Gregor Aichinger (1564/65 – 1628): “Virginalia” (1607)

Gregor Aichinger (1564/65 – 1628): Virginalia (1607). Concentus Vocum. Riccardo Quadri (organo). Michelangelo Gabbrielli (direttore). Registrazione presso la Chiesa al lago dei SS. Giordano ed Epimaco Blevio (Co). T. Time: 53′ 59″. 1 CD Tactus TC 560101

Compositore bavarese, oggi del tutto dimenticato, Gregor Aichinger ebbe un legame profondo con l’Italia e naturalmente con la musica italiana, tanto che può essere considerato un vero e proprio collegamento tra la cultura musicale tedesca e quella del Bel Paese. Nato a Regensburg nel 1564 o nel 1565, Aichinger, grazie alla munificenza dei Fugger, la ricca famiglia di banchieri tedesca, che il compositore aveva avuto modo di conoscere grazie all’amicizia con Jakob II Fugger, suo coetaneo, svolse, infatti, un lungo apprendistato in Italia e, in particolar modo, a Venezia, dove studiò, anche se per breve tempo, con Andrea, che lo apprezzò a tal punto da rivolgersi a lui con l’espressione “caro mio Aichinger, allievo virtuoso & honorato”, e Giovanni Gabrieli, a Siena, alla cui università risulta iscritto nel 1586, e a Roma dove rimase fino agli inizi dell’estate del 1588, e dove avrebbe fatto ritorno dieci anni dopo per un secondo soggiorno italiano. Molto probabilmente fu, in questa occasione, a Roma che prese la decisione di diventare sacerdote, anche se non si conosce con precisione la data dell’ordinazione.

In Germania, dove fece ritorno quasi sicuramente prima del 1603, dal capitolo della cattedrale di Augsburg gli fu concesso il beneficio ecclesiastico delle rendite della chiesa cittadina di S. Maria insieme all’incarico di vicarius choriProtagonista di questa proposta discografica dell’etichetta Tactus è la raccolta Virginalia: Laudes æternæ Virginis Mariæ, Magnæ Dei Matris complexa, et quinis vocibus modulata a R. D. Gregorio Aichinger, edita nel 1607, ma, composta molto probabilmente, secondo quanto ipotizzato da Michelangelo Gabbrielli nelle note del Booklet, durante il suo secondo soggiorno romano. Composti su testi del famoso editore Simone Verovio, i Virginalia sono dei lavori di carattere modale, che, dal punto di vista formale, sono assimilabili alla canzonetta sacra e profana, anche se in esse è possibile trovare una mescolanza di varie forme dalla lauda filippina al mottetto e al madrigale spirituale.

In questi brani si vede, grazie anche all’inserimento di passi dialogici e di altri solistici con accompagnamento, una perfetta adesione della musica al testo del quale esprime con grande forza il contenuto, anche a attraverso una scrittura polifonica che non è mai fine a se stessa, ma è sempre funzionale all’espressione del sentimento religioso. In questo CD i brani sono intercalati,
quasi a marcare il ruolo di ponte svolto da Aichinger tra la tradizione italiana e quella tedesca, da esecuzioni all’organo di Toccate e Ricercari di Andrea e Giovanni Gabrieli. Questi brani strumentali sono molto ben eseguiti, anche con grande senso dello stile da Riccardo Quadri, come del resto splendida è anche l’interpretazione dei brani di Aichinger da parte dell’ensemble corale Concentus Vocum, ben diretta da Michelangelo Gabbrielli che fa ben risaltare la polifonia di alcune parti e, in generale, il contenuto espressivo di questi lavori.