Per la Domenica definita un tempo di Quinquagesima, ossia quella che precede l’avvio della Quaresima, il passo evangelico previsto è tratto da Luca (cap.18 vers.35-43):“Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: “Passa Gesù, il Nazareno!”. Allora gridò dicendo: “Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!”. Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!”. Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: “Che cosa vuoi che io faccia per te?”. Egli rispose: “Signore, che io veda di nuovo!”. E Gesù gli disse: “Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato”. Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio. La terza Cantata, in ordine cronologico, prevista per questa festività è “Herr Jesu Christ, wahr’ Mensch und Gott” BWV 127 eseguita la prima volta l’11 febbraio 1725. Una partitura che si preoccupa soprattutto della prima parte del Vangelo di Luca: “…prese con sé i Dodici e disse loro: “Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e si compirà tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell’uomo: verrà infatti consegnato ai pagani, verrà deriso e insultato, lo copriranno di sputi e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà”, con l’annuncio della Passione e a dispetto del suo taglio formale alquanto ridotto deve essere considerata come se fosse stata concepita nello spirito della Passione. Alla base della partitura un lied di Paul Eber (1511-1569) scritto nel 1562 in morte del figlio e al quale era stata adattata una melodia del Psalterio ugonotto di Claude Goudimel (1514 – 1572) del 1565. Un lied funebre nel quale si richiama il martirio della croce che Bach però sviluppa con la delicata ed amorevole citazione nel Coro iniziale (Nr.1) del ‘Christ lag in Todesbanden’, cioè l’Agnus Dei tedesco presente nelle parti strumentali, mentre nel Basso Continuo troviamo la citazione della melodia di Hans Leo Hassler per il Corale Herzlich tut mich verlangen che domina nella possente impalcatura della Passione secondo Matteo. A questa prima pagina straordinaria espressività, dall’incedere patetico e sviluppato in un ritmo puntato, seguono un recitativo secco (Nr.2) e una delle più belle arie con “da capo” della produzione bachiana. La voce del soprano dialoga con un oboe su uno sfondo armonico realizzato da una coppia di flauti e dal Continuo, ma nella sezione centrale intervengono gli archi in pizzicato con il compito di imitare il suono della “sterbeglocken”, la campanella dei morti, citata nel testo e che ricorre in tre altre Cantate bachiane (BWV 8, 73 e 85). Il nr.4 (recitativo e arioso del basso) si sviluppa in un modo del tutto particolare. Dopo un breve recitativo-arioso, accompagnato dagli archi e da una tromba, con un disegno ostinato, si alternano tre episodi in stile “secco” con la citazione della melodia del Corale in concomitanza dei versi del lied originale con tre ritornelli in 6/8 dal carattere impetuoso e prorompente, in netto contrasto con il procedere tranquillo dei recitativi, cogliendo in tal modo l’opposizione dei due concetti espressi nel testo: la distruzione del cielo e della terra ad opera del fuoco e la fermezza del credente. Un semplice Corale pone fine alla splendida partitura, ultima espressione della musica “figurata” consentita nelle Domeniche precedenti la Pasqua.
Nr. 1 – Coro
Signore Gesù Cristo, vero uomo e vero Dio,
tu che hai sofferto il martirio, l’angoscia, l’oltraggio,
che infine sei morto per me sulla croce
e per me hai ottenuto la grazia dal tuo Padre,
ti prego, per le tue amare sofferenze:
abbi pietà di me peccatore.
Nr.2 – Recitativo (Tenore)
Quando colpisce il terrore nell’ultima ora,
e quando il sudore freddo della morte
invade le membra già rigide,
quando la mia lingua non può emettere altro che
sospiri ed il cuore si spezza:
allora è sufficiente sapere per fede
che Gesù è accanto a me,
lui che ha patito la sofferenza con pazienza
mi accompagnerà in questo difficile viaggio
e mi concederà il riposo.
Nr.3 – Aria (Soprano)
La mia anima riposerà nelle mani di Gesù,
quando la terra ricoprirà il mio corpo.
Ah, richiamatemi presto, campane funebri,
non ho alcuna paura della morte,
perché il mio Gesù mi sveglierà di nuovo.
Nr.4 – Recitativo e Arioso (Basso)
Quando un giorno le trombe suoneranno
e quando la costruzione del mondo
che sfiora la volta celeste
crollerà sgretolandosi,
allora pensa con favore a me, mio Dio;
quando il tuo servo comparirà per essere giudicato,
quando i miei stessi pensieri mi accuseranno,
allora solo tu,
o Gesù, sarai il mio difensore
e per il conforto della mia anima dirai:
In verità, in verità ti dico:
il cielo e la terra passeranno nel fuoco,
ma chi crede resterà per sempre.
Non andrà incontro al giudizio
e non conoscerà mai la morte.
Dunque stringiti
a me, mio bambino:
distruggerò con mano forte e premurosa
i potenti legacci della morte.
Nr.5 – Corale
Ah, Signore, perdona tutte le nostre colpe,
aiutaci ad aspettare pazientemente
che giunga la nostra ultima ora,
rafforza sempre la nostra fede,
affinché crediamo nella tua Parola
fino a riposare nella beatitudine.
Traduzione Emanuele Antonacci