Londra, London Coliseum, Stagione Lirica 2011 /2012
“LE NOZZE DI FIGARO” (The Marriage of Figaro)
Opera buffa in quattro atti su libretto di Lorenzo Da Ponte tratto dalla commedia di Pierre-Augustin de Beaumarchais’s La folle journée, ou Le mariage de Figaro. Versione in lingua inglese a cura di Jeremy Sams
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart
Il Conte Almaviva ROLAND WOOD
La Contessa Almaviva KATE VALENTINE
Susanna DEVON GUTHRIE
Figaro IAIN PETERSON
Cherubino KATHRYN RUDGE
Marcellina LUCY SCHAUFER
Dottor Bartolo JONATHAN BEST
Don Basilio TIMOTHY ROBINSON
Don Curzio ALUN RHY-JENKINS
Antonio MARTIN LAMB
Barbarina MARY BEVAN
Coro e Orchestra della English National Opera
Direttore Paul Daniel
Maestro del Coro Nicholas Chalmers
Regia Fiona Shaw
Scene e costumi Peter McKintosh
Luci di Jean Kalman
Coreografia Kim Brandstrup
Video Designer Steven Williams
10 novembre 2011Teatro quasi esaurito alla English National Opera per l’ultima rappresentazione de “The Marriageof Figaro” , versione in lingua inglese del celebre capolavoro mozartiano.
Nella splendida cornice del London Coliseum, teatro progettato da Frank Matcham per Sir Oswald Stoll con l’ambizione di essere il più grande spazio per l’intrattenimento aperto al pubblico dell’epoca, inaugurato nel 1904 e situato nei pressi di Trafalgar Square, questa nuova produzione è stata affidata a un nome celebre del cinema e teatro inglese, l’attrice Fiona Shaw, recentemente alla direzione di altre due molto elogiate produzioni per l’ENO: Riders to the Sea di Ralph Vaughan Williams e Elegy for Young Lovers di Hans Werner Henze ( La Fiow ha anche impersonato zia Petunia nella saga di Harry Potter).
Il direttore d’orchestra Paul Daniel dirige un notevole cast di giovani cantanti guidato da Iain Paterson, nel ruolo di Figaro, recentemente ammirato all’Eno in diversi ruoli quali Amonasro nell’Aida di Verdi, Mephistopheles nel Faust di Gounod, Don Giovanni di Mozart e l’Amfortas nel Parsifal di Wagner, e Kate Valentine nel ruolo della Contessa Almaviva. Una serata all’insegna del divertimento durante il quale gli spettatori sono stati totalmente coinvolti, oltre che dal ritmo dello spettacolo anche da alcuni quadretti che, soprattutto agli inizi degli atti, ma anche durante tutto lo sviluppo della vicenda hanno procurato ilarità. Vediamo così il comico tentativo di Figaro di uccidere una mosca chiusa all’interno del clavicembalo posto sul palcoscenico, o l’arrivo di un contadino all’inizio del terzo atto che fa la pipì al centro del palco, allontanandosi velocemente all’entrata in scena del Conte, o il comparire durante varie scene, di un pesante cinghiale impagliato, trascinato da servitori. Elegante, precisa e stilizzata la concertazione di Paul Daniel, che in più ha il pregio di muoversi in perfetto sincrono con l’azione scenica. Un solo esempio: nella famosa scena del riconoscemento di Figaro da parte di Marcellina e Bartolo, l’orchestra si muove sulle pause espressive dello stupore generale.
Antico e moderno si incontrano. I costumi degli interprti hanno una linea settecentesca ma, con qualche contaminazione moderna, mentre l’impianto scenico è assolutamente contemporaneo: di grande effetto il periatto rotante che vede posti al centro una serie di muri bianchi che vanno a formare un piccolo labirinto affiancato a delle scale poste in alcuni punti del piano usate spesso dai cantanti e dalle comparse per muoversi all’interno della scena. Anche i vari cambi scenici si svolgono con il ritmo della musica e questo rende ancor più vivace l’incedere dell’azione. Il richiamo al moderno è reso anche da una serie di proiezioni nelle quali si vedono delle figure in movimento in abiti antichi e moderni.
Moderna, passionale e vivacissima la recitazione dei cantanti. Di particolare spicco la caratterizzazione dei personaggi del Conte e della Contessa Almaviva. Una coppia drammaticamente in crisi e quasi mette in ombra la coppia Figaro e Susanna. Il basso baritono Roland Wood , dalla voce solida e omogena, interpreta un Conte impetuoso, al limite del violento, incontrollato nelle azioni: rompe vasi di fiori in mille pezzi, o non esita a mostrarsi in mutande per potersi gettare tra le braccia di Susanna. Il soprano Kate Valentine, cantante in grado di eseguire con notevole pertinenza il legato mozartiano, riesce a tener testa al carattere dirompente del marito, si mostra affranta per i tradimenti del marito, ma anche pronta a riconquistarne l’amore, non solo a suon di baci ma anche con qualche schiaffo. Altrettanto ben delineata la Susanna interpretata dal soprano Devon Guthrie graziosamente in bilico fra il candore e la malizia. Leggermente in ombra la figura di Figaro, ben calibrato nelle situazioni comiche, ma in altre situazioni scenicamente schiacciato dalla figura impetuosa del Conte. Il baritono Ian Peterson ha comunque sfoggiato una vocalità luminosa e accenti incisivi e caustici.
Ben costruito, in tutta la sua vivacità, anche il personaggio di Cherubino cantato dal mezzosoprano Kathryn Rudge dalla voce duttile ed espressiva. Buoni tutti gli altri interpreti. Applausi calorosi dal pubblico a conclusione serata per questa passionale interpretazione de “Le Nozze di Figaro”.
Foto per gentile concessione della English National Opera
