Orchestra Verdi di Milano: Andrey Boreyko dirige Ljadov e Prokof’ev

Stagione sinfonica 2020-2021
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Andrey Boreyko
Anatolij Konstantinovič Ljadov: Nénie op. 67; Sergej Sergeevič Prokof’ev: Romeo e Giulietta, selezione delle tre suites
Milano, 15 gennaio 2021 – in streaming
Un programma russo ha inaugurato la stagione sinfonica in streaming dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi con due lavori di due compositori russi che sono legati da un fil rouge musicale. Ad aprire il concerto è stato, infatti, il raro e brevissimo Nénie op. 67 composto nel 1910 da Anatoly Lyadov, che, chiamato l’Oblomov dei compositori russi per una certa lentezza nel comporre che dai suoi contemporanei fu interpretata come una forma d’indolenza, fu il maestro di Prokof’ev, del quale è stata proposta una ricca selezione delle tre suites op. 64 bis ter e op. 101, che il compositore aveva tratto dal balletto Romeo Giulietta. Sono stati eseguiti, infatti, non in quest’ordine, Maschere,  Romeo  e Giulietta, Morte di Tibaldo della Prima suiteCapuleti e Montecchi, La giovane Giulietta, Padre Lorenzo, Romeo e Giulietta prima della separazione della Seconda suite e Romeo alla fontana, Danza del mattinoMorte di Giulietta della Terza. Sul podio dell’Orchestra Verdi è salito Andrey Boreyko
 il quale ha dato una lettura non solo attenta alle dinamiche, ma che si è distinta anche per un’ottima scelta dei tempi e delle sonorità e per la ricerca di un bel suono. In particolare nel brano di Lyadov è stato ben messo in rilievo non solo l’intenso lirismo, ma anche il particolare accompagnamento dei tre flauti. Passando al lavoro di Prokof’ev il direttore si è mostrato attento alla resa sia dei particolari effetti come il celebre incipit di Capuleti e Montecchi, sia del lirismo di alcuni dei momenti di questa splendida partitura, sia della leggerezza della Giovane Giulietta sia del carattere scuro e misterioso di Padre Lorenzo.
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n demand, gratuitamente fino al 31 gennaio sul portale dell’orchestra