Milano, Teatro alla Scala: Concerto diretto da Carlo Boccadoro

Milano, Teatro alla Scala. Stagione sinfonica
Orchestra del Teatro alla Scala
Direttore Carlo Boccadoro
Niccolò Castiglioni: Concertino per la notte di Natale; Philip Glass: Company; Bruno Maderna: Serenata 2; Mauro Montalbetti: Corpo in controcanto; Carlo Boccadoro: Come polvere o vento; Arvo Pärt: Da pacem Domine; Steve Reich: Runner
Milano, 15 gennaio 2021 in streaming
Il XX e il XXI secolo sono protagonisti del secondo concerto della stagione sinfonica del Teatro alla Scala. A dirigerlo è stato Carlo Boccadoro, figura poliedrica di compositore e di direttore d’orchestra e, soprattutto, grande esperto di questo repertorio che interpreta con regolarità. In questo concerto è stato proposto un ricco programma che Boccadoro ha introdotto, sostituendo di fatto la tradizionale nota di sala, con grande chiarezza e semplicità anche per i non addetti ai lavori, meno avvezzi a questo genere di repertorio. Il direttore italiano accompagna, quindi, il pubblico in una sorta di viaggio nella musica degli ultimi 80 anni circa che 
si apre con il Concertino per la notte di Natale, prima opera in catalogo di Niccolò Castigioni, che, comunque, presenta una scrittura ancora legata alla tradizione, per passare attraverso il minimalismo di Philip Glass e a Serenata 2, lavoro da camera di quel genio della musica del Secondo Dopoguerra che  fu Bruno Maderna, fino a lavori più vicini a noi quali Corpo in controcanto, composto una decina d’anni fa da Mauro Montalbetti; Come polvere o vento dello stesso Boccadoro, che si è ispirato al titolo di un libro di Alda Merini;  Da pacem Domine di Arvo Pärt, compositore che ha scoperto la tecnica tintinnabulare, e Runne di Steve Reich.
Splendida la concertazione di Boccadoro che ha dato vita a vere e proprie edizioni di riferimento di questi lavori estremamente complessi e che pongono, per la loro struttura agogica, enormi difficoltà a livello interpretativo. Nella lettura di questo repertorio che pone anche delle difficoltà a livello di tecnica direttoriale, Boccadoro ha dimostrato uno scrupoloso rispetto delle dinamiche rendendo alla perfezione gli effetti richiesti dai compositori e non mancando di sottolineare il lirismo di alcuni momenti come alcuni passi del lavoro di Maderna. All’interno di questo bellissimo concerto si segnala l’esecuzione di Da pacem Domine di Arvo Pärt la cui intensa spiritualità, nella lettura di Boccadoro tesa alla ricerca di un suono sempre espressivo, finisce per coinvolgere l’ascoltatore.