“Senza Trucco!”… Javier Camarena

Italian & English version
Variazioni verbali sull’originale questionario di Marcel Proust. Si racconta  il tenore
Javier Camarena, il cui ultimo lavoro, l’album Contrabandista, è stato pubblicato dalla Decca, sotto l’egida di Cecilia Bartoli.
Si definisca con tre aggettivi…
Felice, perfezionista, amante della vita. (Il “perfezionismo” non rende le cose facili  riguardo la felicità e l’amare la vita… ma ci provo)
Qual è il suo segno zodiacale? Si riconosce nei suoi tratti salienti?
Sono un Ariete. Vediamo… Leggermente ossessionati dalle sfide che ti permettono di crescere, tenaci, capacità di comando, conquistatori in tutti i sensi del termine, carismatici, amabili… Modesti… hahaha Devo dire che mi riconosco in molti di queste caratteristiche.
È superstizioso? E se si, riguardo a cosa? Segue qualche particolare rituale a riguardo?
No, non lo sono… Ma ho un leggero Disturbo Ossessivo – Compulsivo, tipo comprare frutta e verdure (quelle grandi) solo a coppie. Se c’è una confezione da cinque pezzi, comunque non ci faccio caso… Ecco perché dico che si tratta un disturbo leggero.
È una persona spirituale? E se si, in che modo?
Si. Credo che siamo tutti connessi fra di noi, con il mondo che ci circonda e con l’universo. La nostra anima – credo nell’esistenza dell’anima – è parte di una forza più grande che ci governa tutti.
Ha mai invidiato qualcuno? E se si, chi?
Si… Quando avevo 8 o 9 anni. Il figlio dei miei vicini aveva sempre le macchinine “Hot Wheels” più belle.
Che lavoro avrebbe fatto, se non fosse diventato un cantante lirico?
Ci tengo a specificare che non si tratta di ciò che avrei fatto, ma piuttosto di chi SAREI e, per questo, direi: qualcun altro.

La sua famiglia ha influenzato le sue scelte?
Tanto quanto fa sempre la famiglia. Ma naturalmente c’è stato un momento di introspezione, di comunione con me stesso, in cui ho dovuto decidere ciò che volevo fare della mia vita e allora la decisione è stata totalmente personale e la musica è stata la decisione migliore che abbia mai preso.
Qual è il suo ricordo più caro?
I giorni in cui sono nati i miei figli.
Qual è il profumo che associa alla sua infanzia?
L’odore della terra bagnata, quando inizia a piovere
Qual è il momento in cui si è sentito più orgoglioso?
Nel privato, il giornto del mio matrimonio. Professionalmente, recentemente, il successo che ho ottenuto ne “La fille du régiment” di Donizetti al MET e al Covent Garden Londra. Ho dovuto concedere il bis della mia aria in ogni singola rappresentazione in ogni rappresentazione.
Qual è la sua più grande delusione?
L’amicizia tradita.
C’è qualcosa che manca nella sua vita attualmente? E se si, cosa?
Credo fermamente di avere ciò che fino ad ora mi sono meritato. Ho ancora la forza di continuare ad andare avanti, perciò, se c’è qualcosa che mi manca (di certo non riesco a pensare ad una in questo momento), arriverà al momento giusto e solo quando me la sarò guadagnata.
Si emoziona facilmente?
Sono un cantante lirico!!! CERTO che si! hahaha
Che cosa le fa più paura?
La paura stessa. Una volta che le permetti di insinuarsi nel tuo cuore, nella tua mente, nella tua VITA, è davvero complicato liberarsene.
Che cosa considera noioso?
I pettegolezzi.
Che cosa la fa ridere di cuore?
Una battuta giusta al momento giusto.
Crede di più nell’amore o nell’amicizia?
La vera amicizia DEVE basarsi sull’amore più puro e disinteressato e dobbiamo credere in questo tipo di amore per costruire una relazione di amicizia.
Ha un sogno ricorrente?
Ne avevo uno… Un paesino sconosciuto, ma che in qualche modo mi è familiare. E quando sono stressato, faccio incubi su tsunami e andare in scena senza sapere cosa devo cantare.
Quanto conta per lei il denaro?
Tanto quanto lavorare per guadagnarlo; e non così tanto da permettere che determini la mia vita.
In che cosa è più spendaccione?
In viaggi con la mia famiglia.
Colleziona qualcosa? E se si, come ha iniziato questa collezione?
Collezionavo lattine di bevande gassate o di birra, e ne ho raccolte circa 300. Mi piaceva proprio il design di alcune di esse. Adesso non colleziono più nulla.
Quali sono le sue letture preferite?
Quasi ovviamente gli spartiti musicali. Ho sempre molto da studiare! Amo però leggere libri gialli e romanzi polizieschi.
Quale o quali città sente più vicine al suo modo di essere?
Zurigo, Madrid, Barcellona, New York, Guanajuato, Xalapa, Mexico City.
Qual è il suo colore preferito?
Arancione come quello del tramonto.
E il suo fiore preferito?
Hhmm… Non penso di averne uno. Amo però il profumo delle rose, dei gelsomini e della lavanda…
Cantante/i preferito/i?
Fritz Wunderlich.
Qual è il primo disco che ha comprato?
“Canzoni” un album live di un recital di Ramón Vargas e Roberto Negri.
Il film che ha amato di più?
“Ricomincio da Capo”, “Ritorno al Futuro”, “Interstellar” e “Gravity”.
La sua stagione preferita e perché?
L’autunno! Adoro in primis l’ARANCIONE! Haha… e tutte le sfumature del rosso, dell’ocra e dei gialli! È la stagione della transizione. La fine ma anche l’inizio dei cicli.
Com’è il suo rapporto con la tecnologia e qual è il gadget elettronico di cui non può fare a meno?
Adoro!!! Non posso fare a meno è il mio tablet con tutti i miei spartiti musicali. Ha reso la mia vita (soprattutto i bagagli) MOLTO PIÙ facile!
Qual è il suo atteggiamento verso la televisione?
Non la guardo praticamanete più,  ma penso sia un mezzo molto importante.
Com’è il suo rapporto con la politica?
Ho le mie idee, ma non amo parlarne e discuterne.
Ha delle cause che le stanno particolarmente a cuore?
La salute pubblica.
Giorno o notte?
Dipende sempre da cosa sto facendo.
Qual è la situazione che considera più rilassante?
A casa, dopo pranzo, seduto sul divano…vorrei guardare un film…regolarmente mi addormento.
Ci racconti la sua giornata ideale.
In vacanza: sveglia, una bella colazione con la mia famiglia, spiaggia, piscina, cinema, pennichelle, bei pranzi e cene… Puro relax… Quotidianamente, invece: sveglia presto, un po’ di esercizio fisico, sveglio i miei figli, preparo loro la colazione, un bacio prima di andare a scuola, un café, studio, svegliare mia moglie (magari fare l’amore!), colazione insieme, iniziare a preparare il pranzo, vedere i miei figli che tornano a casa, farli pranzare e dopo, quando tornano a scuola,  studio, pranzo con mia moglie, riposino, aiutare i miei figli coi compiti, un film o giocare ai videogame, cenare insieme, dare il bacio della buona notte ai miei figli e stare in piedi a parlare con mia moglie fino a tardi….  La situazione ideale, non crede?
Qual è la colonna sonora della sua vita di tutti i giorni?
“Best day of my life” degli American Authors.
La vacanza o il viaggio che vorrebbe fare?
A Bora Bora… Un giorno…
Come definirebbe il suo rapporto col cibo?
Di amore e odio… hahahaa.
Dieta mediterraneanea, cucina macrobiotica o fast food?
Cibo messicano, spagnolo o giapponese. Punto.
Il suo piatto preferito?
Chirashi sushi, tacos al pastor e rana pescatrice alla Vasco al forno. Dessert vari.
Sa cucinare? Qual è la sua specialità? E qual è il piatto che cucina più spesso?
Adoro cucinare! La mia specialità: Pozole. So cucinare le uova in TUTTI i modi che vuole.
Vino rosso o bianco?
Dipende da cosa mangio. Fra i rossi amo il Merlot, lo Chardonnay fra i bianchi.
Qual è il posto in cui la cucina è la peggiore in assoluto?
Qualsiasi posto in cui ci voglia più di 10 minuti per prendere l’ordinazione. La maggior parte delle volte non assaggio nemmeno il cibo… me ne vado e basta.
La musica è stata una vocazione?
È stata il destino.
Cosa vorrebbe che una persona che non conosce la sua voce ascoltasse?
Vorrei che l’ascoltasse DAL VIVO in un teatro operistico o in una sala concerti.
Il suo album “Contrabandista” rappresenta il suo debutto per la Decca, arricchito dalla presenza, sia vocale che musicologica, di Cecilia Bartoli, evidente nella selezione dei brani così come nell’accurata presentazione, facendone una delle migliori pubblicazioni recenti… Potrebbe raccontarci della creazione di questo album e se, si spera, ci sarà un seguito?
Grazie per l’apprezzamento! Effettivamente, si tratta di un bel lavoro musicologico. Non esistevano delle raccolte di arie scritte da Manuel García. La sua presenza nel mondo culturale e operistico alla fine del XVIII° all’inizio del XIX secolo fu molto importante. Il suo lavoro di impresario, promotore della lirica, maestro di canto e cantante fu talmente notevole da far passare spesso in secondo piano quello di compositore. “Contrabandista” ha due filoni principali: il García compositore e il García interprete, mostrando in questa seconda parte principalmente il lavoro che fece con e per uno dei suoi amici e collaboratori più stretti: Gioacchino Rossini. È stat affascinante scoprire il lavoro e la vita di quest’uomo attraverso la magnificent a e completa biografia scritta da James Radomsky: “Manuel García (1775-1832) Chronicle of the life of a bel canto tenor at the Down of Romanticism”. Questo documento è stato decisivo nella selezione del repertorio incluso nell’album, scelto da me e, come da lei giustamente detto, dalla cara Cecilia Bartoli. Cantare con un’orchestra fedele agli standard dell’epoca come Les Musiciens du Prince, conferisce a questo album un fascino speciale. Il colore e la tessitura armonica che dona al risultato finale sono particolarmente  intimisti. Il lavoro di direzione di Gianluca Capuano è notevole, in quanto esperto di Barocco e Bel Canto. E, infine, ma non per questo secondaria, la partecipazione di Cecilia nel duetto di Armida è assolutamente deliziosa. Sarò per sempre grato a Cecilia per essersi fidata di me in questa prima prova di collaborazione fra la Cecilia Bartoli Music Foundation e la Decca, intitolata: Mentored by Bartoli. Spero che questo sia un buon inizio per molte altre collaborazioni che aprano le porte e diano nuove possibilità a cantanti giovani in futuro. Non credo che continuerò a presentare ancora il repertorio di García, ma sicuramente farò in modo che tutti i miei progetti futuri abbiano questo valore aggiunto di recupero di repertori, per presentarli alle nuove generazioni di ammiratori della lirica.
Come tiene sotto controllo l’evoluzione della sua voce?
Ho una routine di esercizi vocali molto specifica che seguo dall’inizio della mia carriera. Giornalmente, mi aiuta a conoscere le condizioni della mia voce (soprattutto prima di uno spettacolo), e, nel lungo periodo, come la mia voce si sta adattando all’evoluzione del corpo che avviene in me come in qualsiasi essere umano. Questi cambiamenti li percepisci anche durante il costante allenamento vocale. Penso sia  come una qualsiasi attività fisica: ti alleni e il tuo corpo risponde e si modifica di conseguenza (miglioramento  del tono muscolare, ecc.). Cantare è  un’attività molto impegnativa! L’unica cosa è che non vedi quei muscoli e come si modellano, ma attraverso il suono della voce puoi percepire quei cambiamenti.
Se le fosse concesso di scegliere un ruolo da cantare, quale sarebbe?
In questo momento: Werther. Ma non ho in programma di cantarlo prima di… diciamo… 4 anni.
Le piace il successo? Fino a che punto?
È come quando partecipi a una dibattito pubblico su un dato argomento con gente famosa ed esperta. Il pubblico vorrà sempre ascoltare l’opinione dell’esperto famoso. Ma quando cominci a intervenire e dimostri costantemente che la tua opinione è sempre diversa e interessante, il pubblico comincia a seguirti e alla fine vuole sapere cos’hai da dire a riguardo. Per quanto mi riguarda, quando il pubblico vuole ascoltare come intepreto la musica che molti prima di me hanno cantato e trova qualcosa di interessante nella mia interpretazione, è una delle cose che amo di più del successo. Dal desiderio del pubblico di ascoltarmi nascono nuove opportunità lavorative. Lavorare ed essere pagato per fare qualcosa che AMO con tutto me stesso, è già il modo migliore per godersi il successo.
Che cosa fa un’ora prima di salire sul palco?
Sono già in teatro, comincio a riscaldare la voce e, poi  vado al trucco e indosso il costume.
Che cosa non manca mai nel suo camerino?
L’acqua.
Che cosa pensa quando si guarda nello specchio?
“Dio mio, hai fatto davvero un ottimo lavoro!” hahahahaha Sono un Ariete! Cosa si aspettava?? Hahaha… nah, Non è vero… O si?… Nah… beh…
Il suo umore al momento?
Divertito.
Qual è il suo motto?
“Mai smettere di far qualcosa solo perché hai paura. Se smetti, non saprai mai di cosa sei capace.”

Define yourself with three adjectives…
Happy, perfectionist, loving life person. (Being perfectionist doesn’t make the other two easy, but I try)
What is your star sign? Do you recognize yourself in its features?
I’m an Aries. Let’s see… Some obsession with challenges that make you grow, tenacity, leadership, conquerers in every sense of the word, charismatic, lovable… Modest… hahaha I have to say yes, I recognize myself in many of these features.
Are you superstitious? And if yes, about what? Is there any particular ritual related?
No, I’m not… But have some light OCD, like buying fruits and vegetables (big ones) only in pairs. If there’s a package of five pieces, I don’t mind… That’s why I say it’s only kindda OCD.
Are you a spiritual person? And if yes, in what way?
Yes. I believe we’re all connected with everyone and everything on this planet and the universe. Our soul, yes, I believe in soul, is part of a major force that moves us all.
Have you ever envied someone? And if yes, who?
Yes… When I was 8 or 9. My neighbor always had the coolest Hot Wheels.
What would you have done, hadn’t you become an opera singer?
I must say it is not what would I have done, it is more who would I BE and, for that, the answer is: somebody else.
Did your family influence your choices?
As much as anybody’s family do. But of course there was a moment of self introspection, self-communion, when I had to decide what did I wanted to do with my life and then, decisions became totally personal and, music, my best decision ever.
Which is your most cherished memory?
The days my daughter and my son were born.
What’s the smell you associate with your childhood?
You know when rain begins to fall; the wet soil’s smell.
What’s the moment you felt the proudest?
Privately, when I got married. Professionally, not so long ago when I had major successes with Donizetti’s “La fille du régiment” at New York’s Metropolitan Opera House and London’s Royal Opera House; resulting in doing encores of my aria in every single show in both houses.
What’s your greatest disappointment?
Disloyal friendship.
Is there anything missing in your life today? And if yes, what?
I strongly believe that I have what I deserve till now. I still have the strength to keep going forward, so, if there’s anything missing (I certainly cannot think about something right now), it will come at the right time and only when I have worked  hard to get it.
Do you get emotional easily?
I’m an opera singer!!! OF COURSE I do! hahaha.
What are you afraid of the most?
Fear itself. Once you let it into your heart, mind, LIFE; it’s really complicated to throw it out.
What do you find boring?
Gossip.
What makes you laugh heartily?
A good joke at the right time.
Do you believe more in love or friendship?
True friendship MUST be based on the most pure and disinterested love and we have to believe in this kind of love to build a friend’s relationship.
Do you have a recurrent dream?
I had… A village I have never been to but that I know in some way. And whenever I’m under stress, the nightmares are about tsunamis and going on stage without knowing what I have to sing.
How important is money to you?
As important as working for it; and not that much for letting it rule my life.
Which is the item you like spending money on the most?
It is not an item, but traveling with my family.
Do you collect anything? And if yes, how did this collection start?
I used to collect soda or beer cans, I reached around 300. I just liked some of the designs. Now I don’t collect anything.
Which are your favorite readings?
Nowadays my music scores. So much to learn! But normally thrillers and crime novels.
Which city or cities do you relate to the most?
Zürich, Madrid, Barcelona, New York, Guanajuato, Xalapa, Mexico City.
What’s your favorite color?
Sunset orange.
And your favorite flower?
Hmm… I don’t think I have one. I like the smell of roses, jasmin and lavender though…
Your favourite singer(s)?
Fritz Wunderlich.
Which is the first record you ever bought?
“Canzoni” a live recital’s album by Ramón Vargas and Roberto Negri.
The film you love the most?
“Groundhog day”, “Back to the future”, I”nterstellar” and “Gravity”.
Your favorite season and why?
Fall! Cause of ORANGE! Haha, and red, ocres and yellows!! I think it is THE season of transition. Marks the end AND beginning of cycles.
How is your relationship with technology and what is the electronic gadget you can’t do without?
I love it! The electronic gadget I can’t do without is my tablet with all my music scores. It has made my life (in terms of carrying baggage) SO MUCH easier!
How’s your attitude towards TV?
I don’t watch it anymore, but I still think it is a major media.
How is your relationship with politics?
I have my beliefs, but I don’t like to discuss or talk about them that much.
Do you have causes that are very important for you?
Human health.
Day or night?
It will always depend on what I’m doing.
Which is the situation you consider the most relaxing?
Home, after lunch, sitting on my couch, trying to watch a movie and failing, falling asleep.
Tell us your ideal day.
On vacations: wake up, have a nice breakfast with my family, go to the beach, to a swimming pool, to the movies, have naps, nice lunch and dinner… Just relax… On daily basis: wake up early, do some exercise, wake up my kids, make them breakfast, kiss them before they go to school, have a coffee, study, wake up my wife and make love, have breakfast together, begin preparing lunch, see my kids coming back from school, give them lunch, after, when they go back to school, study, have lunch with my wife, take a nap, be with my kids doing homework, watching a movie or playing video games, have dinner together, kiss my kids good night and stay up late talking with my wife. Pretty ideal, don’t you think?
What’s the soundtrack to your everyday life?
“Best day of my life” by American Authors.
The holiday or the trip you’d like to take?
Bora Bora… Someday…
How would you define your relation with food ?
Love and hate relationship… hahahaa.
Mediterranean diet, mocrobiotics or fast food?
Mexican, Spanish or Japanese food. Period.
Your favourite dish?
Chirashi sushi, tacos al pastor and oven monkfish Vasco style. Desserts.
Can you cook? What’s your specialty? And what’s the dish you cook more often?
Yes I can cook and I LOVE IT! My speciality: Pozole. I can cook eggs in EVERY way you ask me.
Red or white wine?
Depends on what I’m eating. But for a red I like Merlot and white Chardonnay.
Which is the place where cooking is the worst ever?
Any place where taking your order takes more than 10 minutes. Most of the times I don’t even try the food… I leave the place.
Was music a vocation?
It was destiny.
What would you want someone who doesn’t know your voice to listen to?
To listen to it LIVE in an opera house or concert hall.
Your album “Contrabandista” represents your recording debut with Decca, blessed by the presence, both vocal and musicological, of Cecilia Bartoli, which is evident in the tracks selection as well as in the accurate presentation, making it one of the latest finest releases… Could you tell us about the making of this album and if, hopefully, there will be a sophomore effort?
Thank you for your comments! It is actually a fine musicological document. There was no recorded collection of arias written by Manuel García. His presence in the cultural and operatic world at the end of the 18th and early in the 19th centuries world wide, was very important. His work as impresario, as opera promoter, vocal teacher and singer were so remarkable that his work as composer is often forgotten. “Contrabandista” has two main branches: García as composer and García as interpreter, showing in this second part mainly the work he did for/with one of his closest friends and collaborators: Gioacchino Rossini. It was fascinating to discover this man’s work and life through the magnificent and complete biography by James Radomsky: “Manuel García (1775-1832) Chronicle of the life of a bel canto tenor at the Down of Romanticism”. This document was so helpful for the selection of the repertoire included in the album, chosen by me and, as you well mentioned, my dear Cecilia Bartoli. Singing with a Period Orchestra as Les Musiciens du Prince, gives this recording a special treat. The color and harmonic texture it brings to the whole final sound is specially velvety and intimate. The conducting work of Gianluca Capuano is remarkable as an expert in Baroque and Bel Canto repertoire. And, last but not least, the participation of Cecilia in Armida’s duet is completely delightful. My whole life I will be thankful to Cecilia for entrusting me this first attempt of collaboration between Cecilia Bartoli Music Foundation and Decca, called: Mentored by Bartoli. I hope this is a good beginning for more collaborations that open doors and possibilities for young singers in the future. I don’t think I’ll keep presenting something about García, but for sure, I’ll try all my future projects have this added value of recovery of repertoire, presenting this to the new generations of opera lovers.

How do you monitor the evolution of your voice?
I have a very specific routine of vocal exercises I’ve been doing my whole career. At a daily basis, it helps me to actually know the condition of my voice (most of all before a show), and in a wider period, how my voice is adapting to the physical changes that as any human being I’m having. These changes also come by being constantly working out the voice itself. It is like any other physical activity, I think. I mean you train, exercise and your body responds and modifies accordingly (gain muscular tone, etc.) Singing is also a high-performance activity! The thing is that you don’t actually see those muscles and how they tone up, but in terms of sound of the voice, you can hear such changes.
If you were granted the chance to choose a role, which one would it be?
Right now: Werther. But I’m not planning to sing it before… let’s say… 4 years.
Do you enjoy success? To which extent?
Well… It is like when you participate in some public debate between famous and expert people on X subject. Public will always want to listen to the famous expert’s opinion. But as you begin to participate and you are constantly giving a different and interesting opinion, the public also begins to follow you and eventually wants to know what you want to say. For me that part, the public wanting to hear my version of the music so many experts have already sung, and finding something new in my interpretation, that’s one of the things I enjoy the most. With this desire from the public of listening to me, comes the possibility of work. Working and being paid for doing something I LOVE with all my heart and soul and totally have fun doing, it is already my best way of enjoying success.
What do you do an hour prior to going on stage?
I’m already at the theater, begin my voice warm up, and accordingly, putting on make-up and my costume.
What’s never missing in your dressing room?
Water.
What do you think of when looking at yourself in the mirror?
“God, you really made an amazing job!” hahahahaha I’m an Aries! What did you expect?? Hahaha nah not true… Or is it?… Nah… well…
Your mood at the moment?
Amused.
What’s your motto?
“Never stop doing anything just because you’re afraid. If you do, you will never know what you are capable of.”
Photo credit: Jonathan Muró, Ken Howard, Marty Sohl
Versione italiana a cura di Paolo Tancredi.