Giovanni Battista Casali: Confitebor tibi, Domine; Comedetis carnes; Adiuva nos, Deus; Improperium expectavit*; Tantum ergo; Christum regem adoremus; Ad te levavi; Ave Maria a4; Exaltabo te; Hodie nobis de caelo; Quem vidistis pastores; Constitues eos; Ave Maria a8; Justus ut palma; Scapulis suis; Caro mea, vere est cibus; Haec dies; Memoriam fecit (Confitebor in D); Gloria Patri (Confitebor in D). Costanzi Consort. Peter Leech (direttore). Registrazione: 17-18 e 24-25 settembre 2022 presso All Saints’ Church, Weston-super-Mare, Somerset. T. Time: 54′ 30″ 1CD TOCC 0429
Sono piuttosto scarse le notizie riguardanti la vita di Giovanni Battista Casali di cui si sa che nacque a Roma intorno al 1715 e che, secondo quanto affermato da Howard Brofsky, avrebbe studiato con Giovanni Battista Martini, dal momento che il compositore aveva superato l’esame di ammissione presso la prestigiosa Accademia Filarmonica di Bologna nel 1740. Divenuto nello stesso anno coadiutore di Girolamo Chiti in San Giovanni in Laterano, Casali, per decenni, lavorò come clavicembalista, organista e direttore musicale in più di 20 chiese. A Roma fu sicuramente membro dell’Accademia di Santa Cecilia, qualifica indispensabile per chiunque volesse svolgere la professione del musicista nella città dei Papi, come del resto stabilito da un decreto del 1716 di Papa Clemente XI, ma dovette subire una cocente delusione quando nel 1749 i canonici di San Pietro, dovendo nominare un coadiutore per il vecchio e malato Bencini, gli preferirono Jommelliì, noto autore di opere, in polemica con i cardinali Annibale Albani e Domenico Passionei che avevano bocciato la loro prima scelta che era ricaduta su Casali.
Non ebbe miglior sorte, quando nel 1754 si candidò per sostituire Jommelli che aveva comunicato ai canonici la sua intenzione di lasciare la Cappella Giulia, in quanto gli fu preferito Costanzi, nonostante il parere a lui favorevole del cardinale Neri Corsini, arciprete in San Giovanni in Laterano. Casali riuscì, allora, a conquistare, grazie anche a una lettera di sostegno di Papa Benedetto XIV, il posto lasciato libero da Costanzi alla Chiesa Nuova e nel frattempo, alla morte di Chiti, avvenuta nel 1759, gli successe nella stessa carica in San Giovanni in Laterano. Mantenne questi due incarichi, insieme a un terzo, sempre di maestro di Cappella presso la Chiesa di Sant’Antonio dei Portoghesi ottenuto nel 1778, fino alla morte che lo colse il 6 luglio 1792. Si sa anche che fu autore di opere teatrali delle quali si conoscono i titoli (La Zoe, Candaspe e La costanza vincitrice), ma non le partiture che non ci sono state tramandate. La sua produzione più importante resta, quindi, quella sacra, della quale, in questa proposta discografica della Toccata Classics, è proposta una ricca e varia antologia sia dal punto di vista stilistico sia dal quello delle formazioni musicali, in quanto si va, infatti, da brani per coro a cappella, ad altri per voce solista, come il Tantum ergo, e organo. Nei brani corali si nota la grande perizia contrappuntistica di Casali, che, comunque, in tutti questi lavori mostra una grande capacità nello scrivere una musica che descriva perfettamente i sentimenti espressi nel testo. Si va, quindi, dal solare Confitebor tibi, Domine al carattere scuro di pagine come il Comedetis carnes. Ottima l’esecuzione da parte del Costanzi Consort, diretto da Peter Leech. Gli artisti mostrano, infatti, una solida professionalità e un grande senso dello stile dando vita ad un’incisione di un certo interesse che ha il merito di tirare fuori dall’oblio una produzione che, altrimenti, sarebbe rimasta negli archivi.