Le cantate di Johann Sebastian Bach: seconda domenica dopo l’Epifania

La liturgia della seconda domenica dopo l’Epifania racconta del miracolo di Gesù alle nozze di Cana. A narrare questo episodio è Giovanni (cap. 2 versetti 1-11) Di questa celebre pagine evangelica si deve sottolineare la forte carica simbolica di cui essa è permeata, evidenziata dalla conclusione dell’Evangelista:Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. ” (vers.11). I segni di cui parla Giovanni sono i miracoli, ma il gesto che trasforma l’acqua in vino, allude simbolicamente anche alla trasformazione della legge antica in quella nuova: L’antica è simboleggiata dall’acqua che gli antichi ebrei usavano per le abluzioni rituali, la nuova legge è rappresentata invece dal nuovo, il vino,  simbolo  dell’eccellenza e dell’intervento messianico. Gli autori dei testi delle cantate che Bach ci ha lasciato per questa festa (complessivamente tre) non hanno voluto però cogliere, se non vagamente, riferimenti all’episodio evangelico. Il più evidente è proprio nella prima di queste cantate, Mein Gott, wie lang, ach lange? BWV 155 eseguita per la prima volta a Weimar il 19 gennaio 1716. L ‘autore del testo, Solomo Franck, nei due recitativi della partitura (nr. 1 e 3)ricorre alla locuzione “Der Freuden Wein gebricht” (non c’è più il vino della gioia), chiara trasposizione dell’intervento di Maria “Non hanno più vino”, che porterà al  miracolo di Gesù. Questo recitativo è risolto da Bach nello stile di un “lamento” ma,  in corrispondenza di quelle parole, con un prestigioso passo virtuosistico, si descrive l’ebbrezza dell’espressione poetica in una mirabile corrispondenza musicale, aderente allo spirito stesso del lamento. Punto centrale della partitura il  prosegue poi con un’aria-duetto tripartita (Nr. 2″ Devi credere, devi sperare,
devi affidarti a Dio!”) tra contralto e tenore, un piccolo gioiello musicale che vede protagonista il fagotto, impegnato per  la prima volta in Bach a “cantare” con le voci, a competere con loro in agilità e destrezza con brillanti interventi, volatine, trilli e arpeggi che penetrano nel tessuto connettivo del brano. Di certe un brano destinato a un abilissimo strumentista, che sia in grado di svolgere senza rompere il ritmo interno del discorso.  Segue un recitativo del basso (Nr.3 – “Oh anima, stai serena!”) che contiene il secondo riferimento al vino (“… prima che al posto delle amare lacrime ti riconsegni il vino del conforto e della gioia..”) e si sviluppa in ariosi . La seconda aria, affidata alla voce di soprano (“Gettati, mio cuore, gettati”),bipartita, ha un ritmo puntato. Il Corale conclusivo:” Quando appare un contrasto con la sua volontà, non temere” sulla dodicesima strofa del Corale “Es ist das Heil uns kommen” (Ci è giunta la salvezza) di Paul  Speratus (1489-1551)

Nr.1 – Recitativo (Soprano)
Mio Dio, fino a quando, ah, fino a quando?
Troppo grande è la mia angoscia,
non vedo la fine
alle pene ed alle preoccupazioni!
Il tuo dolce sguardo di misericordia
è coperto dal buio e dalle nuvole,
la tua mano amorevole, ah!, si è tutta ritirata,
cerco disperatamente conforto.
Vedo ora, afflizione quotidiana di questo miserabile,
che la misura delle mie lacrime è sempre colma,
che non c’è più il vino della gioia,
tutta la mia fiducia si è prosciugata.
Nr.2 -Aria/Duetto (Contralto, Tenore)
Devi credere, devi sperare,
devi affidarti a Dio!
Gesù conosce il momento giusto
per farti gioire del suo aiuto.
Quando i tempi difficili passeranno,
tutto il suo cuore sarà aperto per te.
Nr.3 – Recitativo (Basso)
Oh anima, stai serena!
Se dovesse apparire ai tuoi occhi
che il tuo amico più caro
si sia allontanato totalmente da te,
se è da poco che ti ha lasciato,
cuore, credi fermamente
che sarà solo un momento,
prima che al posto delle amare lacrime
ti riconsegni il vino del conforto e della gioia
e il miele al posto dell’amarezza!
Ah! Non pensare
che lui si diverta a farti soffrire,
con il dolore mette solo alla prova il tuo amore,
fa piangere il tuo cuore nelle ore buie
così che la luce della sua grazia
possa splendere su di te ancora più viva;
ciò che ti piace di più,
alla fine
lo ha riservato per il tuo conforto;
oh cuore, lascia che sia lui a governare tutto!
Nr.4 – Aria (Soprano)
Gettati, mio cuore, gettati
nelle braccia amorevoli dell’Altissimo,
affinché abbia misericordia di te.
Deponi il giogo delle tue inquietudini
e tutto ciò che ti ha oppresso finora
sulle spalle della sua grazia.
Nr.5 – Corale
Quando appare un contrasto con la sua volontà,

non temere,
laddove egli è di più al tuo fianco
non rivela la sua presenza.
Resta saldo nella sua Parola,
e anche se il tuo cuore dice solo “No”,
non abbandonarti allo sconforto.
Traduzione Emanuele Antonacci