Nella precedente Cantata dedicata alla prima domenica di Avvento (Cantata BWV 62) si menzionava un personaggio simbolico, quello della “Figlia di Sion” che figura anche nelle due grandi Passioni di Bach (Giovanni e Matteo), ma il nome di Sion compare anche in altri luoghi del repertorio bachiano, ad esempio nelle Cantate BWV 119 e 120, scritte in occasione dei servizio liturgico che si celebrava all’atto dell’Investitura del Consiglio Municipale di Lipsia, cerimonia che aveva luogo sempre nel lunedì successivo al giorno di San Bartolomeo (il 24 agosto). Il fatto è comprensibile se si tiene presente il rapporto ideale che la cultura dell’epoca vuole cogliere tra la città di Lipsia e quella di Gerusalemme. Sion è in origine il nome della cittadella dei Gebusei, conquistata da Davide e poi identificata con la città del Profeta, ma Sion è soprattutto il nome del monte che negli scritti profetici è la sede del Signore, il quale da quella sede governerà le nazioni e giudicherà gli uomini. È appunto a questo significato che si richiama il testo iniziale della terza e, a nostra conoscenza, ultima Cantata scritta da Bach per la prima Domenica di Avvento Schwingt freudig euch empor BWV 36 . Il primo verso recita: “Elevatevi con gioia alle stelle supreme, voi lingue che ora esultate in Sion!”. La partitura è frutto di un laborioso processo lavorativo, frutto di cinque stesure, 3 profane e 2 sacre, cosa che non ha riscontro nella produzione bachiana. La matrice originale è una Cantata di auguri del 1725 poi ripresa nel 1726 e nel 1735 in differenti circostanze e su altri testi, per trovare la destinazione sacra nella prima domenica di Avvento, della quale esistono 2 differenti versioni, entrambe prive di recitativi, la prima delle quali risalente agli anni tra il 1726 e il 1730, la seconda al 1731 (eseguita a Lipsia il 2 dicembre 1731). Quest’ultima è composta di 8 numeri, 3 in più della precedente versione ed è divisa, cosa abbastanza rara, in 2 parti concepite come pannelli simmetrici di un dittico. I 3 brani nuovi utilizzano 3 strofe dell’Inno di Lutero “Nun kom der Heiden Heiland” che già abbiamo trattato. L’innesto di queste strofe può essere interpretato come il frutto di un ripensamento nei confronti del testo che era stato proposto al canto, probabilmente da Christian Friedrich Henrici che è l’autore dei testi delle 3 cantate profane utilizzanti la medesima musica e il ricorso di un unico Inno potrebbe provare che dovette trattarsi di un espediente per evitare di dover scrivere i recitativi mancanti nella prima versione della partitura. Non a caso i brani inseriti sono l’espressione di una sensibilità diversa rispetto a quella ravvisabile nelle pagine della prima stesura, chiaramente gioiose, proprie di una Cantata di Auguri e colgono il momento mistico e più intensamente devozionale.
Parte prima
Nr.1 – Coro
Elevatevi con gioia alle stelle supreme,
voi lingue che ora esultate in Sion!
Attente! Il vostro suono non vada lontano,
il Signore della gloria si avvicina.
Nr.2 – Corale / Duetto (Soprano, Contralto)
Vieni ora, salvatore dei pagani,
conosciuto come figlio della Vergine,
per il quale tutto il mondo si stupisce
che Dio gli abbia destinato tale nascita.
Nr.3 – Aria (Tenore)
L’amore attira a sé dolcemente
e gradualmente il suo amato.
Come una sposa è incantata
alla vista del suo sposo,
così il cuore segue Gesù.
Nr.4 – Corale
Suonate le corde a Cytera
e fate risuonare la dolce
musica ricca di gioia,
affinchè io possa camminare con amore
fedele affianco al piccolo Gesù,
il mio meraviglioso sposo!
Cantate,
danzate,
gioite, esultate, ringraziate il Signore!
Grande è il re della gloria.
Seconda parte
Nr.5 – Aria (Basso)
Benvenuto, tesoro prezioso!
Amore e fede preparano un posto
per te nel mio cuore puro,
vieni ad abitare in me!
Nr.6 – Corale (Tenore)
Tu che sei come il Padre,
conducici alla vittoria sulla carne,
la tua eterna forza divina
allontani le debolezze della carne.
Nr.7 – Aria (Soprano)
Anche con debole, flebile voce
la maestà di Dio sia onorata.
Poiché un solo suono dello spirito
diventa per lui un potente grido
che può ascoltare anche in cielo.
Nr.8 – Corale
Sia lode a Dio, il Padre,
sia lode a Dio, il suo unico figlio,
sia lode a Dio, lo Spirito Santo,
sempre e per l’eternità!
Traduzione Emanuele Antonacci