Richard Wagner (1813 – 1883): “Lohengrin” (1850)


Opera romantica in tre atti su libretto proprio. Prima rappresentazione: Weimer, Hoftheater, 28 agosto 1850.
Mentre al Teatro Reale di Dresda andava in scena “Tannhäuser”, Wagner terminav la stesura del “Lohengrin” che iniziò a musicare dal maggio 1846. Dramma mitico e onirico per eccellenza; esso sviluppa un’ampiezza melodica mai vista nella precedente produzione wagneriana (si pensi alle parole di Elsa nel terzo atto – “Fühl ich zu dir so süss mein herz entbrennen” – sostenute dagli archi soli in sordina), una scrittura strumentale decisamente ardita (il tema del Graal, il racconto di Elsa)in cui vengono sfruttate zone e situazioni timbriche inusitate ed un uso sistematico del “Leitmotiv” che assurge a vera e propria “dimensione della memoria”. Nel mito del “cigno” rivive l’archetipo della congiunzione dei due sessi, come prova l’emblematica conformazione stessa dell’animale, il collo lungo maschile e il ventre materno. Rivive, insomma, l’amore “…nella sua pienezza umana, sconfitto e distrutto dalla stessa paura di viverlo. Donde l’occulta tristezza che promana dalla musica di quest’opera…” (T.Celli), confermata significativamente dal grido terrrorizzato di Elsa “Il Cigno, il Cigno!” A questo riguardo è singolare che Wagner abbia voluto citare nel primo atto del “Parsifal” il tema del Cigno, proprio quando il “puro folle” uccide un cigno.
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