Milano, Teatro del Borgo: “Vania” 24-25 gennaio 2025

Milano, Teatro del Borgo
“VANIA”
Da Anton Checov
“Vania” è una drammaturgia collettiva della milanese Compagnia Oyes e portata in scena da Stefano Cordella, che ha visto la luce nel 2015 e da allora riscuote consensi e ricnoscimenti – tra gli altri, Premio Giovani Realtà del Teatro 2015. Nel 2016 è approdato a importanti festival come Primavera dei Teatri di Castrovillari e Trasparenze di Modena, ha fatto parte della selezione di NEXT-laboratorio delle idee 2016/2017 di Regione Lombardia e Agis ed è stato finalista IN BOX 2017. Lo spunto per questo lavoro su Cechov nasce dalle parole del drammaturgo stesso: “Tutti, finché siamo giovani, cinguettiamo come passeri sopra un mucchio di letame. A vent’anni possiamo tutto, ci buttiamo in qualsiasi impresa. E verso i trenta siamo già stanchi, è come dopo una sbornia. A quarant’anni poi siamo già vecchi e pensiamo alla morte. Ma che razza di eroi siamo? Io vorrei solo dire alla gente, in tutta onestà, guardate come vivete male, in che maniera noiosa. E se lo comprenderanno inventeranno sicuramente una vita diversa, una vita migliore, una vita che io non so immaginare.” Ed è proprio dalla stessa pervasiva sensa­zione di stagnamento ed immobilismo che è nata per la milanese Compagnia Oyes la necessità di questo lavoro. Poco più che trentenni quando hanno iniziato a lavorare su questo testo, ora quarantenni, si sentivano bloccati in un limbo poco rassicurante – e, come loro, tutta la loro generazione  sembra vivere il presente con un sentimento di impotenza. Così hanno deciso di raccontare le paure, il senso di vuoto, la difficoltà di sognare dei nostri tempi, attraverso una drammaturgia originale costruita a partire dai temi e dai personaggi principali del testo del grande autore russo. La vicenda si svolge in un paesino di provincia del Norditalia e ruota attorno alla figura del Professore, tenuto in vita da un respiratore artificiale. Non vedremo mai il Professore, ma le conseguenze che la sua condizione produce sul resto della “famiglia”: la giovane moglie Elena, il fratello Ivan, la figlia Sonia, il Dottore. Come in “Zio Vanja” anche questi personaggi sentono di non vivere la vita che vorrebbero. Ma la spinta verso il cambiamento deve fare i conti con la paura di invecchiare, le rigidità, i sensi di colpa, il timore di non essere all’altezza dei propri desideri. PER INFO E BIGLIETTI: qui