Le cantate di Johann Sebastian Bach: Festa della Presentazione del Signore (Candelora)

Per la Festa della Purificazione di Maria (Presentazione di Gesù al Tempio) del 1727 che in quella circostanza coincideva  con la quarta domenica dopo l’Epifania, Bach predispose la Cantata “Ich habe genug” BWV 82, su un testo di Anonimo totalmente esente da riferimenti biblici letterali. Si tratta di una Cantata solistica, affidata per la prima versione in do minore (2 febbraio 17127) alla voce di basso e poi trasportata in mi minore per la voce di soprano (2 febbraio 1731) e poi per mezzosoprano nel 1735. La Cantata fu ancora ripresa tra il 1745 e il 1748. Le prime versioni adottano un medesimo apparato strumentale, con un oboe in veste concertante, archi e Continuo, fatto unico nella produzione bachiana. I recitativi sono “secchi” ma con passi in stile “Arioso”. Un tono individuale, in prima persona, che possiamo definire “intimo”, pervade la partitura nel segno di quanto aveva detto Simone “Perchè i miei occhi hanno visto la tua salvezza” essendogli stato preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia. Di tutto l’episodio Evangelico della presentazione di Gesù al tempio è questo l’unico elemento raccolto e considerato, non diversamente da quanto era già accaduto nella Cantata BWV 125, che abbiamo già preso in esame. Anche qui abbiamo una contemplazione della morte, considerata come liberazione dalle afflizioni del mondo e come riunione dell’Anima con il suo Salvatore.
Nr.1 – Aria (Basso)
È quanto mi basta,
ho preso il Salvatore, la speranza dei giusti,
tra le mie braccia che l’attendevano;
è quanto mi basta!
Ho potuto vederlo,
la fede ha impresso Gesù sul mio cuore;
ora desidero, anche oggi stesso,
andarmene con gioia.
Nr.2 – Recitativo
È quanto mi basta.
Il mio solo conforto è
che Gesù è con me ed io con lui.
Nella fede gli appartengo,
già vedo qui, come Simeone,
la gioia della vita futura.
Uniamoci a quest’uomo!
Ah! Se il Signore mi liberasse
dalla prigione del mio corpo;
ah! se il mio addio fosse ora,
direi con gioia a te, mondo:
è quanto mi basta.
Nr.3 – Aria
Dormite, occhi affaticati,
chiudetevi dolcemente e serenamente!
Mondo, non resterò ancora qui,
non c’è più niente in te
che la mia anima possa apprezzare.
Qui si accumula infelicità,
ma là potrò contemplare
dolce pace, sereno riposo.
Nr.4 – Recitativo
Mio Dio! Quando verrà lo stupendo: ora!
quando me ne andrò in pace
e riposerò nella fredda terra
accanto a te, nel tuo petto?
Il mio addio si è compiuto,
mondo, buonanotte!
Nr.5 – Aria
Gioisco della mia morte,
ah, se solo fosse già venuta.
Allora sarò libero da tutte le sofferenze
che ancora mi legano alla terra.
Traduzione Emanuele Antonacci