Roma, Fondazione Torlonia: “Ancient Roman Sculpture from the Torlonia Collection”

Roma, Fondazione Torlonia
ANCIENT ROMAN SCULPTURE FROM THE TORLONIA COLLECTION
Nel labirinto delle iniziative culturali che segnano l’agenda del 2025, spicca un nome come una costellazione guida: la Fondazione Torlonia.
Con un programma che abbraccia tradizione e innovazione, l’istituzione si prepara a un anno di straordinaria rilevanza, orchestrando un viaggio che dal cuore di Roma si dipana fino agli Stati Uniti, passando per le vette culturali di Milano e Parigi. Il sipario su questo nuovo capitolo si alza con l’eco trionfale della mostra al Museo del Louvre di Parigi, che con oltre 613.000 visitatori al 30 novembre 2024 si è guadagnata una proroga fino al gennaio 2025. Questo straordinario successo non è che un preludio: l’ambizioso tour internazionale della Collezione Torlonia, destinato a debuttare in Nord America, rappresenta un evento epocale. Milano, che aveva già accolto una precedente tappa della Collezione, e Roma, cuore pulsante di quest’eredità, cedono ora il passo a nuove frontiere. La visione del Principe Alessandro Torlonia, fautore di questa missione culturale, si traduce in un’azione globale che celebra il valore universale dell’arte classica. Il contributo di Bvlgari è cruciale: il sostegno offerto dall’iconico marchio permette alla Fondazione di proseguire nel suo impegno per il restauro, lo studio e la catalogazione delle opere nei Laboratori Torlonia. Questi luoghi, veri e propri atelier della conservazione, rappresentano non solo un baluardo contro il trascorrere del tempo, ma anche un laboratorio intellettuale, aperto agli studiosi per la prima volta, in un gesto che testimonia un autentico spirito di condivisione del sapere. Tra le stelle del calendario 2025 brilla Myth and Marble: Ancient Roman Sculpture from the Torlonia Collection, una mostra itinerante che prenderà vita in prestigiose istituzioni come l’Art Institute of Chicago e il Kimbell Art Museum di Fort Worth, per poi approdare al Montreal Museum of Fine Arts. Curata da Lisa Ayla Çakmak e Katherine A. Raff, questa esposizione offrirà al pubblico nordamericano un affaccio privilegiato sulla più importante collezione privata di sculture romane antiche, un’esperienza immersiva che celebra il connubio tra arte e storia. Le circa 60 opere in mostra, tra cui busti, rilievi e monumentali figure mitologiche, rappresentano un arco temporale che si estende dal V secolo a.C. al II secolo d.C., con un focus sull’Età Imperiale. Questi capolavori, restaurati con dedizione e meticolosità, raccontano non solo la grandezza dell’antica Roma, ma anche l’impegno della Fondazione nel preservare e valorizzare questa eredità per le generazioni future. «Il linguaggio dell’arte classica è universale, capace di dialogare con ogni epoca», osserva Carlotta Loverini Botta, Direttrice della Fondazione Torlonia. Questa filosofia ispira l’apertura dei Laboratori Torlonia, che nel 2025 vedranno il completamento del restauro di ulteriori 27 opere, in aggiunta alle oltre 150 già recuperate negli anni precedenti. L’intento è chiaro: creare un ponte tra passato e presente, rendendo fruibile un patrimonio che non è solo memoria storica, ma anche fonte di ispirazione. La scena romana non resta però priva di protagonismo. L’Antiquarium di Villa Albani Torlonia, inaugurato nella primavera del 2024, si prepara ad accogliere una nuova mostra dedicata ai marmi colorati. Curata dal professor Carlo Gasparri, l’esposizione esplorerà l’uso di questi materiali preziosi dall’età repubblicana a quella tardo-antica, evidenziandone il ruolo nella decorazione di edifici e residenze. Colonne, rilievi ed elementi d’arredo raccontano una storia di gusto e maestria, collegando epoche diverse attraverso il filo conduttore dell’arte. Un altro capitolo affascinante del 2025 è rappresentato dalla pubblicazione dei Taccuini di Carlo Marchionni, una testimonianza preziosa che getta luce sul processo creativo dell’architetto di Villa Albani Torlonia. Questi appunti, arricchiti dagli studi della compianta professoressa Elisa Debenedetti, restituiscono non solo uno spaccato della vita artistica del Settecento, ma anche un’emozionante finestra sulle relazioni e le scelte che hanno plasmato uno dei più straordinari complessi architettonici dell’epoca. La Fondazione Torlonia riafferma così la sua vocazione a diffondere cultura e bellezza come valori universali. La nomina di Carlo Gasparri a coordinatore scientifico, affiancato da un comitato presieduto da Salvatore Settis e composto da Gabriele Galateri di Genola, Filippo Modulo, Carlo Ratti e Xavier Francesco Salomon, sottolinea ulteriormente l’impegno della Fondazione nel perseguire l’eccellenza accademica. Concludendo, il 2025 si configura come un anno di svolta per la Fondazione Torlonia, un viaggio che, partendo da Milano e Roma, tocca Parigi e raggiunge le coste nordamericane. Questo mosaico di iniziative rappresenta non solo un tributo all’arte classica, ma anche una celebrazione del suo potere di attraversare i confini del tempo e dello spazio, dialogando con un mondo in continua evoluzione.