Roma, Teatro dell’Opera
Stagione lirica e balletto 2024/2025
“La Gloria di Primavera”
Serenata in due parti
libretto di Niccolò Giuvo
Musica di Alessandro Scarlatti
Primavera JIN JIAYU soprano
Estate MARTINA LICARI soprano
Autunno CHIARA BRUNELLO contralto
Inverno LUCA CERVONI tenore
Giove ANTONINO ARCILESI basso
Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori
Direttore Ignazio Maria Schifani
Progetto del Ministero dell’Università e Ricerca, in collaborazione con il Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo in occasione dei trecento anni dalla morte del compositore
Roma, 28 aprile 2025
Con questo concerto si apre il percorso sinfonico della stagione in corso al Teatro dell’Opera di Roma, con l’intento di rendere omaggio alla ricorrenza dei trecento anni dalla morte di Alessandro Scarlatti. Protagonista della serata è stata l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori, frutto di un progetto avviato dal 2016 dal Ministero dell’Università e della Ricerca con il fine di promuovere e valorizzare il patrimonio artistico ed umano dei nostri centri di formazione. Ai migliori allievi infatti viene offerta la possibilità di approfondire il grande repertorio o di cimentarsi in brani dimenticati o di rara esecuzione in contesti prestigiosi come in questo caso il Teatro dell’opera di Roma e a contatto con grandi artisti per affinare nella realtà la pratica concertistica ed orientarla ad una futura professione. Per l’occasione il maestro Ignazio Maria Schifani direttore e coordinatore della compagine ha scelto di riprendere La Gloria di Primavera di Alessandro Scarlatti. Questa serenata di rara esecuzione, appena eseguita al Teatro Massimo di Palermo e destinata domani ad andare ancora in scena a Napoli, è un lavoro della maturità dell’autore, composto in occasione della nascita dell’arciduca Leopoldo, molto atteso figlio primogenito di Carlo VI d’Asburgo che avrebbe dovuto scongiurare una guerra di successione alla morte del sovrano. In essa si celebrano le glorie asburgiche e la quattro stagioni ambiscono ad avere un premio da Giove vantando meriti per la nascita del piccolo arciduca. Come prevedibile verrà decretata la vittoria della Primavera stagione della nascita del bambino. Purtroppo la tremenda mortalità infantile dei tempi non risparmiava neppure le classi sociali più elevate e le teste coronate, il piccolo morirà all’età di sei mesi e nonostante la Prammatica Sanzione prudentemente promulgata, l’Europa di allora non sarà risparmiata dalla guerra. Singolari e probabilmente involontarie analogie con i tempi che attraversiamo che pure dovrebbero indurre a riflettere. La serenata viene eseguita integralmente per scelta del maestro Schifani e sebbene la composizione sia molto lunga, la ricca e variopinta orchestrazione di Scarlatti e i differenti caratteri delle numerose arie non permettono al pubblico di annoiarsi, in un susseguirsi di sempre nuovo stupore ad ogni incipit. L’Orchestra ha seguito le indicazioni del direttore con molta concentrazione mantenendo la necessaria tensione per tutto l’arco della composizione.
Tutti infine su un buon livello sono stati i cinque solisti vocali. Jin Jiayu è stata una Primavera dalla voce morbida e fresca come si addice alla stagione della rinascita ed alla vincitrice della contesa. Martina Licari viceversa una più asciutta ed intonatissima Estate, stagione del concepimento del piccolo. Assai autorevole per ampiezza vocale, timbro morbido e vellutato, raffinata ed espressiva musicalità è apparso l’Autunno, impersonato dal contralto Chiara Brunello. L’Inverno, che vanta il merito di aver rafforzato e protetto il grembo imperiale, è stato ben caratterizzato dal tenore Luca Cervoni il quale ha brillato per eleganza di fraseggio soprattutto nei cantabili. Ed infine Giove arbitro della contesa ha trovato nel basso Antonino Arcilesi la sufficiente, giusta espressione nonostante le difficoltà tecniche della parte. Al termine lunghi e sentiti applausi per tutti per un concerto che avrebbe sicuramente meritato un pubblico più numeroso anche in considerazione della rarità dell’esecuzione. Photocredit Fabrizio Sansoni-Teatro dell’Opera di Roma
Roma, Teatro dell’Opera: “La Gloria di Primavera” di Alessandro Scarlatti
