Le cantate di Johann Sebastian Bach: Domenica della SS.Trinità

La terza delle quattro Cantate approntate da Bach per la festa della SS.Trinità è  Es ist ein trotzig und verzagt Ding BWV 176 eseguita la prima volta a Lipsia il 27 maggio 1725. La Cantata su testo di Marianne von Ziegler  e con il Corale finale  di Paul Gerhardt del 1653  (su testo di Martin Lutero) si apre con un riferimento al Profeta Geremia, “C’è qualcosa di ostinato e timoroso nel cuore di ogni essere umano”, impostato con la severità di un tempo di fuga snella ma  implacabile nel suo rigore in contrasto con  gli archi che suonano  frasi lunghe e morbide. La partitura prosegue con un recitativo del Contralto  (Nr.2) che presenta riferimenti biblici a Giosuè (10; 12-14) “Per Giosuè, il sole si dovette così a lungo fermare fino a quando la vittoria non fu certa” in contrasto con il riferimento a Giovanni  (Cap. 3, 2) che parla di Nicodemo il fariseo che si reca da Gesù di notte e, ammesso che intuisce che Gesù è “venuto da Dio”, rimane comunque turbato, ponendo varie domande. Questo elemento lo troviamo nell’aria del soprano (Nr.4) una graziosa gavotta che però non esprime musicalmente il senso del testo che tratta della timidezza di un cristiano (il riferimento al già citato Nicodemo) che si trova di fronte a Gesù, l’operatore di miracoli pieno della presenza di Dio.  Il nr.4 è un recitativo secco cantato dal basso che progressivamente si trasforma in arioso. Ancora dal sapore danzante è la seconda aria (Nr.5) cantata dal Contralto, in forma di trio sonato per una coppia di oboi, oboe da caccia e continuo. La partitura si conclude con un’armonizzazione a quattro voci del corale di Gerhardt per coro e orchestra completa colla parte.
Nr.1 – Coro
C’è qualcosa di ostinato e timoroso nel cuore di ogni essere umano.
Nr.2 – Recitativo (Contralto)
Credo fosse più che altro per paura,
Che Nicodemo di giorno non osava
Andare da Gesù, ma solo di notte.
Per Giosuè, il sole si dovette così a lungo fermare
Fino a quando la vittoria non fu certa;
Nicodemo invece aveva un altro desiderio:
Oh, se solo lo vedessi tramontare!
Nr.3 – Aria (Soprano)
La tua amata luce, di solito così sfolgorante
Deve essere offuscata per me,
perché io desidero interrogare il Maestro,
Ma non oso farlo di giorno.
Nessuno può compiere tali miracoli,
E visto che la sua onnipotenza e la sua natura
Sembrano venire da Dio,
Lo Spirito del Signore deve essere su di lui
Nr.4 – Recitativo (Basso)
E così non meravigliarti, Maestro,
Perché io ti interrogo la notte!
Io temo che durante il giorno
La mia debolezza non possa reggere la prova.
Perciò mi consola che tu accoglierai e innalzerai
Il mio cuore e la mia anima alla vita
Perché chiunque, solo che creda in te,
Non sarà perduto.
Nr.5 – Aria (Contralto)
Fatevi coraggio, spiriti timorosi e impauriti,
Tornate in voi, ascoltate cosa promette Gesù:
Che per mezzo della fede io conquisterò il Paradiso.
Quando la promessa si compirà,
Da lassù
Renderò lode e gloria
A Padre, Figlio e Spirito Santo
Che sono uno e trino.
Nr.6 – Corale
Per questo tutti insieme
Passeremo le porte del cielo
E una volta nel tuo regno
Canteremo senza fine,
Che tu sei l’unico re,
Alto sopra tutti gli dei,
Dio Padre, Figlio e Spirito Santo,
Guardiano e salvatore dei giusti,
Un essere, tre persone.
Traduzione Alberto Lazzari