Roma, Teatro Sistina
TOOTSIE
Musica e Testi DAVID YAZBEK
Libretto ROBERT HORN
Tratto dalla storia di Don McGuire e Larry Gelbart e dal film Columbia Pictures prodotto da Punch Productions interpretato da Dustin Hoffman
Scene TERESA CARUSO
Costumi CECILIA BETONA
Luci UMILE VAINIERI
Suono STEFANO GORINI
Coreografie ROBERTO CROCE
Direzione musicale EMANUELE FRIELLO
Adattamento italiano e Regia MASSIMO ROMEO PIPARO
con
PAOLO CONTICINI Michael/Dorothy
con la partecipazione di
ENZO IACCHETTI Jeff
BEATRICE BALDACCINI Julie
ILARIA FIORAVANTI Sandy
MATTEO GUMA Max
MASSIMILIANO CARULLI Ron
GEA RAMBELLI / ELENA MANCUSO Rita
SEBASTIANO VINCI Stan
NICO COLUCCI Clark
FABRIZIA SCACCIA Suzie
ROBERTO TARSI Stuart
Ensemble MARTINA BASSARELLO – BENJAMIN BEMPORAD – MATTEO GERMINARIO – SILVIA GIACOBBE PAOLO GIAMMONA – GINEVRA GROSSI – CLARA INTORRE – ALICE LONGO – DENIS SCOPPETTA
Roma, 13 febbraio 2025
Nell’universo cangiante del teatro musicale, dove il dialogo tra realtà e finzione si consuma nel gioco delle maschere e delle identità, giunge sulle scene italiane “Tootsie”, il musical che Massimo Romeo Piparo ha sapientemente adattato e diretto, ispirandosi al celebre film di Sydney Pollack del 1982 con un magistrale Dustin Hoffman. Dopo una fortunata tournée nazionale, lo spettacolo approda ora al Teatro Sistina di Roma, pronto a confermare il suo successo di pubblico e critica. Il fulcro narrativo dell’opera ruota attorno alla vicenda di Michael Dorsey (Paolo Conticini), attore talentuoso ma dal temperamento irriducibile, la cui intransigenza lo ha reso inviso a produttori e registi, costringendolo a una carriera frammentaria e a un’occupazione di ripiego come cameriere. Escluso da ogni possibilità lavorativa, Michael compie un gesto estremo e, travestendosi da donna, si reinventa Dorothy Michaels, conquistando il ruolo principale in un musical ispirato a “Romeo e Giulietta”. L’inganno, tuttavia, genera un vortice di complicazioni, soprattutto quando il protagonista si scopre innamorato della sua partner di scena, Julie (Beatrice Baldaccini), costringendolo a un dilemma esistenziale tra verità e artificio. Paolo Conticini si conferma un interprete solido e versatile, capace di affrontare con disinvoltura il doppio ruolo di Michael e Dorothy. La sua interpretazione è misurata, evitando il rischio della caricatura e costruendo un personaggio credibile, sia nella dimensione maschile che in quella femminile. La sua presenza scenica è efficace, e la gestione del linguaggio del corpo contribuisce a rendere graduale l’evoluzione del protagonista.
Dal punto di vista vocale, pur non eccellendo in modo particolare, Conticini offre una prestazione convincente, con una buona tenuta musicale che accompagna con naturalezza il racconto senza particolari virtuosismi. Il suo carisma scenico e la capacità di sostenere il ritmo serrato del musical ne fanno un punto di riferimento per la compagnia, assicurando una performance complessivamente riuscita. La riscrittura di Piparo si inserisce con intelligenza nella contemporaneità, evidenziando il sottotesto di riflessione sull’identità di genere e sul patriarcato. Il personaggio di Michael, attraverso l’alter ego Dorothy, sperimenta il pregiudizio e il diverso sguardo che la società riserva alle donne, un’esperienza che lo porta a una consapevolezza profonda e inattesa. In tal senso, la battuta conclusiva – “Sono stato un uomo migliore con te, da donna, di quanto non lo sia stato con le altre donne… da uomo. Devo solo imparare a farlo… senza la gonna!” – diventa una dichiarazione di intenti che supera il mero gioco teatrale per abbracciare una più ampia riflessione sociale. Accanto alla trama principale, la commedia si arricchisce di personaggi secondari che donano ritmo e vivacità alla narrazione. Jeff (Enzo Iacchetti), coinquilino e amico di Michael, si configura come una spalla comica capace di bilanciare il registro ironico e quello più riflessivo dello spettacolo.
Iacchetti, con il suo inconfondibile stile, regala momenti di puro divertimento, impreziositi da battute sagaci e da un’interpretazione musicale di grande impatto. Notevole anche la performance di Ilaria Fioravanti nel ruolo di Sandy, personaggio dal registro volutamente esasperato, la cui aria da “sfigata” innamorata contribuisce a una comicità surreale e irresistibile. Il cast si distingue per una coesione armonica, nella quale ogni interprete trova spazio per esprimere il proprio talento. Beatrice Baldaccini, nel ruolo di Julie, sfoggia un timbro vocale duttile, alternando morbidezza e potenza nelle varie sfumature musicali, mentre Matteo Guma, nei panni di Max – un attore scelto più per la sua popolarità che per le sue reali capacità sceniche – incarna perfettamente lo stereotipo dell’interprete improvvisato, conferendo al personaggio una sfumatura grottesca. Sul piano visivo, lo spettacolo si avvale di una scenografia dinamica ideata da Teresa Caruso, che attraverso soluzioni tecnologiche avanzate e proiezioni immersive ricostruisce con efficacia le atmosfere newyorkesi, spaziando dall’intimità dell’appartamento di Michael alle luminose insegne di Broadway.
Il disegno luci di Umile Vainieri amplifica il carattere spettacolare dell’opera, accompagnando con coerenza drammaturgica i cambi di registro emotivo. I costumi di Cecilia Betona, in perfetto stile anni ’80, accentuano l’impatto estetico della messinscena, mentre le coreografie di Roberto Croce si inseriscono con fluidità nell’ordito narrativo, offrendo momenti di autentico virtuosismo interpretativo. “Tootsie” si conferma dunque un’operazione teatrale in fin dei conti riuscita, capace di intrecciare leggerezza e profondità, comicità e critica sociale. Il pubblico del Sistina ha seguito lo spettacolo con entusiasmo crescente, esplodendo in fragorosi applausi e ovazioni a scena aperta.
Roma, Teatro Sistina: “Tootsie”
