I Pomeriggi Musicali: Pietari Inkinen dirige Debussy, Saint-Saens e Poulenc

Fondazione I Pomeriggi Musicali di Milano. 76a Stagione Sinfonica
Orchestra dei Pomeriggi Musicali
Direttore Pietari Inkinen
Claude Debussy (1862-1918): Prélude à l’Après-midi d’un faune (versione per orchestra da camera, arr. Paolo Fradiani); Camille Saint-Saëns (1835-1921): Sinfonia n. 2 in la minore op.55; Francis Poulenc (1899-1963): Sinfonietta
Milano, 18 febbraio 2021 – in streaming
Un programma francese, costituito dal Prélude à l’Après-midi d’un faune di Debussy nella versione per orchestra da camera di Paolo Fradiani, dalla Sinfonia n. 2 in la minore op. 55 di Camille Saint-Saëns e dalla Sinfonietta di Francis Poulenc, è stato offerto dall’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano in occasione del concerto di giovedì 18 febbraio. Ad interpretare questo programma di sicuro interesse, in quanto presentava la versione per orchestra da camera del capolavoro di Debussy realizzata da Paolo Frediani il quale, conservando i colori della partitura originaria, è riuscito a darle un carattere più intimistico,
è stato il direttore e violinista finlandese Pietari Inkinen la cui concertazione è apparsa nel complesso discreta. Premesso che l’ascolto in streaming non restituisce le stesse sensazioni di un live in sala influendo, purtroppo, anche sul giudizio, ci si sarebbe attesi in generale maggiore attenzione alla qualità del suono che non sempre è apparso curato.  Bello e caldo è, comunque, risultato quello del famoso tema del Prélude, sicuramente il brano più convincente per quanto attiene all’esecuzione che si è distinta per un buon equilibrio a livello sonoro tra le varie sezioni orchestrali. Non entusiasma, invece, l’esecuzione della Seconda sinfonia di Saint-Saëns la cui concertazione non è andata oltre la correttezza per quanto attiene alla scelta dei tempi e delle sonorità. In realtà nel già poco incisivo ed energico Scherzo, eseguito a un tempo abbastanza lento e con poco smalto, si è avuta l’impressione, nel “Trio” (Un poco meno mosso), di un non perfetto equilibrio tra i legni le cui sonorità sono apparse, nel contesto, eccessive e gli archi. Corretta, invece, la concertazione della Sinfonietta di Poulenc sia per la scelta dei tempi che delle sonorità.