Richard Wagner (1813-1883): “Parsifal” (1882)

Dramma sacro in tre atti su libretto proprio.Prima rappresentazione: Bayreuther, Festspielhaus, 26 luglio 1882.
Il 26 luglio 1882, alla Festspielhaus di Bayreuth, andò in scena la  prima rappresentazione del Parsifal. Richard Wagner è ormai al termine della sua vicenda umana: la molte lo coglierà all’improvviso a Venezia il 13 febbraio 1883, quando non è ancora trascorso un anno dal trionfo della sua ultima opera. Il musicista lesse il Parzival  di Wolfram nelle versioni di San Marte del Simrock a Marienbad, nell’estate 1845. Per il momento la lettura portò alla creazione del Lohengrin che Wagner andava abbozzando appunto in quel periodo; Ma la figura del “tumbe klâre”, del “limpido idiota”, del racconto medievale colpi l’immaginazione del musicista come simbolo e incarnazione di un’innocenza che soltanto dopo anni e anni, dopo vicende e vicende, sarà inserita in un’altra prospettiva, cioè in una visione spirituale. La sostanza concettuale del Parsifal è quella di una purezza raggiunta attraverso la progressiva liberazione dagli egoismi e dalle passioni: una “purificazione” dunque, che nel suo vertice identifica l’uomo con Dio.
Le ultime parole del Parsifal (“Redenzione al Redentore” ) sono in questo senso la chiave di tutta l’opera. Dopo la lettura del poema di Wolfram, Wagner fece passare molti anni. Il 10 aprile 1857, dopo un lungo inverno, il sole illuminò il giardinetto della sua casa di Zurigo. Il compositore, estasiato,  si ricordò che era il Venerdì Santo e gli tornò alla memoria il poema e la figura del “puro folle” . Stese  la bozza del dramma in pochi giorni, ma fino al 1877 il testo poetico non sarà terminato. Dello stesso anno è il primo schizzo della partitura che verrà terminata nell’aprile del 1879; La stesura musicale terminò nel gennaio 1882 e di lì a poco iniziarono le prove per la prima rappresentazione di luglio. Secondo le disposizioni dell’autore, l’opera si sarebbe dovuta rappresentare solo a Bayreuth, ma tale indicazione venne in pratica elusa, e dopo la morte di Wagner si ebbero diverse esecuzioni in altri teatri, specialmente in forma di concerto.
In Italia il Parsifal comparve l’1 gennaio 1914. Tra i tre teatri che si contesero il privilegio della prima esecuzione, la spuntò il Comunale di Bologna, nei confronti del Costanzi di Roma, anticipando di un’ora l’inizio dello spettacolo, mentre la Scala di Milano, per sopraggiunti problemi organizzativi, dovette aspettare altri otto giorni prima di conoscere l’ultimo “messaggio” musicale di Wagne. L’evoluzione spirituale di Wagner, quando il sipario si alza sulla prima scena del Parsifal, è compiuta. Le polemiche violente che si sono accese intorno al suo nome non sono null’altro che l’eco di una rivoluzione estetica e artistica che sconvolgerà dalle fondamente il mondo musicale. Ma Parsifal, testamento filosofico e morale, vale oltretutto in quell’istante come riscatto di una vita avventurosa di uomo in cui non sono mancati peccati e miserie. L’edizione dell’opera che vi proponiamo (sottotitolata in italiano) è di alto valore artistico. Registrata a Bayreuth nel 1990, è affidata alla direzione di uno prodigiosi artisti contemporanei, il compianto Giuseppe Sinopoli. Il “cast” dei cantanti è ottimo: Poul Elming, nella parte del protagonista, Falk Struckmann, Matthias Holle, Hans Sotin, Poul Elming, Ekkehard Wlashiha, Linda Watson, nelle altre parti principali.