Camerata Tchaikovsky: “Russian Colors”

Alexander Glazunov (1865–1936): Concerto per sax contralto e orfchestra d’archi in mi bemolle maggiore, Op.109 (1934) (Trascrizione per for viola orchestra d’archi di Yuri Zhislin); Anton Arensky (1861–1906): Quartetto n. 2 in la minore, Op.35a (1894)
(Primo e terzo movimento arrangiati per orchestra d’archi da Yuri Zhislin); Pyotr Il’yich Tchaikovsky (1840–1893): Andante cantabile dal Quartetto n.1, Op.11 (1871) (arrangiato per orchestra d’archi da Yuri Zhislin); Alexander Borodin (1833–1887): Nocturne dal Quartetto n. 2 (1881) (arrangiato per orchestra d’archi da Yuri Zhislin); Sergei Rachmaninov (1873–1943): Vocalise, Op.34 (1912) (arrangiato per orchestra d’archi da Yuri Zhislin).
Yuri Zhislin (viola e primo violino). Camerata Tchaikovsky. Registrazione: 28-29 ottobre 2019 presso la St Mark’s Church, St John’s Wood, London. T. Time: 63′ 27″. 1 CD Orchid Classics ORC100136
Russian Colors è il titolo di un’interessante e originale proposta discografica dell’etichetta Orchid Classics di cui è protagonista il violinista e violista Yuri Zhislin con la Camerata Tchaikovsky, compagine che sin dal suo debutto nel 2004 presso la Wigmore Hall si è imposta a livello mondiale per le sue esecuzioni. In questo CD i colori russi di alcuni brani tratti dal grande repertorio della seconda metà dell’Ottocento e della prima metà del Novecento assumono una nuova veste grazie ai nuovi e originalissimi arrangiamenti di Zhislin. Ed ecco che il Concerto per sax contralto e archi in mi bemolle maggiore, Op.109 (1934) di Alexander Glazunov trova un nuovo calore nella trascrizione della parte solistica per la viola che non fa per nulla rimpiangere l’originale versione per sax contralto.
Nel ricco programma del CD figurano, negli arrangiamenti di Zhislin, l’Andante cantabile dal quartetto No.1, Op.11 di Tchaikovsky, l’incantevole Notturno dal Secondo quartetto di Borodin, nel quale spicca il bellissimo tema affidato ai violini e lo struggente Vocalise Op.34 di Rachmaninov. Un discorso a parte merita il Quartetto n. 2 in la minore op. 35a di Anton Arensky, il cui secondo movimento, Variazioni su un tema di Tchaikovsky, tratto dalla quinta delle 16 Canzoni per bambini,  era già stato trascritto per orchestra d’archi dal compositore. In questo caso Zhislin, orchestrando il primo e il terzo movimento, ha solo completato il lavoro di Arensky  mantenendosi fedele alle intenzioni artistiche del compositore. Tutti gli arrangiamenti di Zhislin, comunque, oltre ad aggiungere volume e consistenza, donano, effettivamente, dei nuovi colori a questi brani che peraltro vengono eseguiti dalla Camerata Tchaikovsky in modo estremamente raffinato con ottime scelte dei tempi e delle dinamiche e con una certa attenzione agli episodi lirici che risultano particolarmente espressivi. Infine va segnalata l’ottima prova, come violista, di Zhislin il quale
, grazie ad una cavata veramente espressiva, riesce a trovare un suono caldo e penetrante nel Concerto di Glazunov.