Prosegue con la seconda giornata il Ring scaligero alla regia da David McVicar e con l’alternanza sul podio di Simone Young (6, 9 e 13 giugno) e Alexander Soddy (16 e 21 giugno). Il terzo episodio della Tetralogia introduce il personaggio di Sigfrido, il figlio dei fratelli Siegmund e Sieglinde cresciuto nell’antro dell’infido Mime e chiamato a riforgiare la spada Nothung con cui ucciderà il drago Fafner, custode del tesoro, prima di liberare Brünnhilde dall’incantesimo del fuoco. Un giovane che non conosce la paura protagonista di un intreccio fiabesco in cui ricorrono il sentimento della Natura e gli ostacoli da superare, fino all’incontro con la Valchiria che per lui rinuncia alla sua natura divina. Siegfried è il trionfo di una giovinezza selvaggia e indomabile, libera dalla colpa dell’egoismo che ha macchiato il vecchio mondo che la su forza vitale è destinata a sconvolgere. Wagner fonde magistralmente il poema basso medioevale del “Nibelungenslied” (XIII secolo) con la tradizione islandese dell’Edda di Snorri – direttamente citate nel lungo incontro tra Mine e il Viandante nel I atto – e dei canti dell’Edda poetica in una cornice di fiaba iniziatica perfettamente definita nelle sue strutture portanti.
A vestire i panni dell’eroico velside sarà Klaus Florian Vogt che bissa dopo aver interpretato negli scorsi mesi il ruolo di Siegmund. In quest’estate Vogt rivestirà i panni del Siegfrid al Festival di Bayreuth sempre sotto la guida di Simone Young. Negli altri ruoli ritroviamo gli interpreti già ascoltati nelle scorse giornate: Michael Volle (Der Wanderer una delle mutevoli personalità di Wotan), Camilla Nylund (Brünnhilde), Ólafur Sigurdarson (Alberich), Wolfgang Ablinger-Sperrhacke (Mime), Ain Anger (Fafner) e Christa Mayer (Erda). Nuova nel ciclo wagneriano ma gradito ritorno sul palcoscenico scaligero Francesca Aspromonte – già applauditissima ne “Li zite n’galera” di Vinci – vestirà i panni della Stimme des Waldvogels, l’uccello di bosco di cui Siegfried capirà il linguaggio dopo essersi bagnato nel sangue di Fafner.
La durata prevista dello spettacolo è di circa cinque ore comprensiva di intervalli. Tutte le recite inizieranno alle ore 18:00. Un’ora prima dell’inizio di ogni recita, presso il Ridotto dei Palchi “A. Toscanini”, si terrà una conferenza introduttiva all’opera tenuta da Raffaele Mellace.
La rappresentazione del 13 giugno sarà trasmessa in live streaming sulla piattaforma LaScalaTv, le riprese potranno incidentalmente inquadrare il pubblico (in tutto o in parte) e resterà disponibile on demand fino al 20 giugno 2025.