o bianco?
Bianco.
Il posto dove si mangia peggio?
Nei fast food.

La musica è stata una vocazione?

Lo è ancora.
A chi non conoscesse la tua voce, cosa faresti ascoltare?
Le mie registrazione de Il Trovatore o di Luisa Miller. Su YouTube c’è una performance di Otello, in cui sono molto soddisfatta della bravura dell’orchestra e della correttezza del pubblico. L’Ave Maria di quella sera è una delle migliori che abbia mai cantato. L’ultimo atto del dvd di Aida – da Triste canto… mi sono sentita in Paradiso quella sera.
Se ti fosse data l’opportunità di scegliere un ruolo, cosa canteresti?

Un ruolo che non ho cantato e che Von Karajan mi chiese di esaminare, Elsa del Lohengrin . E sarei entusiasta e onorata di cantare Norma di Bellini.
Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
Prego, faccio vocalizzi, e saluto il palco per sentire se gli «spiriti» sono lì. Di solito ci sono se canti per le giuste ragioni. In ogni teatro c’è la sensazione di chi ci ha cantato. I grandi. Hemingway descrive questa sensazione riferendosi al torero, il pubblico aspetta di vedere se ha il duende. La connessione con qualcosa di antico e mitico, nobile ed autentico.
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
Lo spartito di ciò che sto per cantare e poi foto della mia famiglia e dei miei cantanti preferiti. Nostra Signora di Fatima e il Gesù Bambino di Praga.
A cosa pensi quando ti guardi allo specchio?
Se canto, non è me che vedo, ma il personaggio che sto interpretando. Se mi devo guardare per amore della vanità, non sto guardando!!!!
Stato d’animo attuale?
Speranzoso, entusiasta e riconoscente.
Il tuo motto?
Ciò che spero San Pietro mi dirà se andrò in Paradiso: «Sono tutti qui…»

Versione italiana a cura di Paolo Tancredi