Roma, Teatro dell’Opera: “Alcina”

Teatro dell’Opera di Roma, Stagione di Opere e Balletti 2024- 2025
“ALCINA”
Dramma in musica tre atti
libretto di anonimo, adattato da L’isola di Alcina di Antonio Fanzaglia per la musica di Riccardo Broschi da Ariosto
Musica di Georg Friedrich Handel
Alcina   MARIANGELA SICILIA

Ruggiero CARLO VISTOLI  
Bradamante CATERINA PIVA  
Oronte ANTHONY GREGORY
Morgana MARY BEVAN
Oberto SILVIA FRIGATO

Melisso FRANCESCO SALVADORI
Coro e Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma
Direttore Rinaldo Alessandrini
Maestro del coro Ciro Visco
Regia Pierre Audi
Scene e costumi Patrick Kinmoth
Luci Metthew Richardson
Nuovo Allestimento del Teatro dell’Opera, in collaborazione con De Nationale Opera, Amsterdam  

Roma 18 marzo 2025
Dello sterminato catalogo delle opere di Handel solo tre sono i titoli attualmente entrati integralmente nella memoria del pubblico grazie all’impegno di primedonne di levatura assoluta, il Giulio Cesare recentemente ripreso anche all’Opera di Roma, il Rinaldo e Alcina che finalmente, mai rappresentata finora, approda sulle scene romane. Per l’occasione la direzione è stata affidata ad uno specialista del repertorio il maestro Rinaldo Alessandrini e la regia a Pierre Audi. Lo spettacolo già concepito in più riprese dal regista  a partire dal 2000 è stato rifatto per l’occasione. I personaggi vestiti in bei costumi del XVIII secolo e inseriti in una scena unica che rievoca le quinte dipinte in uso al tempo, raccontano la vicenda ariostesca in maniera lineare ed assai efficace, restituendo la forza e l’intensità del teatro handeliano attraverso una recitazione curatissima e adatta al gusto moderno sempre appropriata e soprattutto in perfetta sintonia con la musica. I da capo delle arie non sono solamente animati da stupefacenti variazioni atte a destare la meraviglia ma contribuiscono alla narrazione scenica o allo sviluppo dei sentimenti e dei pensieri che pervadono i personaggi, tenendo sempre alta l’attenzione del pubblico e conferendo unità e significato alla vicenda che in questo tipo di teatro potrebbe rischiare di diventare un catalogo frammentario di splendide arie fra loro slegate ed intercambiabili. Assai vivace e ben atta a differenziare il carattere ed il genere dei diversi momenti espressivi è parsa la direzione del maestro Rinaldo Alessandrini molto attento nel saper trovare la giusta dimensione teatrale attraverso le pause e il respiro della musica. Ottimo il coro diretto dal maestro Ciro Visco per apollinea bellezza di suono. E veniamo agli interpreti vocali di questa interessante e bella serata, tutti molto bravi e ben amalgamati in un evidente prezioso lavoro di insieme. Nel ruolo eponimo ha brillato il soprano Mariangela Sicilia, in grado di dominare la lunga e difficile parte in tutti i diversi momenti espressivi con un sapiente gioco di colori, messe di voce ed agilità impeccabili. Ottimo Ruggiero è stato Carlo Vistoli con elegante presenza scenica e stupefacente sicurezza vocale sia nelle vorticose agilità che nella nobiltà del cantabile. Assai intensa è parsa la Bradamante interpretata dalla brava Caterina Piva e complessivamente riuscita dopo un esordio eccessivamente prudente la caratterizzazione di Morgana fatta da Mary Bevan. Buone le interpretazioni sia sceniche che vocali di Oronte, Anthony Gregory,  Oberto,  Silvia Frigato e Melisso, Francesco Salvadori il quale ha cantato molto bene l’unica aria della sua parte. Alla fine lunghi e calorosi applausi per tutti da parte di un pubblico molto attento e piacevolmente sorpreso dalla forza espressiva di un genere teatrale di purtroppo rara rappresentazione. Foto Fabrizio Sansoni