Palermo, Teatro Massimo, Omer Meir Wellber dirige la “Patetica” di Pëtr Il’ič Čajkovskij

Palermo, Teatro Massimo
Orchestra del Teatro Massimo di Palermo

Direttore Omer Meir Wellber
Pëtr Il’ič Čajkovskij Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 “Patetica”
Palermo, 13 marzo 2021 – in streaming
Il concerto di sabato 13 marzo in streaming del Teatro Massimo di Palermo ha regalato un’esecuzione magistrale della Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 “Patetica di Čajkovskij innanzitutto per la splendida concertazione di Omer Meir Wellber il quale, nella lezione registrata all’inizio del video, ha ammesso di dirigere poco questo lavoro perché lo fa stare male. Questa condizione spirituale si è tradotta, nella concertazione del maestro israeliano, in autentica energia positiva che non solo gli ha consentito di accentuare gli aspetti drammatici di questo capolavoro, ma anche di realizzare  perfettamente il messaggio consegnato da Čajkovskij a questo suo testamento spirituale e musicale e consistente nella denuncia, ora rabbiosa, come in alcuni parti del primo movimento, ora ironica come nel “valzer zoppo” del secondo movimento, dell’ipocrita società russa zarista che bandiva gli omosessuali e, quindi, anche il compositore stesso. Passando all’aspetto musicale non si può non notare la cura dei dettagli, dall’espressione con cui sono stati eseguiti i passi dotati di lirismo come
il bellissimo tema dell’Andante del primo movimento o il secondo movimento del primo movimento, dove i timpani, nella sezione centrale ricca di pathos, sono stati veramente l’anima dell’orchestra, alla violenza rabbiosa dell’Allegro vivo sempre del primo movimento. Infine va notato il virtuosismo dell’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo nel difficile terzo movimento, il cui tema staccato degli archi in 12/8 è stato eseguito con brillantezza e leggerezza, mentre la fanfara è stata resa benissimo in tutta la sua ironica pomposità che suona anche questa come una denuncia. Si tratta, in definitiva, di une bella esecuzione veramente coinvolgente che ha il suo punto culminante nell’espressivo e malinconico quarto movimento.