Le Cantate di Johann Sebastian Bach: “Schweigt stille, plaudert nicht” BWV 211 (Cantata del caffè)

Cantata profana su testo di Christian Friedrich Henrici (Picander). Prima esecuzione: Lipsia, probabilmente alla Casa del Caffè Zimmermann’ tra il 1734 e il 1735.
La storia narra  i tentativi di Schlendrian (basso) di frenare l’amore della figlia Lieschen (soprano) per il caffè. La minaccia di ritirarle i privilegi, ai quali lei rinuncia volentieri a favore del caffè, poi Schlendrian alza la posta in gioco e le dice che non troverà mai un marito se non rinuncia alla sua dipendenza. Lei sembra cedere, ma il narratore (tenore) ci dice che ogni suo pretendente dovrà promettere a Lieschen di permetterle di bere la sua bevanda preferita. La vivace Lieschen riesce  così a superare il padre, che è un po’ lento di comprendonio, e il terzetto finale afferma che alcune menti non potranno mai essere cambiate. Certamente non è politicamente corretto al giorno d’oggi (a meno che non si identifichi il caffè con cose più potenti!) ma, come è stato affermato più volte, è questa più vicina incursione di Bach nell’opera.
Vista la maestria con cui crea musicalmente i personaggi, viene da chiedersi cosa sarebbe successo se Bach si fosse addentrato maggiormente in questo campo!
L’opera si apre con un recitativo del narratore che introduce Schlendrian e Lieschen e la prima aria (Nr.2), tratteggia brillantemente tutta la pedante severità di  Schlendrian che si lamenta della disobbedienza della figlia. Segue la pagina più famosa della partitura, l’aria  Lieschen (Nr.4): “Mm, com’è dolce l’odore del caffè”, accompagnata da uno straordinario flauto concertante. Sicuramente una tra le più belle arie bachiane. Seguono altre minacce e l’aria successiva di Schlendrian (Nr.6) lo mostra più fiducioso nella sua capacità di conquistare la figlia di quanto gli eventi successivi suggeriscano. La seconda aria di Lieschen, ancora una volta bellissima, in un cullante e rassicurante movimenti di danza la mostra apparentemente sottomessa al pensiero del matrimonio, ma il recitativo finale svela il gioco della ragazza. Il terzetto finale vuole aggiungere un pizzico di moralità alla Cantata, in contrasto con  un brillante accompagnamento orchestrale che vede nuovamente protagonista il flauto concertante.
1 Ottobre – Giornata internazionale del caffè