Roma, OperaCamion
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
Dal 25 maggio riparte OperaCamion, il progetto itinerante del Teatro dell’Opera di Roma che trasforma un TIR in un teatro mobile. Non è solo un’iniziativa culturale, ma una vera e propria rivoluzione scenica che porta la lirica nel cuore pulsante della città, tra cortili, piazze e incroci, lì dove raramente si immagina di trovare un baritono o una sinfonia. L’idea è tanto semplice quanto potente: far sbocciare l’opera lirica là dove meno la si aspetta, rendendola accessibile, viva, popolare. Quest’anno, in occasione del Giubileo 2025, il carrozzone colorato porterà Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini nelle periferie della Capitale, in un abbraccio musicale che toccherà tutti e quindici i municipi di Roma. «È come un circo che attraversa la città – racconta la regista Manu Lalli – pieno di musicisti, acrobati e meraviglie. Un palcoscenico che si apre alle persone, come un regalo, portando con sé l’energia e il gioco del teatro popolare, e insieme tutta la bellezza sofisticata della musica di Rossini». Le sue parole rendono con chiarezza il senso profondo di un’operazione che unisce l’incanto dell’opera alla vitalità della strada, mescolando tradizione e innovazione, professionalità altissima e spirito comunitario. Il debutto è previsto il 25 maggio a Spinaceto, ma seguiranno altre otto tappe in rapida successione fino al 22 giugno. Poi, in autunno, una nuova produzione attraverserà i restanti municipi, completando l’ambizioso disegno di rendere l’opera un patrimonio condiviso, gratuito e capillare. L’iniziativa gode del sostegno forte delle istituzioni cittadine.
Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, sottolinea come OperaCamion rappresenti «un’occasione preziosa di rigenerazione culturale e sociale. Portare la lirica fuori dai teatri significa diffondere la cultura, valorizzare i territori e creare nuovi spazi di incontro». Le piazze, anche quelle meno conosciute, si trasformano così in teatri a cielo aperto, restituendo centralità a luoghi spesso marginalizzati e offrendo un’esperienza artistica autentica, senza barriere. Dello stesso tenore le parole dell’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio: «Tutta la cittadinanza potrà godere dell’opera nel proprio quartiere, gratuitamente. È un’occasione straordinaria di socialità, bellezza e condivisione. Dopo il successo delle passate edizioni, sosteniamo con convinzione questa nuova avventura che rende la cultura un diritto concreto, non un privilegio». A ribadire l’impegno del Teatro dell’Opera, il Sovrintendente Francesco Giambrone parla di un progetto “inclusivo e coraggioso”, che rompe le convenzioni e abbraccia la città: «Per la prima volta raggiungeremo tutti i quindici municipi, con il coinvolgimento diretto dell’Orchestra del Teatro dell’Opera e dei giovani artisti di Fabbrica, il nostro programma formativo.
È un passo avanti notevole, sia nella direzione dell’accessibilità che nella valorizzazione del talento emergente». Già il nome OperaCamion è evocativo: un connubio fra la concretezza del mezzo e la leggerezza dell’arte, fra mobilità urbana e vocazione teatrale. Quando il container si apre, si rivela un piccolo miracolo scenico: luci, costumi, orchestra, cantanti. Un teatro in miniatura ma pienamente funzionale, capace di meravigliare, emozionare, intrattenere. Il Barbiere di Siviglia scelto per l’edizione 2025 è proposto in una versione snella, adattata per strada, ma assolutamente completa. Alla direzione d’orchestra Carlo Donadio, che guida l’ensemble con ritmo vivace, complice un’orchestrazione agile ma rispettosa dell’opera originale. La regia, firmata da Manu Lalli, è un’esplosione di creatività visiva: costumi e luci richiamano l’immaginario del circo, della commedia dell’arte, del teatro di strada. Una sintesi di colori, simboli e citazioni che rende il tutto immediatamente riconoscibile e accessibile anche al pubblico più giovane. «Nel nostro Barbiere – spiega ancora Lalli – ci sono pagliacci che si travestono da signori, illusionisti che si spacciano per innamorati, domatori di cuori e, naturalmente, Figaro: il factotum per eccellenza, ironico, trasgressivo, geniale. In fondo, tutto ruota intorno all’amore, proprio come nella vita».
Il cast vocale è composto da giovani interpreti provenienti da Fabbrica Young Artist Program, un vivaio d’eccellenza voluto dal Teatro dell’Opera di Roma per formare le nuove generazioni di cantanti lirici. L’adattamento musicale è a cura di Tommaso Chieco e Marco Giustini, mentre la scenografia – ridotta all’essenziale, ma ingegnosa – è firmata da Daniele Leone. I movimenti mimici sono coordinati da Chiara Casalbuoni, che inserisce elementi coreografici e gestuali per rendere la narrazione ancora più avvincente, soprattutto per un pubblico eterogeneo come quello che popolerà le piazze. Il pubblico, d’altronde, è parte integrante dello spettacolo. Famiglie, bambini, anziani, curiosi: tutti sono invitati a portare la propria sedia, il proprio entusiasmo, e a immergersi in un rito collettivo che fa della cultura un gesto quotidiano. Non più silenzi reverenziali da sala rossa, ma risate, applausi, partecipazione spontanea. L’opera diventa così ciò che in fondo è sempre stata: un’arte popolare, capace di parlare a tutti, di raccontare storie universali, di unire. Nel momento storico in cui si celebra il Giubileo, l’opera lirica abbandona i suoi recinti elitari per incontrare l’anima vera della città. E Roma, in questa inedita geografia culturale tracciata da OperaCamion, non è più una somma di periferie e centri, ma una comunità sonora, un’umanità vibrante riunita attorno al teatro più democratico che ci sia: la piazza. Con questa edizione 2025, OperaCamion non è soltanto un progetto culturale, ma una dichiarazione d’intenti: l’arte non chiede permesso, non resta confinata nei salotti, ma attraversa le strade, ascolta i quartieri, si fa presente. Un camion, un sipario, un’orchestra, qualche metro di pavé: basta questo per riscoprire l’incanto. E per ricordarci, ancora una volta, che la bellezza, quando è vera, sa viaggiare leggera. Qui per il programma.
Roma, OperaCamion: “Il Barbiere di Siviglia” dal 25 maggio al 22 giugno 2025
