Fermo, Teatro dell’Aquila:”Macbeth”

Fermo, Teatro dell’Aquila- Stagione d’Opera e Balletto 2022-2023MACBETH
Melodramma in quattro atti, Libretto di Francesco Maria Piave e Andre Maffei.
Musica di Giuseppe Verdi
Macbeth GEZIM MYSHKETA
Banco GIANLUCA MARGHERI
Lady Macbeth LIDIA FRIDMAN
Dama di Lady Macbeth MELISSA D’OTTAVI
Macduff MATTEO ROMA
Malcolm GIUSEPPE SETTANNI
Un Domestico / Il Sicario /l’Araldo/ Il medico/ I apparizione WILLIAM CORRÒ
II apparizione FRANCESCO CAMPOLI
III apparizione / Fleanzio GIOVANNI LANZARONE
Mimi:  Mirco Abbruzzetti, Paolo Andrenucci, Gabriele Claretti, Massimiliano Di Giacinto, Egidio Egidi, Fabrizio Pagliaretta, Michel Rimandini, Tomaso Santino
FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana
Coro del Teatro Ventideo Basso di Ascoli Piceno
Direttore Diego Ceretta
Maestro del coro Giovanni Farina
Regia, scene, costumi e luci Pier Luigi Pizzi
Movimenti scenici Isa Traversi
Videodesign Matteo Letizi
Nuovo allestimento della Fondazione Rete Lirica delle Marche
Fermo, 12 novembre 2022
Si alza il sipario per la stagione 2022/2023 della Rete Lirica delle Marche. Titolo inaugurale il verdiano Macbeth in un  nuovissimo allestimento al Teatro dell’Aquila di Fermo che sarà riproposto ad Ascoli Piceno e a Fano. Se il teatro italiano può vantare un nome che sia sinonimo di qualità e di tradizione quello è sicuramente Pier Luigi Pizzi. Una regia che attraverso pochi e suggestivi elementi (il fuoco, il cielo plumbeo,  inquietanti apparizioni, la foresta) racchiude tutto lo spirito oscuro e misterioso dell’opera, grazie a un gioco raffinato di luci,  a suggestive proiezioni video curate da Matteo Letizi. I  toni cupi dei costumi con sprazzi di bianco e di bianco e dal rosso dei due protagonisti sono di grande efficacia teatrale, così com i movimenti scenici di Isa Traversi.
Sul versante musicale, 
Diego Ceretta si conferma come una delle più giovani e interessanti bacchette italiane. Per il suo debutto verdiano alla guida della Filarmonica Marchigiana ha dimostrato una sicurezza ed una screpulosa attenzione per la partitura. Una concertazione vibrante, tesa, energica, capace di scavare nella forza drammatica e nelle tinte scure della partitura. Si è notato qualche momento di scollamento, in particolare con il Coro del Teatro Ventidio Basso,  (diretto dal maestro Giovanni Farina) in particolare nelle scene delle streghe e dei sicaru. Ha però eseguito un pregevole e toccante “Patria oppressa” al quarto atto. Il cast vocale ha  Gezim Myshketa ha delineato un Macbeth tormentato e vigoroso e scenicamente convincente. Voce baritonale potente e omogenea, attenta anche a raffinate mezzevoci. Ha cantato l’aria “Pietà , rispetto, amore”  con intensità e sicurezza nei fiati. Lidia Fridman (Lady) è stata un’accattivante protagonista femminile. Ha affrontato l’impervia vocalità con voce ampia, sicurezza e completezza scenica per tutta l’opera fino all’impegnativa scena del sonnambulismo  interpretata con trasporto e sicurezza. Valido anche il Banco di Gianluca Margheri. Accanto a una presenza scenica magnetica, ha messo in luce una bella voce brunita che ha pienamente valoizzato nell’aria a “Come dal ciel precipita”. Ci è parso un po’ “leggero” il Macduff di Matteo Roma, ma non per questo  in grado di dare lustro all’aria  “Ah la paterna mano” affrontata con  il giusto pathos con un dolente lirismo. Accanto a un po’ debole  Malcom di Giuseppe Settanni, si sono mostrati validi gli altri interpreti: da Melissa D’Ottavi (Dama di Lady), William Corrò (Medico, un domestico, il sicario, l’araldo e la prima apparizione), Francesco Campoli (prima apparizione) e Giovanni Lanzarone (seconda apparizione). Teatro esaurito e applausi copiosi per tutti gli interpreti. Autentiche ovazioni per Pier Luigi Pizzi. La lirica torneà a Fermo a febbraio: giovedì  9 (anteprima giovani) e sabato 11  con “La Traviata” di Giuseppe Verdi.