Le Cantate di Johann Sebastian Bach: seconda Domenica dopo l’Epifania

Meine Seufzer, meine Tränen BWV 13 eseguita per la prima volta a Lipsia il 20 gennaio 1726 è la terza delle 3 Cantate bachiane dedicate alla seconda domenica dopo l’Epifania. L’autore del testo, Georg Christian Lehms, poeta che abbiamo incontrato più volte nel nostro percorso storico-musicale dedicato alle Cantate bachiane parte dal messaggio “La mia ora già mi appare da lontano”.. che si inserisce quindi in una atmosfera mesta e dolente che Bach raccoglie prontamente nelle 2 splendide arie della partitura dai toni della più cupa disperazione e del lamento più esacerbato: l’Anima del fedele (tenore, aria nr.1) si sente abbandonata e geme malinconicamente. L’oboe da caccia interviene a sottolineare mediante ampie volute concertanti con una coppia di flauti il pathos di quel sentimento di abbandono. È un vero “lamento” nel senso tecnico del termine che si era affermato nel linguaggio musicale Barocco l’aria del basso (nr.5) tutta costruita su avvolgenti, arditissime spirali cromatiche, quasi una disgregazione armonica. Con grande intensità espressiva, un violino e 2 flauti agiscono all’unisono in un profluvio di rapide successioni in scala e di articolazioni ritmiche variate di eccezionale consistenza seguendo modalità geometriche puntualissime. La partitura dai  toni chiaramente cameristici ha al suo interno un recitativo (Nr.2) e un Corale (Nr.3) interpretati dal Contralto con un accompagnamento orchestrale sorprendentemente luminoso. Dopo un recitativo del Soprano (Nr.4) ascoltiamo la dolorosa aria del basso (Nr.5). La cantata si conclude con la la melodia del  Corale “O Welt, ich muß dich lassen”  (Nr.6) che Bach utilizza anche nalla Passione di San Matteo.
Nr.1 – Aria (Tenore)
I miei sospiri, le mie lacrime
non si possono contare.
Se ogni giorno è colmo di tristezza
e l’angoscia non svanisce,
ah! allora tutto questo dolore
prepara per noi un cammino alla morte.
Nr.2 – Recitativo (Contralto)
Il mio carissimo Dio lascia
che io lo invochi invano e nel mio pianto
non viene a consolarmi.
La mia ora già mi appare da lontano,
ma devo ancora invano implorarlo.
Nr.3 – Corale (Contralto)
Dio, che mi ha promesso
il suo costante aiuto,
si lascia vanamente invocare
ora che sono disperato.
Ah! Sarà per sempre
adirato contro di me,
potrà e vorrà con noi poveri
essere ancora misericordioso?
Nr.4 – Recitativo (Soprano)

I miei tormenti vanno aumentando
e mi privano della pace,
la coppa del mio dolore tracima di lacrime,
e questa sofferenza non si calma,
paralizza le mie emozioni.
La notte dell’angoscia e della pena
opprime il mio cuore inquieto,
perciò intono solo canti di tristezza.
No, mia anima, no,
trova consolazione nel tuo dolore:
Dio può trasformare l’amaro liquore
con facilità nel vino della gioia
e poi riservarti mille momenti felici.
Nr.5 – Aria (Basso)
Lamenti e pietosi pianti
non ci guariscono dall’angoscia;
ma chi volge lo sguardo al cielo
in cerca di conforto,
potrà scoprire una luce di gioia
illuminare il suo petto afflitto.
Nr.6 – Corale
Resta fedele, anima,
e abbi fiducia solo in Colui
che ti ha creato;
accada ciò che accada,
il tuo Padre in cielo
saprà sempre consigliarti saggiamente.