Roma, Nuovo Teatro Ateneo
“THE BODY IN REVOLT. A GLIMPSE IN THE CREATIVE WORK OF EMIO GRECO”
Giovedì 19 dicembre alle ore 21 al Nuovo Teatro Ateneo si terrà una lezione aperta con Emio Greco e Pieter C. Scholten, i direttori artistici di ICK Dans Amsterdam, una piattaforma per la danza contemporanea che si avvale del contributo dei migliori coreografi internazionali e di promettenti nuovi creatori. Durante l’evento a cura del Professore Ordinario di Storia della Danza dell’Università La Sapienza Vito Di Bernardi, i due artisti condurranno un’esplorazione del corpo attraverso il sistema Double Skin/Double Mind e l’analisi di alcune voci dei Pre-Choreographic Elements, che porteranno a rivisitare il loro repertorio. Da oltre 25 anni Greco e Scholten lavorano su un nuovo linguaggio di danza e un nuovo approccio al corpo, i cui principi guida sono il “corpo in rivolta” e la triade “spettacolo, corpo e miracolo”. Nel 2021 hanno ricevuto il Golden Swan, conferito dal ministro van Engelshoven, in riconoscimento del loro grande contributo alla danza olandese. In realtà, tuttavia, ICK è nato da uno scontro. Nel 1995, i due si sono incontrati in uno studio di danza ad Amsterdam. C’erano grandi differenze tra l’italiano e l’olandese, il ballerino e il direttore, il protestante e il comunista. Anche differenze di opinione su cosa sia e cosa potrebbe essere la danza. Ma c’era anche un forte sentimento comune. Entrambi stavano sperimentato una lacuna nel panorama della danza dell’epoca. Oltre al corpo virtuoso da una parte e al corpo concettuale dall’altra, mancava il corpo intuitivo, ovvero un corpo naturalmente capace di generare significati dall’interno. Greco e Scholten hanno sentito la necessità di sviluppare un nuovo vocabolario di danza in cui ci fosse spazio per la vulnerabilità e gli impulsi del corpo. Nel 1996 Greco e Scholten hanno dunque scritto il loro manifesto artistico, gettando le basi per un vocabolario di danza che risalisse alle necessità interiori del corpo danzante. Esso deriva da una consapevolezza del tempo e dello spazio, immagazzinata nella memoria del corpo. Tale manifesto è diventato la base per la fondazione di ICK nel 2009. La compagnia è tuttora in continua evoluzione ed a volte controcorrente. Con un dipartimento di ricerca e formazione, l’International Choreographic Arts Centre, ICK è molto più di un semplice collettivo danzante. Qui ci si interroga su di un corpo innovativo e sociale, sensibile ai cambiamenti sociali come la globalizzazione, la digitalizzazione e la frammentazione. ICK usa il corpo come una finestra sul mondo. Attraverso il tema del Corpo in Rivolta, i coreografi, i danzatori e i ricercatori collegati a ICK creano nuove connessioni tra loro, con se stessi (il proprio corpo) e con la società (altri corpi). Greco e Scholten hanno chiarito i tre fattori sono necessari per ICK in una performance. Il primo è lo Spettacolo, ovvero il tumulto e il disturbo. È la crepa nella tela, l’inclinazione alla performance, la ribellione, lo stimolo per il cervello. Il secondo è il Corpo, ovvero il quadro di riferimento per dare un senso alla danza. È il termine generico per un’indagine artistica su tutti i possibili significati che un corpo può avere. Infine il Miracolo, ovvero ciò che non può essere afferrato, la rivelazione, il mistico, la bellezza pura. Double Skin/Double Mind (DS/DM) è il metodo di danza utilizzato da Emio Greco e Pieter C. Scholten per scoprire la logica e il linguaggio del corpo attraverso i principi di base di Respirazione, Salto, Espansione e Riduzione. Tale metodo è adoperato dai due artisti sia per preparare il corpo alla danza alimentandolo grazie al pensiero e all’immaginazione, sia per modellare il materiale coreografico con cui realizzano tutte le loro performances. Esso costituisce dunque la base dell’improvvisazione coreografica e si situa in un campo aperto di intervento e manipolazione, dove non si inseguono regole fisse. Attraverso il metodo Double Skin/Double Mind la consapevolezza fisica si unisce alla consapevolezza mentale, l’intenzione alla forma. Esso è stato creato nel 1997, quando a Greco e Scholten è stato chiesto di tenere un workshop durante l’International Tanzwochen di Vienna. La richiesta ha sollevato domande cruciali. Qual era l’essenza del loro lavoro coreografico? Cos’era un workshop? E come si trasferiva un linguaggio di danza basato sull’intuizione ad altri? Adesso Double Skin/Double Mind è insegnato in tutto il mondo, ed è utile non solo per studenti di danza e ballerini amatoriali ma anche per bambini in età scolare, così come per manager e dipendenti nel mondo degli affari. Esso è stato inoltre una fonte per importanti progetti di ricerca con partner nazionali e internazionali, come Capturing Intention (2009), Inside Movement Knowledge (2010) e Choreographic Coding Labs (2017). Al pubblico romano i due coreografi presenteranno inoltre il loro lavoro sugli “elementi pre-coreografici”, riguardanti appunto la fase preliminare del loro processo. Si tratta di idee, metafore e immagini che guidano le intenzioni dietro il movimento. Gli “elementi pre-coreografici” sono anche il punto di partenza nella formazione degli insegnanti DS/DM. Il lavoro su di essi è stato coordinato fino al 2014 dalla ricercatrice di danza Bertha Bermúdez, postasi l’intento di catturare e trasferire il suono interiore del movimento nelle parole. Lo ha fatto in linea con precedenti progetti di ricerca sulla notazione della danza, la documentazione e il trasferimento di conoscenze. L’obiettivo era sviluppare un glossario online interattivo che fungesse da fonte di ispirazione per nuovi movimenti. Durante la ricerca, sono stati esaminati insieme a vari partner la terminologia, le forme di rappresentazione e l’uso di media interattivi.