Sassari, Teatro Comunale: “Le nozze di Figaro”

Sassari, Teatro Comunale, Stagione Lirica 2012
“LE NOZZE DI FIGARO”
Opera buffa in quattro atti. Libretto di Lorenzo Da Ponte
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart
Il Conte d´Almaviva VITTORIO PRATO
La Contessa d´Almaviva DAVINIA RODRIGUEZ
Figaro SIMONE DEL SAVIO
Susanna GABRIELLA COSTA
Cherubino DAVID HANSEN
Marcellina ELISABETTA FARRIS
Bartolo LUCIO MAUTI
Basilio/Don Curzio ANDREA GIOVANNINI
Barbarina VITTORIA LAI
Antonio CARMINE MONACO
Orchestra dell´Ente Concerti “Marialisa de Carolis”
Corale “Luigi Canepa” di Sassari
Direttore Giancarlo De Lorenzo
Maestro del Coro Luca Sirigu
Regia Marco Spada
Scene Tommaso Lagattolla
Costumi Giovanna Buzzi
Disegno luci Fabio Rossi
Coreografia Lorenzo Giuseppe Badagliacca
Coproduzione dell´Ente Concerti “Marialisa de Carolis” con la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova Nuovo Allestimento
Sassari, 2 novembre 2012

L’allestimento de Le Nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart presentato nel nuovo Teatro Comunale di Sassari, secondo appuntamento per la stagione lirica dell’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” 2012, presentava alcuni motivi d’interesse ; primo tra tutti la produzione in comune, realizzata con il Teatro Carlo Felice di Genova, lodevole esempio di ottimizzazione dell’impegno economico e artistico in un periodo di vacche magrissime, oltretutto con una delle Fondazioni liriche nazionali; in secondo luogo l ‘originale  scelta degli interpreti che, pur senza rivoluzionare l’assunto drammaturgico, tende in una direzione che si allontana dalla tradizione più consueta. Una scelta in cui i personaggi  appaiono tutti nel fulgore di una giovinezza vitalizzata da un eros potente e meccanicistico. Ecco quindi il Conte e la Contessa, giovani e belli, lontani da certi stereotipi sovrapposti nel tempo e vicini allo spirito originale dell’opera;  Marcellina  sorprendentemente coetanea del proprio figlio e decisa a dar battaglia  e Cherubino proiettato dalla pubertà verso un’età sicuramente meno ingenua. La regia, di sicura impronta, affidata a Marco Spada, direttore artistico dell’Ente de Carolis, gioca una carta decisiva e vincente affidando proprio la parte dell’efebico paggio non al consueto soprano “en travesti”, ma al falsettista David Hansen, con il risultato di modificare in modo evidente le sottili relazioni tra i personaggi. Cherubino e il Conte diventano così i due poli di attrazione erotica della vicenda, e si confrontano, anche con spavalderia, in questo gioco di seduzioni e di gelosie. Il risultato è interessante e assai funzionale nel sottolineare per esempio l’ambiguo rapporto con la Contessa. L’altro elemento importante della perfetta macchina teatrale Mozart-Da Ponte è Figaro che Simone Del Savio ha tratteggiato con misura e coerenza, in questo senso mostrando un buon affiatamento con la Susanna interpretata da una vivace Gabriella Costa in possesso di una voce importante, di un’ottima dizione nonché di una bella presenza scenica.
Tutti i personaggi, secondo la visione di Spada, vivono immersi nella natura, che ne condiziona i comportamenti. Una concezione – dove si riconosce anche il teatro di Shakespeare –  ben espressa nelle eleganti scene di Tommaso Lagattolla, illuminate efficacemente da Fabio Rossi, che disegnano uno spazio scenico geometrico costruito intorno a una serra inglese e alle sue pertinenze, simbolo per eccellenza dell’intervento umano e razionalistico sugli elementi della natura. Una natura prima selvaggia, dove si cerca riparo alla calura, e dove i sensi sono allertati e poi via via sempre più ordinata e geometrica fino a tramutarsi in sculture antropomorfe con simboli di seduzione. Fantasiosi, coloratissimi e senza tempo i costumi di Giovanna Buzzi, capaci di far ben  risaltare i caratteri dei personaggi.
La drammaturgia mozartiana è però soprattutto musicale e, da questo punto di vista, qualche problema è emerso nell’insieme e nella tenuta espressiva per tutto il corso dell’opera. La direzione di Giancarlo De Lorenzo è apparsa  a proprio agio nei cantabili ma parzialmente responsabile di leggere scollature tra orchestra e palcoscenico  non appena la vivacità ritmica richiedeva una certa precisione e incisività. Tra gli interpreti ha spiccato Davinia Rodriguez, una Contessa vocalmente solida e capace di pregevoli sfumature dinamiche ed espressive, mentre il Conte interpretato da Vittorio Prato ha mostrato un bel colore vocale e un buon cantabile. David Hansen nel ruolo di Cherubino si dimostra sicuro nei cantabili e impressionante nel legato; da menzionare  nel ruolo di Marcellina  Elisabetta Farris , soprano dalle qualità vocali adatte alla partitura mozartiana, che ha delineato con eleganza ed ironia il proprio personaggio; divertente la caratterizzazione del doppio personaggio “Basilio/Curzio” da parte di Andrea Giovannini, lo è invece in parte la Barbarina di Vittoria Lai ed il Don Bartolo di Lucio Mauti ;  il resto del cast si è distinto nel colore chiaro e limpido delle voci e in una generale buona dizione. Si è invece sentita la mancanza  di autentici registri gravi e di una proiezione vocale che desse un po’ più di corpo e rilievo ai personaggi. L’orchestra ha superato con buona disinvoltura la prova di una scrittura strumentale raffinata e decisamente avanzata per l’epoca di composizione, specialmente nel virtuosismo degli strumentini; la Corale Canepa, preparata dal M° Luca Sirigu, ha ben figurato nei brevi interventi richiesti dalla partitura. Il pubblico, molto numeroso, ha applaudito tutti al termine dell’opera, mostrando di aver gradito la proposta innovativa. Il prossimo appuntamento è con Il Signor Bruschino, ossia il figlio per azzardo di Gioachino Rossini il 17 e 18 novembre .