“Baroque Suite” e “Vivaldi Suite” con il Balletto dell’Opera di Roma

Roma, Teatro dell’Opera – La Nuvola, Roma Convention Center, Stagione 2020-2021
“BAROQUE SUITE”
Coreografia Benjamin Pech, Eleonora Abbagnato
Musica Antonio Vivaldi, Alessandro Marcello
Scene Andrea Miglio
Costumi Laura Biagiotti
Luci Fabrizio Marinelli
 “VIVALDI SUITE”
Coreografia Michele Merola
Musica Antonio Vivaldi
Scene Andrea Miglio
Étoiles, Primi ballerini, Solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma
Roma, 16 e 23 gennaio 2021
Il Teatro dell’Opera di Roma non è rimasto indietro rispetto alla necessità di offrire al proprio pubblico versioni in streaming delle produzioni previste per la stagione in corso. Grazie a iniziative artistiche come questa riusciamo a dare un sapore più dolce e più umano alle giornate di questi tempi strani e indimenticabili (purtroppo).Due appuntamenti, in particolare, ci ricordano che la danza – e l’arte in generale – può arrivare dovunque, toccare chiunque, e la tecnologia serve proprio a questo lavoro di diffusione, che ci mantiene sensibili e pieni di speranza. Già il titolo del doppio appuntamento, “Danza alla Nuvola”, è geniale, perché il Convention Center La Nuvola, simbolo di modernità, è la scena perfetta per accompagnare il corpo di ballo del teatro capitolino; i pezzi scelti, poi, sono brillanti. È bastato un telone per creare l’effetto del cielo e di orizzonte, su cui a volte si proiettavano immagini, altre volte si posava il solo riflesso delle luci; è bastato precisamente per porre in risalto il messaggio coreografico.

Il primo spettacolo, “Baroque Suite”, con musiche di Vivaldi e Alessandro Marcello, era impostato perché l’estetica prevalesse sulla narrazione; i passi e la tecnica erano infatti più importanti del racconto, visto che l’intenzione principale era rispettare i canoni classici della danza: bellezza e semplicità, unite da un tocco di minimalismo. Pura poesia, insomma, accompagnata da costumi di colori tenui e tessuti vaporosi, firmati dalla mano di Anna Biagiotti. La coreografia di Benjamin Pech (ballerino principale dell’Opéra di Parigi) ed Eleonora Abbagnato (direttrice artistica della compagnia di danza dell’Opera di Roma) ha valorizzato la formazione dei ballerini, la loro tecnica e precisione.  Il secondo spettacolo, “Vivaldi Suite”, che sin dal titolo insiste sul protagonismo di questo compositore quale fonte di ispirazione coreografica, è opera di Michele Merola, vincitore dei GD Awards 2016 nella categoria di migliore coreografo italiano (attualmente è direttore artistico della Contemporary Dance Company). Anche qui gli esecutori hanno dimostrato un alto livello interpretativo, tecnico e artistico, un stile personale nella forma di usare il corpo, plasmare con la musica linee, emozioni e passioni. Il lavoro di gruppo riuscito al massimo rivelava una coreografia davvero “sinfonica”, dal crescendo bellissimo: il primo ballerino Claudio Cocino in veste contemporanea e scalzo, creando port des bras che giocavano con le dimensioni e con le dinamiche, ha offerto un piccolo capolavoro; Annalisa Cianci si è poi dimostrata versatile, forte, pulita, attirando tutta l’attenzione dell’abile regia televisiva. C’è da augurarsi che Merola sia soddisfatto del risultato perché l’opera parla da sola, e sarebbe bello se entrasse nel repertorio della compagnia. Un doppio spettacolo con marchio “Made in Italy” allo stato puro, dall’approccio pieno di freschezza, d’intensità e di eleganza.   Foto Yasuko Kageyama © Teatro dell’Opera di Roma