Modena, Teatro Comunale, Danza Primavera 2012
“PARADISO I”
Prima assoluta
Coreografia e set Matteo Levaggi
Musiche Antonio Vivaldi, Kaija Saariaho, Justice
Con: Kristin Furnes, Manuela Maugeri, Viola Scaglione, Gert Gjibels, Giuseppe Inga, Vito Pansini
Costumi Kristian Guerra
Luci Fabio Sajiz
Elettronica interattiva e regia del suono Francesco Abbrescia
Violino Francesco D’Orazio
Clavicembalo Giorgio Tabacco
Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena, Balletto Teatro di Torino – Loredana Furno, Lavanderia a vapore/Collegno. In collaborazione con Alkema Ambasciatori di Cultura
Modena, 4 aprile 2012
Sono sei danzatori seminudi, tre uomini e tre donne, in cerchio, la figura perfetta, ad aprire Paradiso I, ultima creazione di Matteo Levaggi per il Balletto Teatro di Torino, messo in scena in prima assoluta al Teatro Comunale di Modena. Al dissolversi del cerchio, viene a formarsi una prima coppia, nuovo nucleo universale, novelli Adamo ed Eva al centro di un scena completamente spoglia. Il Paradiso che ci viene presentato dal giovane coreografo è una sorta di work in progress, dal simbolismo piuttosto marcato, che ricerca la sua estetica nei movimenti ampi e ariosi dei danzatori contrapponendoli ad altri più frenetici e convulsi, in uno scambio continuo di equilibri e disequilibri, fisici e musicali. È un Paradiso di conquista, alla continua ricerca di una strada da percorrere e sperimentare: lo spettacolo è continuamente segnato da grandi rotoli di materiale plastico, svolti quasi a marcare e cercare un cammino salvifico. Cammino tutt’altro che facile e che mette al centro l’uomo nella sua caducità: a raccontarlo sono i danzatori che ora si legano l’avambraccio al bicipite mediante nastro isolante ora nascondono il volto dietro una cuffia di maglia. Quasi a voler preservare la propria corporalità integra e pura, due danzatori incappucciati, volgendo le spalle al pubblico, sostengono un velario sul quale vengono proiettate immagini di personaggi celebri sottopostisi ad interventi di rinoplastica. L’ultima scena vede la compagnia, quasi ominidi nei movimenti, muoversi verso una Madonna dalle fattezze maschili: un magna mater salvifica c’è quindi, pur restando nel limbo dell’indefinibilità, a contrapporsi ciclicamente ad un’altra Madonna, quella che ha dato il via allo spettacolo sulle note della celebre Vogue. Uno spettacolo che catalizza l’attenzione su questo piccolo gruppo, che ha veramente la forza di sperimentare, che non conosce cedimenti e che conferma il Balletto Teatro di Torino come una delle realtà più vivide del panorama coreutico italiano. Gli artisti coinvolti si sono rivelati tutti eccellenti. Li nominiamo qui di seguito: Kristin Furnes, Manuela Maugeri, Viola Scaglione, Gert Gjibels, Giuseppe Inga, Vito Pansini. Prezioso e splendidamente eseguito l’accompagnamento musicale ad opera di Francesco D’Orazio al violino e di Giorgio Tabacco al clavicembalo. Buona accoglienza da parte del pubblico.
Foto Rolando Paolo Guerzoni.