Teatro dell’Opera di Roma Stagione Lirica 2024/25
“TOSCA”
Melodramma in tre atti
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
tratto dal dramma omonimo di Victorien Sardou
Musica di Giacomo Puccini
Tosca ANNA PIROZZI
Mario Cavaradossi LUCIANO GANCI
Il Barone Scarpia ARIUNBAATAR GANBATAAR
Angelotti LUCIANO LEONI
Sagrestano DOMENICO COLAIANNI
Spoletta MATTEO MEZZARO
Sciarrone MARCO SEVERIN
Carceriere CARLO ALBERTO GIOJA
Un Pastorello FRANCESCO CICCIARELLO
Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera con la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma
Direttore James Conlon
Maestro del Coro Ciro Visco
Regia Alessandro Talevi
Scene Adolf Hohenstein ricostruite da Carlo Savi
Costumi Adolf Hohenstein ricostruiti da Anna Biagiotti
Luci Vinicio Cheli
Allestimento del Teatro dell’Opera di Roma ricostruito sui bozzetti originali della prima esecuzione del 1900 in collaborazione con l’Archivio Storico Ricordi
Roma, 09 maggio 2025
Ultimo gruppo di recite di Tosca di Giacomo Puccini al Teatro dell’Opera di Roma, messa in scena in tre riprese nella stagione in corso per la celebrazione dei 125 anni dalla prima esecuzione che avvenne proprio al Costanzi il 14 gennaio del 1900 presenti in sala l’autore, Sua Maestà la Regina Margherita e le massime autorità dello Stato di allora. In questa occasione lo spettacolo ormai più che collaudato e sempre molto gradito al pubblico è stato affidato al maestro James Conlon e ad altri interpreti vocali. L’allestimento originale pensato per quella prima assoluta con le scene ed i costumi di Adolf Hohenstein che ricordiamo essere stato ricostruito grazie al prezioso e sapiente lavoro di recupero svolto da Carlo Savi e Anna Biagiotti ed alla regia di Alessandro Talevi ed è andato in scena più volte e con diversi cast a partire dal 2015. Nella recita di ieri sera tutto è parso procedere con spontanea e divertita naturalezza grazie al collaudato mestiere di tutti gli interpreti ed al piglio deciso e sicuro del direttore, il maestro James Conlon. Questi ha proposto infatti una Tosca di straordinario nitore nella concertazione e nella agogica, trovando un ottimo equilibrio fra la percussività e la cantabilità dell’involo melodico, ottenendo dall’orchestra un suono sempre morbido, bello e declinato in infinite sfumature di timbro e intensità.
Il Coro diretto dal maestro Ciro Visco ha ripetuto le più che brillanti prestazioni delle recite precedenti, ritrovando nel Te Deum la solenne e quasi compiaciuta maestosità della liturgia della Roma papale. Nel ruolo eponimo abbiamo ascoltato Anna Pirozzi, la quale ha delineato un ritratto di Tosca spontaneo e più teneramente femminile che non da prima donna perennemente sulla scena, grazie ad una recitazione placida e misurata e ad una vocalità straordinaria per bellezza timbrica, omogeneità ed ampiezza di suono. Il baritono mongolo Ariunbaatar Ganbaatar è stato uno Scarpia appropriato e di assoluto fascino sia per la presenza scenica che, soprattutto, per l’ottima pronuncia, la varietà di fraseggio e una singolare autorevolezza vocale tale da consentirgli di sottolineare efficacemente le frasi più attese e di svettare sull’oceano di suono del coro e dell’orchestra nel Te Deum.
Il tenore Luciano Ganci infine è stato un Cavaradossi dalla irresistibile, giovane e romana simpatia, cantato con voce bella e sicura impiegata con una non comune musicalità raffinata ed elegante. Domenico Colaianni nuovamente nei panni del Sagrestano restituisce anch’esso un autentico odore di sagrestia romana al suo collaudatissimo personaggio che ben dialoga con la gestualità e la recitazione del tenore. Infine tutti su un piano di ottima professionalità sono risultati gli interpreti delle parti minori, fra i quali vogliamo ricordare lo Sciarrone di Marco Severin per presenza scenica e precisione musicale ed il pastorello ben cantato da Francesco Cicciarello. Alla fine lunghi e assai calorosi applausi per tutti a conclusione di una felice serata, premiata dall’impegno professionale e dall’evidente entusiasmo del direttore e di tutta la compagnia. Photocredit Fabrizio Sansoni
Roma, Teatro dell’Opera: “Tosca”
