Ancona, Teatro delle Muse: “La traviata”

Ancona, Teatro delle Muse, Stagione 2019
LA TRAVIATA”
Opera in tre atti, libretto di Francesco Maria Piave, tratto dalla pièce teatrale “La dame aux camélias” di Alexandre Dumas figlio.
Musica di Giuseppe Verdi
Violetta Valéry FRANCESCA SASSU
Flora Bervoix BEATRICE MEZZANOTTE
Annina ELENA SIZOVA
Alfredo Germont JAY KWON
Giorgio Germont ANGELO VECCIA
Gastone, Visconte di Létorières SAVERIO PUGLIESE
Il barone Douphol GIANNI GIUGA
Il marchese d’Obigny JENISBEK PIYAZOV
Il dottor Grenvil DAVIDE PROCACCINI
Giuseppe ALESSANDRO PUCCI
Un commissionario BRUNO VENANZI
Domestico di Flora GIANLUCA ERCOLI
Orchestra Sinfonica “ G.Rossini”, Coro Lirico Marchigiano “ V.Bellini”
Direttore Andrea Sanguineti
Maestro del coro Davide Dellisanti
Regia Stefania Panighini
Scene Andrea De Micheli
Costumi Veronica Pattuelli
Luci Michele Cimadomo
Nuovo allestimento
Coproduzione Fondazione Teatro delle Muse, Daegu Opera House, Img Artists
Ancona, 20 settembre 2019
Inaugurata la nuova stagione d’opera al teatro delle Muse di Ancona, con un classico della tradizione verdiana: La Traviata.Dopo 11 ani di assenza, ritorna con un nuovo allestimento per la regia di Stefania Panighini, in coproduzione con il Daegu Opera House e IMG artists. Un allestimento di classe, che ben si adatta all’atmosfera parigina dell’opera.La regista ha concepito tutto come un hortus conclusus medievale, che come una metafora sull’esistenza umana, diventa un giardino dello spirito, dove fiorisce e sfiorisce una donna.Ed è proprio sulla forza di questa donna emancipata, così moderna per la Parigi di quegli anni, che questo allestimento punta i riflettori.E la donna è sempre presente in scena : nel primo atto è una bambina, poi è una ragazza, infine è una donna con un figlio. Una lettura registica interessante dal doppio significato, infatti ogni donna potrebbe identificarsi in quelle presenze, che a loro volta rappresentano le coscienze dei protagonisti, come “angeli custodi”. Un contenitore teatrale (le scene sono firmate da Andrea de Micheli) con al centro con, al centro una grande pedana circolare, fulcro degli avvenimenti. Con pochi elementi si creano di volta  in volta gli ambienti che carattarizzano le varie scene e atti. Uno spettacolo ben congeniato anche grazie all’eleganza  dei costumi di Veronica Pattuelli e alle suggestive luci di Michele Cimadomo.Andrea Sanguineti ha diretto con mano sicura, trovando i giusti colori all‘orchestra sinfonica Rossini, che ha eseguito magistralmente i due preludi. Si sono però notate sonorità un po’ fuori controllo in rapporto alle voci, così come la scelta di tempi, a nostro parere, eccessivamente rapidi o troppo lenti. Il Coro lirico marchigiano Vincenzo Bellini, diretto da Davide Dellisanti, ha dimostrato la consueta sicurezza, specialmente nel secondo atto. Francesca Sassu (Violetta) palesa un certo disagio nell’atto primo nel quale  si colto poco il piglio “mondano” del personaggio, con la sua nervosa concitazione. Quando però le è possibile delineare una protagonista sentimentale, allora la Sassu, fondendo un accento patetico con la flessuosità del timbro scuro e la buona linea di canto sa essere espressiva e toccante. Da sottolineare l’elegante e misurata presenza scenica. Jay Kwon (Alfredo) è vocalmente corretto:  la voce sicura (se pur con qualche tensione nel registro acuto) riesce a trasmettere il giovanile ardore del personaggio, se pure in una visione un po’ generica di Alfredo. Angelo Veccia ha dato giusta sapienza e nobiltà a Giorgio Germont. Il baritono ha una tecnica solida, bel fraseggio, un’efficate presenza scenica, che gli permettono di compensare a qualche segno di stanchezza vocale. Beatrice Mezzanotte canta disinvolta, dando la giusta dose di maliziosità a Flora, Elena Sizova è una corretta Annina, Saverio Pugliese un sicuro Gastone e Davide Procaccini un valido Dottor Grenvil.Completavano il cast gli efficaci Gianni Giuga (Barone Douphol), Jenisbek Piyanov (Il Marchese d’Obigny), Alessandro Pucci ( un servo di Violetta), Bruno Venanzi (un commissionario) e Gianluca Ercoli (un domestico di Flora). Il pubblico anconetano ha tributato lunghi applausi a tutto il cast e alla regia. Prossimo appuntamento “La Sonnambula” di Vincenzo Bellini, venerdì 11 e domenica 13 ottobre.